Capitolo 10.

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Canzone per il capitolo  :
How to save a life - The Fray

Torno a casa con un sorriso stampato in faccia.
Quasi come sembrare un Joker, ma sono felice e questo mi fa stare bene.
Da molto tempo non mi sentivo così.

Avevo qualcuno in cui contare.
Qualcuno che in un certo senso tenesse a me oltre Christina. Dio se non avessi Christina la mia vita non sarebbe più la stessa.
È l'unica che sa ogni cosa, l'unica che mi conosca fino in fondo.

Mentre penso alla mia amica e quanto io tenga a lei noto qualcosa di strano in una casa a pochi metri da me, sulla sinistra.
È la casa di Chris.
Due auto della polizia sono ferme del vialetto.
Una ancora con i lampeggianti accesi.
Spero non sia successo nulla a sua sorella.
Non può essere successo di nuovo.
Era in riabilitazione.

Decido di non tornare a casa.
Decido di aiutare la mia amica, perché lei ha bisogno di me.
Chiamo mia mamma mentre percorro il vialetto di casa di Christina, spiegandole la situazione.
L'ansia si sta impossessando del mio corpo.
Non so perché ma sento che qualcosa va storto.
E la cosa non mi esalta.
Sto per suonare il campanello quando vedo che la porta d'entrata è aperta.
Senza pensarci due volte entro e mi dirigo in salotto, la stanza da dove provengono delle voci.

Quando raggiungo il soggiorno, quasi mi sento male per ciò che vedo.

Non mi rendo conto di aver perso i sensi, me ne accorgo solo poco dopo quando due braccia mi reggono in piedi.

C'era la madre di Christina priva di sensi sul tappeto vicino al divano, era avvolta da una pozza di sangue, un taglio profondo sul collo.
Poi c'era Chris, non c'era del sangue attorno a lei, era sdraiata sul divano, anche lei priva di sensi, con gli occhi sbarrati, e il braccio destro a penzoloni.

Non dimenticherò mai ciò che ho visto.
Non riuscirò mai ad accettare ciò che accadrà.
So solo che ho voglia di morire.
Voglia di morire con la mia amica. Perché senza di lei, il mondo non può essere considerato tale.
Che farò?
Che ne sarà di me?
Era troppo bella la giornata per essere vera.
Le lacrime iniziano a rigarmi il volto.
Non riesco a provare nulla apparte la rabbia e il disprezzo nei confronti della persona che ha compiuto questo gesto.
La macchine che avevo visto fuori casa erano quelle della polizia scientifica, non la semplice polizia.

Sento il suono dell'ambulanza, spero sia qualcuno che possa aiutare la mia Christina.
Sono consapevole del fatto che per la madre non ci siano speranze.
Chissà come reagirà la mia amica, sempre se per lei ce ne siano di speranze.

L'uomo che mi ha sorretta per evitare che cadessi, si avvicina a me.
Mi aiuta ad alzarmi dalla sedia nella quale mi aveva fatto sedere prima e mi dice di salire sull'ambulanza con Chris, mi dice di avermi riconosciuta in una foto appesa al muro in salotto, di non preoccuparmi, perché per la mia amica c'erano delle possibilità di sopravvivere, e di avvisare la mia famiglia.

Ero pronta? Certo che no.
Non avrei mai sopportato il fatto di poter perdere la persona a cui tengo di più al mondo.

As long as you love me. - Zac Efron [IN REVISIONE].Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora