As long as you love me. - Zac Efron [IN REVISIONE].

Capitolo 28.

Canzone per il capitolo :
Ludovico Einaudi - Nuvole bianche

Illusa.

Arrabbiata.

Triste.

Incredula.

Distrutta.

Senza parole.

Potrei continuare la lista per la confusione che in questo momento c'è dentro la mia testa.

Non credo ai miei occhi.

HAI DAVVERO CREDUTO CHE ZAC, ZAC EFRON POTESSE INTERESSARSI AD UNA BAMBINA COME TE?

In effetti me lo sono sempre chiesta.

Mi sono sempre chiesta come tutto ciò fosse possibile.

Leggo chissà quante volte quel messaggio, sperando che quelle parole possano tramutare in qualcos'altro.

Anche un messaggio di insulti avrebbe fatto più piacere che questo.

Decido di chiamare un taxi.

Non so ancora dove andrò, forse in un hotel.

Forse andrò nella casa al mare dei miei nonni.

O semplicemente andrò in centro , a fare un giro guardando le vetrine dei negozi chiusi, passando davanti al museo de I Beatles, ammirando il muro che tanto mi piace accanto alla statua di uno dei cantanti, con tutti i nomi incisi nei mattoni.

Mi appoggio al muretto che c'è giusto al di fuori del locale.

Pensavo che almeno avrebbe avuto la decenza di venirmi a spiegare come andavano le cose dato che la verità era venuta a galla.

E invece no.

Dopo due minuti vedo il taxi arrivare.

Mi avvicino al veicolo.

Apro la portiera.

Sento una persona correre, ha il fiatone.

Sto sperando con tutta me stessa che sia Christina anche se non sento il rumore di tacchi.

Se li sarà tolti.

Ormai io sono seduta sul sedile posteriore, dico all' autista di attendere perché c'è una persona che mi sta raggiungendo.

Ho il viso rivolto verso il finestrino.

Quindi non vedo chi stia salendo sul taxi.

Ed è solamente quando sento il rumore della portiera che sbatte, e il veicolo ripartire che mi degno di girarmi alla mia destra.