Allungo il braccio cercando Anastasia, ma quando tasto il cuscino non c'è nessuno. Mi tiro su e sento della musica proveniente dal salone.. Mi alzo, incuriosito. Cerco la mia maglietta, che dovrebbe essere sul pavimento, ma non la trovo. Sorrido al ricordo di stanotte, sono finalmente riuscito a spiegarle ciò che provo, era così emozionata.. Siamo rimasti ore a fissarci, a guardarci.. Finché non ci siamo addormentati, senza dirci una parola, l'uno di fronte all'altra.
Vado in cucina, da dove proviene quella musica, e lì trovo Anastasia che prepara la colazione.
« Ma buongiorno, Miss Steele. » mi abbasso su di lei, baciandole il collo. Lei gira il collo e mi sorride.
« Buongiorno! Ti ho preparato la colazione! » esclama.
« Perché non mi hai svegliato? Potevo aiutarti io.. » mi chino alle sue gambe.
« Volevo farlo io. » si stringe nelle spalle.
« Mmh.. Questo mi ricorda qualcosa. » dico, con tono provocatorio e lei si morde il labbro.
« Eh già.. » ridacchia. Sento il mio cellulare che squilla in camera da letto.
« Uhm.. Aspetta un attimo. » dico, prima di alzarmi e andare verso la camera da letto.
« Welch.. Ci sono novità? » chiedo, passandomi una mano nei capelli.
« Abbiamo scoperto che la signorina Williams possiede una pistola, ha ottenuto il permesso di circolare con un'arma, Mr Grey.. » cazzo! Una pistola?!
« Dobbiamo trovarla. Aumenterò le misure di sicurezza, allora. » dico.
« Ci stiamo lavorando, Mr Grey. »
« Bene. Tenetemi aggiornato. » attacco.
« Perché dovresti aumentare le misure di sicurezza? » chiede Ana dietro di me. Oh, merda.. Non pensavo che fosse lì. « È successo qualcosa? » chiede preoccupata.
« Ana.. » chiudo gli occhi.
« Christian.. Che succede? » si avvicina di più. Mi siedo sul letto.
« Ci sono delle cose che non ti ho detto... » scuoto la testa.
« Cosa? » mi chiede.
« Leila. »
« Oh. » abbassa la testa. « Che è successo? » si mette davanti a me e mi stringe una gamba.
« Quando io e te eravamo in Georgia, è venuta qui e ha fatto un tentativo di tagliarsi le vene davanti a Gail.. »
« Perciò sei andato via così.. » mormora.
« Quando sono tornato, era già stata dimessa in ospedale.. La sto cercando da allora, voglio capire cosa vuole.. Ma non è tutto. » mi fermo. Lei alza gli occhi e noto la paura che le attraversa il viso.
« Non è tutto? » mormora.
« Niente di ciò che pensi tu. » la rassicuro « Mi hanno appena avvisato che ha il permesso di circolare con un'arma.. Ha una pistola. »
« Oh mio Dio.. » si porta una mano alla bocca « Pensi che voglia farti del male? » chiede.
« Veramente io temo che possa avercela con te. » sospiro. La paura mi assale. Se solo dovesse accaderle qualcosa.. « Tu non hai notato niente di strano? »
« No, no.. » scuote la testa.
« Ehi. » le prendo il viso tra le mani « Non ti farà nulla. »
« Non mi importa di me. Ho paura che voglia fare del male a te. » abbassa il viso.
« Oh, Ana.. » le bacio la fronte « Aumenterò le misure di sicurezza, ma tu devi aiutarmi.. »
« Che intendi? »
« Vieni a vivere qui, Ana. » le prendo le mani. Lei esita. « Ascoltami, non lo dico solo per Leila, te ne ho già parlato.. Voglio davvero questa cosa, ti prego. Voglio prendermi cura di te, dalla mattina alla sera, ogni giorno.. Sempre. » le spiego.
« Okay.. » annuisce e mi sorride.
« Si? » le chiedo sorridendo.
« Si. » ride e così l'abbraccio.
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Ana & Christian • Once in a lifetime.
Fanfic▸ Questa storia è un'opera di fantasia. Niente di ciò che é scritto qui è dentro fa riferimento a fatti realmente accaduti. La storia inizia dalla fine di 'Cinquanta sfumature di grigio', dalla rottura di Anastasia e Christian, ma cosa succederebb...