Capitolo 4.

625 90 137
                                    

Canzone per il capitolo  :
Sum 41 - With me

A quelle sue parole il mio corpo si blocca, come fosse un pezzo di legno, non reagisce, non ci riesce.

La mente invece inizia a vagare, a creare e a produrre immagini e pensieri strani, ad esempio, la sua ragazza?
Non voglio passare certo per la nuova troietta dell' ultimo anno.

Prendo iniziativa e gli dico :

- Zac perché fai così? Insomma hai una cazzo di ragazza -

Sembra irritato, quella parola che uso al posto di dire il nome di quella barbie.

- La vuoi smettere Allie? Ti prego smettila, quella non è la mia ragazza, non è la mia fottuta ragazza, me la sono fatta ad una festa, ero sbronzo, e dopo quel giorno ha iniziato ad appiccicarsi a me -

Okay si lo ammetto, non credevo certo che fra quei due ci fosse qualcosa di serio, ma nemmeno qualcosa di così irreale.

- E perché la lasci fare?- mi permetto di chiedergli.

- Non c'è un perché, non mi interessa quella ragazza, non è nemmeno bella come crede di essere, insomma tu la chiami barbie, e hai ragione cazzo, è un passatempo per me - ammette.

- La stai usando? In poche parole - continuo.

- Ci usiamo a vicenda, ci guadagnamo entrambi delle scopate, e nessuno si lamenta - dice lui come se nulla fosse.

Non mi resta altro da dire che un semplice "Okay".
Senza dire una sola parola si avvicina, mi guarda dritto negli occhi, senza dire nulla, indietreggio fino a trovarmi spalle contro il muro.
Il mio cuore accelera, iniziano a tremarmi le mani e le gambe.
So quello che sta per succedere.
Il suo viso è a pochi centimetri dal mio, passa la lingua sulle sue labbra, gli leggo in faccia il desiderio di sentire il gusto delle mie, di esplorare la mia bocca con la sua lingua.
Mette entrambe le mani ai lati della mia testa, imprigionandomi, non permettendomi di fuggire via.
Ad un certo punto sento le sue labbra sul mio collo.
E giuro su dio di non aver mai provato una cosa simile.
Ovviamente non è la prima volta che mi trovo in questa situazione ma è come dire ... diverso.

Le sue labbra salgono, con dei piccoli baci percorre la mia mascella, arriva all' angolo della bocca e tutto ad un tratto si allontana.

Lasciandomi stupefatta.
Ma che cazzo fa? Dice la mia testa.

- Non sei l'unica che vorrebbe continuare piccola, ma dobbiamo tornare in classe, il nostro tour è finito -
Conclude facendomi l'occhiolino.

Senza dire una parola scendiamo le scale.
Insomma che intenzioni aveva? Fare tutto quello.
E poi fermarsi usando quella scusa del cazzo.

Ora muoio dalla voglia di provare quelle labbra.
Ma no, non cedo.
Devo fargliela pagare a quel coglione.

Rientriamo in classe.
La professoressa ci guarda storto, come a dire : "Era ora".

Le lezioni finiscono, sistemo lo zaino ed esco da scuola, sul cancello dell' uscita appoggiata vedo Christina.
Le corro incontro.

- Chris. Dio, non sai che mi è successo.
Brutta bastarda, se non fosse stato per tua sorella ti avrei uccisa. A proposito come sta? - le chiedo.

- Ashley sta bene, ha avuto un cedimento e ho preferito stare con lei oggi, scusami. Ma ora voglio che mi racconti ogni cosa - risponde lei.

Appena finisce la frase, noto Zac venire verso la nostra direzione, immagino di arrossire, perché Chris se ne accorge.

Efron ci passa accanto, mi fa l'occhiolino e se ne va.

- Qualcosa mi dice che quel ragazzo ha a che fare con quello che mi devi raccontare tesoro -
Dichiara lei.

- Andiamo verso casa, ti spiego tutto -
Le dico.

E così dicendo, ci incamminiamo verso casa sua.
Scrivo un SMS a mia madre dicendole che mi fermo da Christina per il pomeriggio.
Sto per mettere via il cellulare quando un messaggio da un numero sconosciuto arriva.

* Quello che è successo oggi era solo l'inizio piccola *

Oh cazzo.
Non ci vuole un genio per capire chi sia il mittente.

As long as you love me. - Zac Efron [IN REVISIONE].Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora