Capitolo 33.

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Quando rientriamo a casa, Christian mi aiuta a togliermi la giacca di jeans, mi siedo piano sul divano, rilassando il corpo teso. Dopo poco tempo lui si siede accanto a me e mi porge un bicchiere d'acqua, lo bevo tutto d'un sorso, e lui mi accarezza la guancia, con l'indice.

« Allora, che si fa? » chiedo strofinando i polsi sulle ginocchia.

« Io vorrei andare a letto... E non per dormire. » mi fa l'occhiolino.

« Oh, beh.. Infatti è presto! » strofino il naso contro il suo « Vecchietto.. » mormoro.

« Vecchietto? » lui alza un sopracciglio, accennando un sorrisetto che coinvolge gli occhi. Oh, il Christian giocoso. Non posso fare a meno di sorridere.

« Si, vecchietto. » gli prendo il viso tra le mani, baciandolo teneramente sulle labbra. « Il mio vecchietto.. » Lui sorride, trionfante.. Si vede che ama quando sottolineo il fatto che è mio, perché adoro quando lo fa lui. Taylor fa irruzione nel salone, mentre noi ci baciamo. Attira la nostra attenzione con dei colpi di tosse.

« Si, Taylor? » gli chiede Christian, ricomponendosi.

« Mrs Lincoln sta salendo.. Mr Grey. » Mrs Lincoln? Ma perché? Cosa vuole? Christian si strofina le tempie e annuisce a Taylor, che svanisce poco dopo.

« Cosa c'è? » gli chiedo dolcemente, non sapendo quale sarà la sua reazione.

« Ana.. Meglio se vai in camera, per favore. » mi prende le mani e mi supplica gentilmente. Sembra davvero preoccupato, perciò decido di assecondarlo, e vado in camera nostra.

Sono irrequieta, non riesco a stare in questa stanza senza pensare a loro due lì fuori che parlano di chissà cosa, ma decido di rispettare ciò che mi ha chiesto Christian e resto in camera, contro la mia volontà. Mi accosto alla porta, per sentire cosa dicono..

« Vaffanculo, Elena! » urla Christian. Oh, no.. Che sta succedendo? Cosa vuole quella donna da lui?

« Esci di casa mia! » urla poco dopo. A questo punto decido di uscire, cammino con le stampelle nel salone, fermandomi all'entrata, alle spalle di Christian. Entrambi si voltano nella mia direzione.

« Ti ho sentito urlare.. Va tutto bene? » chiedo a Christian, ignorando lo sguardo di Elena su di me. Mi guarda con disprezzo e derisione.

« Non ci credo.. » ride lei « Hai veramente mandato tutto a puttane per questa.. Questa - cerca le parole, guardandomi con disprezzo - Questa andicappata! » gesticola. Spalanco la bocca. Come può essere così cattiva. Beh, ha approfittato di un ragazzino di quindici anni e della sua ingenuità. Vedo la rabbia crescere in lui ogni secondo che passa, e penso seriamente che le farà del male fisicamente quando stringe i pugni lungo i fianchi, mentre io mi rifiuto di piangere davanti a lei, per ciò che mi ha detto.

« Esci da casa mia. » sibila Christina a denti stretti. Lei scuote leggermente la testa e rimane impassibile. Christian le si avvicina e la prende per un braccio, trascinandola fuori dall'appartamento, ignorando i suoi lamenti. Non appena scompare nell'ascensore, mi lascio cadere a terra, le stampelle che sbattono sul pavimento, e le lacrime escono senza controllo

Ana & Christian • Once in a lifetime.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora