Capitolo 3.

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Poco dopo che Camila uscì dalla mia stanza, iniziai a prepararmi per questa sera. Mi feci una doccia veloce, anche perché era un po' tardi, e mi asciugai i capelli lunghi in fretta, rendendoli mossi. Poi passai al trucco. Mi misi il mascara, l'ombretto nero, il rossetto rosso scuro, e la matita sia all'interno che all'esterno dell'occhio.
Infine, mi vestii. Mi misi una maglietta a maniche corte, una giacca di pelle nera,un pantalone di pelle nero e le mie convers  in pelle nere, ovviamente.
Mi piaci così. Eheheh, vestiti sempre così, sei perfetta. Muahahahah.
Ehm.. Sì. Certo.
In effetti mi piaceva, ma non era molto adeguato per tutti i giorni.

Dopo aver finito di vestirmi e dopo aver preparato la borsa e preso il telefono, uscii dalla camera e andai a vedere se Camila era pronta.
Era ancora un po' arrabbiata.
Quando bussai per aprire, la porta si aprì da sola.
Dentro vidi Camila con una maglietta bianca e con una giacca di pelle addosso, un jeans aderente che metteva in risalto il suo bellissimo lato B.
Non riuscivo a non fissarlo, tra l'altro era pure piegata per mettersi le scarpe.
Mi morsi il labbro, mentre cercavo di calmarmi.
Quando ci riuscii, mi schiarii la voce e chiamai Camila.
"Hey, hai finito?" Chiesi, guardando le mie scarpe che erano veramente attraenti.
Lei si girò. Quando la vidi meglio, mi accorsi che aveva i lunghi capelli neri raccolti in coda di cavallo alta, un trucco naturale. Era semplicemente bellissima.
"Oh, Ciao. Sì, ho finito.. Possiamo andare." Prese la borsa e il telefono ed uscì dalla camera. Io la seguii a ruota.

Uscimmo di casa e andammo dritte alla macchina, salimmo e guidai fino al ristorante. Stranamente, Camila era silenziosa. Mi chiesi se forse fossi stata troppo dura e fredda prima.
Ma non posso farci niente, ero arrabbiata e ferita.
Okay lo ammetto. Ero stata troppo dura, ma hey, ero arrabbiata!
Mi schiarii la voce.
Le dovevo chiedere scusa.
Inspirai profondamente.
"Camz..?" La chiamai.
"Sì?" Sì girò verso di me.
"Ecco.. Ehm.. Midispiaceperprima." Dissi tutto così velocemente che non ci capì nulla.
"Ehm.. Cosa?" Rise.
" Mi dispiace per prima... Veramente, non dovevo trattarti così. Ti voglio bene Camz, ricordalo. Sempre." Si girò a guardarmi e mi sorrise.
Dio, quanto amo il suo sorriso.
"Anch'io Lolo."

