Chapter 17.

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I nostri cocktail arrivarono e, mentre stavamo bevendo, Jesse mi disse qualcosa di cui restai profondamente scioccata.

-Quando stavo con te sono andato a letto un paio di volte con Micol.- Mi disse senza molti giri di parole.

Più che arrabbiata fui disgustata ma non lo diedi a vedere.

-Oh bhè, il passato è passato.- Dissi sorseggiando il mio drink.

-Non sei arrabbiata?- Mi chiese sconvolto.

-No caro. Ora vai, ho bisogno di aria.- Dissi facendogli segno con la mano di andarsene.

Il biondo se ne andò ed io ordinai un B52 che mi fu portato immediatamente. Bevvi il cocktail e, una volta finito, ordinai un chupito. 

Harry 

Ero comodamente seduto su uno dei divanetti del privè, non mi andava di ballare. Mi guardavo intorno con aria annoiata e vicino al bancone dei drink scorsi una Charlotte che sorseggiava un cocktail dietro l'altro. Restai a guardarla, forse per controllarla da lontano perchè sapevo che, se mi fossi avvicinato, mi avrebbe indubbiamente mandato via. Era così spavalda in quel suo miniabito e i suoi capelli corti le incorniciavano il viso conferendole un'aria più cattiva e superficiale. Si alzò dallo sgabello barcollando a destra e a sinistra, doveva essere ubriaca fradicia. Ma perchè lo faceva? Si diresse in pista e incominciò a ballare come la più brava ballerina di lap dance ed io provai uno strano senso di disgusto a quella vista. Lei non era la mia Charlotte e ormai ne ero convinto, qualcuno le aveva strappato anima, cuore e buon senso. D'un tratto un gruppo di ragazzi si avvicinò a lei cominciando a ballarle intorno. Lei sorrideva, era a suo agio, così tanto che era sul punto di andarsene con quei ragazzi. Mi alzai e, con un movimento svelto, raggiunsi Charlotte.

-Lei sta con me.- Ringhiai stringendo i denti.

-Calma amico, volevamo solo divertirci.- Disse uno di loro visibilmente ubriaco.

-Ehi Harry dove mi porti? Stavo ballando con questi ragazzi!- Disse Charlotte che a stento si manteneva in piedi.

Senza aggiungere altro la trascinai nel privè e lei si accasciò su uno dei divani.

-Ti amo.- Disse Charlotte guardandomi con gli occhi lucidi.

Ero scioccato dalle sue parole, volevo dirle che l'amavo anche io, che l'avevo amata dal primo momento che i miei occhi avevano incontrato i suoi; ma prima che io potessi parlare lo fece lei.

-E amo anche te.- guardò Louis -Amo te.- disse rivolgendosi a Liam -Ma più di tutti quanti amo te.- Disse accasciandosi sul petto di Zayn.

Ero rimasto scioccato, in fondo una persona ubriaca o dice la verità o una marea di sciocchezze, quindi dovevo aspettarmelo. Zayn, alquanto ubriaco, si mise a ridere.

-Ti amo anche io Char.- Disse trattenendo una risata.

Charlotte si buttò sulle labbra del moro che non si spostò, ma assecondò il suo bacio. Il sangue mi si gelò nelle vene, sentivo il mio viso bruciare di rabbia. Presi Charlotte e la staccai con violenza da Zayn.

-Cosa fai?- Dissi a Zayn fulminandolo con gli occhi.

-Rilassati amico, hai la tua famigliola felice fondata su un sacco di bugie e inganni.- Fece il moro ridendo.

Non gli risposi, le sue parole erano del tutto vere.

-Greg porta a casa tua sorella.- Dissi sull'orlo di una crisi di nervi.

-No, che se la sbrigasse da sola. Io dormo da Faith.- Fece Greg leggermente ubriaco.

Presi Charlotte e la portai fuori da quel posto.

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