Capitolo 9.

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Canzone per il capitolo  :
Sugar - Robin Schulz

Sono consapevole di avere ancora le labbra gonfie per quel bacio.
I capelli alla cazzo e la faccia sconvolta.
Non voglio tornare in classe ma devo.
Alla seconda dovrei avere diritto ed economia. La professoressa di solito è sempre in ritardo, perfetto, posso sgusciare in classe senza catturare troppa attenzione.
Ma con Zac che mi guarda con quel suo sguardo ma maniaco capisco che sarà un' impresa complicata.

Io e Zac non stiamo insieme.
Almeno è quello che dico e penso io.
Vorrei qualcosa di serio un giorno. Ma si vedrà.

Arriviamo davanti alla porta dell'aula, prima di entrare mi rivolgo a lui dicendo :
- Allora, tu non fare cazzate okay? Io dirò che mi sono sentita male e sono stata fino ad adesso in infermeria, e tu invece inventati qualche cazzata, ma non entrare subito dopo di me. -

- Okay capo. - dice lui, con un sorriso stampato in faccia.

La porta è ancora chiusa, si vede che l'insegnante della materia precedente è ancora lì dentro.

- Posso fare un' ultima cosa prima di mettere in atto la tua scenetta? - sussurra lui avvicinandosi pericolosamente.

- Hei, questa non è una scenetta, è semplicemente quello che faremo. - finisco la frase e le sue labbra sono sulle mie, dio hanno un gusto buonissimo.

Prima non me n'ero accorta, sarà stato l' effetto che ha su di me.
Sanno di menta misto liquirizia, misto fumo.
E dio se mi piace.
Mi cinge la vita con le mani e io mi sto sciogliendo al suo tocco.
Non ci rendiamo conto di essere ancora davanti alla porta, fino quando tutto ad un tratto essa si spalanca, così da dare spettacolo di noi due al professore di letteratura e a tutti i nostri compagni.

Il professore come primo impatto si pietrifica davanti allo stipite, no di certo ti aspetti di trovarti due tuoi alunni che si baciano appena apri la porta dell'aula, poi imita un colpo di tosse e dice :
- Ragazzi, alla buon'ora, buongiorno, quando avete finito accomodatevi pure, c'è posto anche per voi. -
Provoca una risata generale da parte dei nostri compagni e così detto se ne va.

Credo che il colore della mia faccia non sia nemmeno da mettere a confronto con un pomodoro maturo.
L'istinto mi dice di fuggire via, ma so benissimo di non poterlo fare, così mi stacco dal signorino e sotto lo sguardo e le risatine di tutti vado a sedermi al mio posto, seguita da Zac che ovviamente prende il posto di Christina.

Dio, devo raccontare tutto a quella ragazza.
Anche se credo che prima o poi se lo sarebbe aspettato.

L'ora di lezione inzia.
Ma non riesco proprio a concentrarmi.
Questi sottospecie di mammiferi chiamati compagni non fanno altro che girarsi verso di me e Zac per poi parlare sottovoce fra di loro.
Chi mai li capirà.
In più ci si mette il coglione seduto accanto a me.
Sento una sua mano sulla coscia, per poi salire.
Lo blocco di scatto rimettendo la sua mano sul banco per poi continuare la lezione.
So che non sarà mai possibile. Ma ci provo.

E così la mattinata continua, tutte le ore identiche a questa.

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Ed ecco a voi il nuovo capitolo.
Fatemi sapere che cosa ne pensate nei commenti qui sotto.
Un abbraccio. 🌻

As long as you love me. - Zac Efron [IN REVISIONE].Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora