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Chapter 30

[Jason=Jason Rothenberg, produttore di The 100 e pezzo di sterco.]
[Kim=Kim Shumway, sceneggiatrice di alcuni episodi di The 100]
[Bob=Bob Morley, Bellamy in The 100]
[Lindsey=Lindsey Morgan, Raven in The 100]
[Marie=Marie Avgeropoulos, Octavia in The 100]
[Maia=Maia Mitchell, attrice di The Fosters, amica di Alycia anche nella vita reale]
[Marny=Marny Kennedy, attrice, amica di Alycia anche nella vita reale]
[Rudy=Rudy Mancuso, musicista, attuale ragazzo di Maia Mitchell]
[Mercedes=Mercedes Mason, attrice, Ofelia in Fear The Walking Dead]
[Ricky=Ricky Whittle, Lincoln in The 100]
[Richard=Richard Harmon, Murphy in The 100]
[Colman=Colman Domingo, Victor Strand in Fear The Walking Dead]
[Marcus=presunto ragazzo o ex ragazzo di Alycia]
[Matt=coinquilino di Eliza]

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[Eliza]

Il tuo braccio mi circonda la vita, ma piano piano scivola via. Stavi riposando alle mie spalle, abbracciandomi da dietro, ma ora ti allontani e non trovo giusto che mi lasci qui sola, al freddo. Ma le tue morbide e calde labbra mi lasciano un soffice bacio sulla spalla e già mi sento meglio. Rimango qui accucciata su un fianco a riposare in attesa che torni da me. Ti alzi dal letto e forse indossi qualcosa poiché non porti via con te il lenzuolo. È mattino. Pensavo stessi andando in bagno, invece ti sento trafficare in cucina. Sorrido. Spero tu non stia preparando la colazione o sarò costretta ad amarti ancora di più...

L'odore di caffè raggiunge la camera e penso che il tuo gesto sia davvero bellissimo. Sei sempre così attenta e curiosa nei miei confronti che stai imparando a conoscermi molto in fretta. E vederti cullare la mia pigrizia è qualcosa che mi fa sentire coccolata, protetta.

Gli altri erano sempre pronti a farmi notare i mille difetti che mi porto dietro, ma tu... Tu fai in modo che non siano mai un peso... È possibile che io ti vada bene anche così? E' possibile che tu ami anche i miei lati meno belli?

A me non è importato mai molto di andar bene alla gente, ma mi sono accorta spesso del funzionamento non perfetto della ruota dell'ingranaggio delle mie ralazioni... Del metallo che di tanto intanto strideva su dell'altro metallo, periodicamente, puntualmente. Ora non sento lo sforzo del meccanismo... Non sento l'approssimazione del sistema...

Poi d'improvviso emetti un urlo secco e scatto come una molla. Distinguo anche la voce di qualcun altro. Matt forse? Istintivamente mi alzo, mi avvolgo il lenzuolo addosso e ti raggiungo più in fretta possibile.

Seduto a terra in cucina c'è Matt, con una mano a coprirsi gli occhi, che continua a ripetere "Oh God!" E tu sei bloccata contro il frigorifero con le mani a tirare giù la maglietta che indossi e che a mala pena copre tutto...

Passo un lungo secondo a contemplare inopportunamente la tua sensualità con indosso solo quella t-shirt e che, stiracchiata, rivela tutte le tue dolci forme. Ma subito dopo non posso fare altro che scoppiare a ridere: ho tentato di spaventare Matt migliaia di volte, ma sei bastata tu, mezza nuda, e lui è lì terrorizzato.

Lo prendo un po' in giro mettendomi lungo la vostra linea di vista per nasconderti, mentre tu, scioccata, sgusci via in camera a vestirti un po' di più.

"Dio, Eliza, pensavo fossi tu e volevo spaventarti. Ero pronto dietro l'angolo, ma, quando sono scattato dentro la cucina, la tua ragazza si è voltata e mi è preso un colpo!" Mi spiega Matt, tentando di riprendersi e sedendosi al tavolo. "Scusami con lei ti prego, sono un coglione..." Mi prega, sinceramente dispiaciuto e contrasta con il mio viso che tradisce estremo divertimento.

Io ridacchio ancora tra me e me. Noto un vassoio con i miei biscotti preferiti rigorosamente in ordine, separati da altri biscotti di diverso colore. Sono tutte tracce di te... Il thè è pronto e fumante e la moka è ancora sul fornello. "Perché non finisci di preparare il caffè?" Suggerisco a Matt. "Vado a chiamarla: facciamo colazione insieme, su." Sarà meglio togliervi immediatamente da questo imbarazzo.