Chapter 2.

1.4K 45 1
                                    

Proprio mentre stavo per entrare in agenzia mi squillò il telefono. Ero agitata, per quello che sapevo quell'uomo che mi aveva stuprata sarebbe stato capace di corrompere gli operatori dell'Orange per sapere il mio numero. Non conoscevo il numero sul display ma risposi comunque.

-Pronto?- Dissi con una voce terrorizzata.

-Signorina sono il signor McMiller dell'agenzia, volevo informarla che per contrattempi oggi non è possibile vedere le case.- Mi disse.

Tirai un respiro di sollievo, in realtà non avevo così tanta voglia di vedere case.

-D'accordo Signor McMiller, ci vediamo Lunedì allora.-

-Lunedì alle 15.- Disse con fermezza.

-D'accordo.- Risposi e attaccai.

Misi le cuffie e incominciai ad ascoltare musica. Non avevo voglia di sentire il rumore delle auto e il brusio della gente. Camminavo a testa bassa, guardando sulla macchina fotografica le foto che avevo fatto il giorno prima quando qualcuno mi venne addosso. 

-Ma stai attento a dove metti i piedi?- Dissi spaventata. 

-Io? Tu piuttosto!- Disse scocciato. 

Avevo ancora la testa bassa e dalla voce capii che era un ragazzo. Alzai lo sguardo e incontrai due grandi occhi verde smeraldo e dei capelli ricci e castani. Rimasi scioccata da quella visione.

-Ma ti sei imbambolata?- Mi chiese toccandomi una spalla.

Non reggevo quel contatto, non dovevo essere toccata da nessuno,  tanto meno da uno sconosciuto.

-Non mi toccare.- Dissi scostandomi.

-Ma che problemi hai?- Disse dandomi una piccola spinta sulla spalla.

-Ti ho detto di non toccarmi!- sbottai -E comunque dei problemi che ho non sono affari tuoi! Addio.- Dissi andandomene. 

Se in quel posto fossero stati tutti come quel ragazzo dagli occhi verdi non sarei resistita a lungo. Mi fermai di fronte a un grande albero di un parco un po' isolato e incominciai a fargli delle foto da diverse angolazioni e con diversi obiettivi, poi tornai in hotel. Chiesi al concierge se si poteva usare uno dei computer situati nella hall e lui mi disse che erano li per quel motivo. Mi sedetti sulla sedia e accesi il computer per mettere le foto che avevo appena scattato sul mio sito. Si, avevo creato un sito con la speranza di essere scoperta da qualcuno ma a un anno dalla creazione non era successo ancora nulla. Quando andai a caricare le foto mi resi conto di non aver cambiato il posto di residenza, così misi Londra. Ai lati della pagina mi uscirono alcuni pop-up su ciò che accadeva a Londra e uno catturò particolarmente la mia attenzione. Era un concorso di fotografia e si vinceva un corso di fotografia avanzata della durata di un mese. Cliccai sull'annuncio e si aprì una pagina con un modulo da compilare. Misi il mio nome, il mio cognome e tutte le altre cose che generalmente vengono chieste, non avendo ancora una casa lasciai il mio indirizzo e-mail. Dopo aver compilato il modulo c'era da pubblicare una delle foto scattate così presi la mia macchina fotografica e incominciai a cercare quella più bella. Nessuna sembrava andare bene fino a che non trovai la foto che scattai nel bosco quando io e Linda, la mia ex migliore amica, ci eravamo avventurate alla ricerca di Bazz, il suo cane. Era davvero bella e così decisi di caricarla. Il concorso sarebbe terminato entro la fine della settimana ed essendo sabato quel giorno terminava esattamente il giorno dopo. Il premio andava a quattro persone, così pensai che avevo più possibilità di vincere fino a che non mi accorsi che partecipavamo in 1400 persone. Spensi il computer e, prese le mie cose, salii in camera. Ero insolitamente triste quel giorno, così incominciai a guardare la televisione. Non c'era nulla di interessante, così mi ritrovai a fare zapping tra i canali. Si fece tardi così spensi e mi addormentai. 

Born For YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora