La Base ( vi avviso è un capitolo lungooo....buon divertimento! Ci vediamo alla fine)
Seguii i passi dei soldati davanti a me. Ormai i miei occhi si erano abituati all'oscurità che permeava in quelle gallerie. L'odore di chiuso, di terra e muffa non mi infastidiva più, ignoravo il pizzicorino persistente alle narici. Ci fermammo di scatto e mentre aspettavo un ordine od un semplice cenno, rumori agghiaccianti sferzarono l'aria. Lo stridio prodotto quando vengono strisciate due superfici di metallo l'una contro l'altra. Sembrava che stessero socchiudendo un'apertura sigillata ormai abbandonata e ricoperta di ruggine. E dopo qualche istante il tonfo di un grosso oggetto che cade a terra mi fece rabbrividire.
In un attimo il tunnel fu investito dalla luce solare, splendente e calda come mai. I raggi giallognoli ci attraversarono, spingendoci a serrare gli occhi automaticamente. Ci mettemmo in fila indiana e, coprendoci il volto con le mani, uscimmo ordinatamente all'aria aperta.
Dopo la bufera una grande quantità di neve fresca ricopriva il terreno ed il gelo mi bloccò il fiato. L'aria era tersa ed un leggero vento sferzava le collinette di candida neve. Il cielo sereno e tinto di un freddo azzurro rischiarava quella meravigliosa giornata. Respirai l'aria fresca voracemente, riempendomene i polmoni ed espirando ad una velocità impressionante.
Mi ero talmente abituata all'oscurità del cunicolo sotterraneo che la sensazione del vento che filtrava tra i pori della pelle mi risultava strana.
Mi guardai intorno e notai che i soldati si erano distaccati nettamente da noi, proseguendo come se il sole non avesse minimamente disturbato le loro pupille. I miei compagni, invece, erano rimasti indietro a massaggiarsi le tempie e cercando di allenare gli occhi a quella nuova cocente luminosità.
Era l'occasione perfetta per raccontare ai miei amici della conversazione con Adeline Carter, facendo luce sulle bugie per doverla convincerla. Alcuni di loro mi ascoltarono senza interrompere, come Tom, mentre altri bloccavano lo scorrere veloce delle mie parole con una raffica di domande. A molte delle quali non sapevo cosa rispondere.
"Sentite ragazzi, godiamoci questo piccolo colpo di fortuna e seguiamoli fino alla base. Una volta giunti lì attueremo la seconda parte del nostro piano, intesi?" sbottò infine Chuck, salvandomi.
I ragazzi annuirono continuando a camminare.
Ormai eravamo vicinissimi alla cima della montagna e i soldati si stavano dirigendo proprio verso di essa. L'aria gelida ci soffiava in faccia, tingendoci le gote di un leggero rossore che non aveva niente a che fare con l'imbarazzo.
Scrutai il cucuzzolo del monte, ormai così vicino, completamente ricoperto da uno spesso strato di ghiaccio azzurrino. Non vi era nulla che creasse discontinuità in quella superficie liscia e perfetta, tranne una grossa roccia posta proprio davanti a noi.
Stavo per domandare dove dovesse trovarsi la fantomatica base segreta, quando notai che il gruppo di soldati che ci scortava si era accostato al grande masso. Il capitano Carter stava digitando freneticamente sulla superficie ruvida e grigia, mentre i suoi uomini scrutavano il cielo e le si erano posizionati intorno come per schermarla. Stringendo gli occhi capii che la donna non stava tracciando un segno sulla fredda pietra, ma sua una piccola tastiera di metallo nascosta all'interno di un foro.
Poco dopo il segnale di una serratura che si accinge ad aprirsi interruppe le mie riflessioni. Gli uomini cominciarono ad entrare nella sottile apertura formatasi nella roccia. Adeline mi fece un gesto brusco in direzione di essa.
"Prego!" elargì con un sorriso orgoglioso. Deglutii. Per quell'apertura sarebbe passata una sola persona alla volta, ma preferii superare i miei compagni e precederli. Li avrei protetti anche in questa nuova avventura, perfino essendo colpita per prima se si fosse trattato di una trappola.
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The Maze Runner - AFTER
Fiksi Penggemar"Il Labirinto era un codice" "Non si potevano evitare le prove della Zona Bruciata" "Ogni morte era per un cura" ° Tutto si sta ripetendo. La salvezza era solo un'illusione, le prove non sono terminate e la cianografia è più urgente che mai. Ma qu...