« Allora.. » dico posando le posate sul tavolo. Controllo il piatto di Anastasia, ha mangiato la pizza davvero di gusto. Intreccio le dita davanti a me e faccio un respiro profondo. Anastasia giocherella con le posate.
« Già.. » mormora annoiata.
« Ho delle cose da dirti.. » confesso.
« Anche io, Christian. » ammette.
« Prima di tutto.. » faccio una pausa « Mi dispiace. » lei alza gli occhi in modo interrogativo. « Per tutto. Mi dispiace. » chiarisco.
« So cosa pensi.. » dice, e posa le posate. Apre la bocca e poi la chiude. « Pensi che sia colpa tua.. L'incidente. » abbassa gli occhi. Cavolo, fa davvero male sentirlo dire ad alta voce.
« Lo è. È solo colpa mia. » ammetto.
« No, non è così.. » dice lei, e allunga la mano sul tavolo, accarezzando la mia. Mi rendo conto che questo è il nostro primo contatto da quando ci siamo lasciati..
« Si, Ana.. Se io non ti avessi.. » chiudo gli occhi, cercando di scacciare via i ricordi di quella notte.
« No, è stato un incidente.. Solo un incidente. » dice.
« Scusami.. Non dovrebbe essere così, tu che mi consoli.. Insomma, sei tu quella che sta passando l'inferno, ma Ana, credimi.. Anche io sto malissimo. Non posso fare a meno di sentirmi colpevole, e mi manchi da morire. » confesso. Lei spalanca gli occhi.
« Anche tu mi manchi, tantissimo.. » mi fissa « Ma c'è sempre lo stesso problema, io.. Noi non.. » si ferma.
« Ana, ascoltami bene.. » mi alzo e sposto la sedia a rotelle, abbassandomi davanti lei. Le prendo le mani. « Rispondi a questa domanda.. Hai detto che mi ami, giusto? » A pronunciare quelle parole il cuore mi batte all'impazzata. « Mi ami ancora? » sospiro.
« Certo che ti amo, Christian. » Mi fissa. « Ma questo non c'entra.. Io.. »
« No, c'entra eccome.. » la interrompo « Ana, quando sono venuto qui la prima volta, ero venuto per dirti una cosa importante. Questi giorni sono stati i peggiori della mia vita, non avevo mai provato l'oscurità finché non mi hai lasciato, Ana. Sto malissimo. »
« Resta il fatto che non posso essere quello di cui hai bisogno.. Sopratutto adesso, più di prima. » abbassa gli occhi. « Non è facile meno per me, comunque. »
« Tu sei tutto quello di cui ho bisogno, Ana.. Non mi interessa più di quella merda. » Sbarra lei occhi, sorpresa. « Posso farcela, Ana.. E adesso ne sono più che convinto.. » Alza gli occhi verso di me, confusa.
« Ma come.. »
« Dopo che ti ho picchiata, ho iniziato a odiare tutta quella merda.. Ti aveva allontanata da me. » spiego « Non voglio averci più niente a che fare. Voglio solo te, in qualsiasi modo. Se mi vuoi ancora.. »
« È così ironico.. Guardami. » ride istericamente.
«Non dire così.. Non è questo il problema. » dico.
« Christian.. Che senso avrebbe?! Io non posso più.. Sono completamente inutile così. »
« Non dirlo nemmeno per scherzo, Ana.. Ti ho gia spiegato cosa penso. Dimmi solo se ti va di riprovarci, di tornare con me.. A tutti gli effetti, stavolta. » le chiedo.
« Si. » risponde a bruciapelo. Si avvicina al mio viso « Io ti amo. » Appoggio la fronte alla sua, ispirando forte.. Godendomi il suo profumo.
« Dio, ti devo baciare.. » mormoro contro il suo viso. Le sue labbra sono così vicine alle mie.
« Christian.. » mi supplica. Senza aspettare un minuto, la bacio. Le infilo la lingua in bocca, e le sue mani vagano tra i miei capelli.
« Mi sei mancata così tanto.. » geme nella mia bocca.
STAI LEGGENDO
Ana & Christian • Once in a lifetime.
Hayran Kurgu▸ Questa storia è un'opera di fantasia. Niente di ciò che é scritto qui è dentro fa riferimento a fatti realmente accaduti. La storia inizia dalla fine di 'Cinquanta sfumature di grigio', dalla rottura di Anastasia e Christian, ma cosa succederebb...