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Chapter 4

[Jason=Jason Rothenberg, produttore di The 100]
[Kim=Kim Shumway, sceneggiatrice di alcuni episodi di The 100]
[Bob=Bob Morley, Bellamy in The 100]
[Lindsey=Lindsey Morgan, Raven in The 100]
[Marie=Marie Avgeropoulos, Octavia in The 100]
[Maia=Maia Mitchell, attrice di The Fosters, amica di Alycia anche nella vita reale]
[Marny=Marny Kennedy, attrice, amica di Alycia anche nella vita reale] 

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[Alycia]

Eccoci finalmente. Sono pronta. Prima del ciak, ti avvicini e poggi la mano sulla mia spalla. "Fa finta che ci siamo solo io e te... E mettici tutto l'amore che Lexa ha per Clarke. Andrà bene, vedrai..." Poi prendi posizione davanti a me e cominciamo. Non avevo mai notato quanto assordante fosse il silenzio subito dopo l'inizio di una scena.

"Maybe life should be about more than just surviving..." Le tue parole prendono vita dallo script.

Distogli lo sguardo, mentre ci avviciniamo in modo fisico ed emotivo. "Don't we deserve better than that?", chiedi.

La connessione è aperta e lavora a pieno regime. Sono Lexa. E tu... Tu, Clarke... Tu ora sei la mia debolezza. "Maybe we do," rispondo.

La mia mano scivola delicatamente sul tuo collo per portarti vicino, così vicino che sarebbe impossibile non baciarsi. Il tocco delle mie labbra è soffice, pieno di delicatezza. Sento che è così naturale, sento l'amore di Lexa che mi scorre nelle vene. E tu sei perfetta, sai esattamente quando intervenire con piccole impercettibili accortezze. Anche se siamo nella nostra bolla di confortevolezza, ti allontani lentamente da me interpretando una Clarke che non può ricambiare la sua Lexa. Non per ora, almeno.

Penso che sia stato troppo veloce. Mi pento di non aver continuato. Tu continui con le tue battute finali. Un attimo di silenzio e poi il regista che grida "stop".

Jason è già sullo schermo a rivedere la scena. "Tre minuti di bacio! Fantastico!" Esclama. Io rimango perplessa. Tre minuti? Li ho percepiti come fossero stati 5 secondi... Tu sorridi come se fossi fiera di me. Rispondo allo stesso modo, sentendomi finalmente sollevata. Non so se ce l'avrei fatta se la mia Clarke fosse stata un'altra persona.

E adesso festa! Il cast e la crew hanno organizzato un barbecue alcoolico per il compleanno di Marie. L'atmosfera è fantastica ed il mio bicchiere di vino sempre riempito a dovere.

Alcuni ballano, altri cantano. Io suono il bongo per un po': riesco a fare un buon lavoro, anche se mi sento un po' alterata dall'alcool. Potrei scandire il tempo con qualsiasi cosa in questo momento: sento un'energia inesauribile dentro di me. Il ritmo è regola, è matematica, è l'ordine nella musica ed allo stesso tempo è passione, è fantasia...

Suono ad occhi chiusi perché non sono qui ora, sono lontana mille miglia, tra le spiagge deserte delle mie emozioni, tra i caldi colori dei fiori a primavera. Riconosco il blu profondo dei miei oceani... Sono dove mi sento veramente me stessa, dove il tempo e lo spazio non contano più. Le voci della gente si mescolano, si confondono tra la musica.

Vengo brutalmente riportata a terra dalla tua voce. L'ho riconosciuta in mezzo ad una marea di altre. Forse perché è piena e bassa e la frequenza è terribilmente particolare. Apro gli occhi. Stai sghignazzando con Rhys. Ti bacia il collo mentre tu, complice, trovi tutto quello che ti basta in questo ennesimo errore.

I nostri sguardi si incrociano per qualche istante. Mi fai sentire strana quando mi guardi con quell'espressione di sfida, di provocazione, di malizia, ma il tutto finisce quando decido di tornare a chiudere gli occhi. Cos'è stato? Sorrido sola, dove nessuno può vedermi. Questo vino è maledettamente forte... Mi fa desiderare ancora il tocco soffice delle tue labbra, mi fa invidiare quella sensazione forte che ho quando mi baci, a metà tra un gioco e una stupida curiosità. Questa notte passerà e porterà via anche questi pensieri, ma ora che sono nella mia testa, non mi fanno paura, mi tengono al caldo.