Poco dopo arrivammo al ristorante. Scesi io per prima, andando ad aprire la portiera per Camz.
"Mademoiselle." Le porsi la mano e la feci scendere dalla macchina.
"Oh, ma che gentile! Sarebbe così gentile da prendere la mia mano e non lasciarla più?" Disse, afferrando la mia mano e stringendola forte.
"Ovvio,mademoiselle."
"Ora basta francese però! Non siamo in Francia." Rise, e risi anch'io.
Camz era così. Era così solare e allegra che contagiava tutti. Per non parlare della sua risata! Amavo la sua risata, sarei stata ore e giorni ad ascoltarla.
"Va bene Camz. Ora entriamo."
Appena entrammo, chiesi al cameriere che sta all'entrata un tavolo per due.
(Scusate ma non so se i camerieri che stanno all'entrata dei ristoranti hanno un nome preciso... Scusate ancora la mia ignoranza!)
"Buonasera, avete per caso prenotato?" Chiese cordialmente.
"Ehm.. Veramente no. C'è comunque un tavolo libero?" Chiesi.
"Certo, prego, da questa parte."
Ci guidò in angolo appartato del ristorante, e mentre passavamo vidi la mia Camz abbassare la testa in imbarazzo, perché erano tutti vestiti eleganti lì.
La tirai vicino a me e le sussurrai:"Hey Camz, non ti preoccupare di come sono vestiti loro. Tu sei bellissima così."
"Oh Lolo, grazie!" Mi sorrise e mi abbracciò.
Ci sedemmo al tavolo e prendemmo il menù.
"Ripasso fra poco, signorine?" Chiese, sempre cordialmente, il cameriere.
"Fra cinque minuti va bene, grazie." Disse Camz, per poi sorridergli. Lui, per tutta risposta, fece un piccolo inchino e se ne andò.
"Allora Lò, che ti prendi?"
"Mah.. Penso un'insalata verde. Tu?"
"Devi per caso tenerti in forma?! Comunque penso solo pollo e patatine. Con tanta ketchup!" Rise, e posò il menù.
"Sempre la solita, Camz!" Risi anch'io.
"Eccomi signorine. Posso prendere le vostre ordinazioni?" Chiese il cameriere.
"Certo, allora... Due porzioni di pollo e patatine con molto ketchup, grazie." Ordinò Camz.
"Da bere?"
"Una Coca-Cola, grazie."
"Arrivo subito." Fece un altro piccolo inchino ed andò via.
"Camz! Avevo detto solo un'insalata verde!" Mi lamentai, però sorridendo.
"Troppo poco! Vuoi morire di fame? Beh, non lascerò che accada." Disse seria.
"Camz.." Cominciai ma arrivò il cameriere con le nostre ordinazioni.
"Ecco a voi. Buona serata!" E se ne andò.
"Ecco vedi? Così almeno non muori di fame!"
"Ma.. Vabbè ho capito! Buon appetito Camz." Sorrisi.
"Anche a te Lò." E cominciammo a mangiare.

Finito di mangiare, si aprì in piccola discussione su chi dovesse pagare. Ovviamente mi offrii io volontaria, essendo stata una mia idea, ma Camz insistette talmente tanto che dovetti accettare.
"Almeno lascia che ti dia i soldi a te!" Protestai io.
"Ancora? Va bene così! Dai, lascia stare." Si lamentò lei.
"Ma poi mi sento in debito..."
"Ohh ma sta un po' zitta!" Disse, dandomi uno schiaffo sulla spalla.
"Ahi! Mi hai fatto male!" Piagnucolai io.
"Ops, scusa Lò. Ti do un bacio e ti passa la bua dai." Disse, come se fosse mia madre.
"Va bene mammina!" *voce infantile mode on*
"Ora, piccola, andiamo a casa dai.". Disse, sempre scherzando. Anche se essere chiamata "piccola" da lei, nonostante fosse per scherzo, mi fece impazzire.
"Va bene!" Mi prese per mano e ci incamminammo verso la macchina.
"Ho una piccola sorpresa per te, Lò!" Esclamò la cubana, ad un tratto.
"Dimmi pure!"
"Tieniti forte.. HO I BIGLIETTI PER IL CONCERTO DEI THE VAMPS!" Urlò, battendo le mani ed esultando.
"Camz! Ma è fantastico! Quando andiamo?"
"Martedì, qualche ora dopo l'intervista. Va bene?"
"Ovvio che sì! Non vedo l'ora!"
"Perfetto!" Batté le mani, poi restammo in silenzio per il resto del tragitto.

Appena arrivammo a casa, mi tolsi subito le scarpe, erano bella ma un po' scomode, troppo basse per me.
"Lolo, vado a struccarmi e poi vado a dormire, buonanotte, ti voglio bene." Disse Camz, che mi abbracciò e mi baciò sulla guancia.
"Notte, ti voglio bene anch'io."
Andai in camera a cambiarmi e poi mi struccai, per poi coricarmi ed addormentandomi pensando alla mia Camz e a quanto sono stata bene quella sera.

Spazio autrice.
Scusate per il tremendo ritardo! Ma ho avuto una piccola ricaduta di un mese ma shh. Ora mi sono completamente ripresa! Spero che vi piaccia il capitolo! Potreste commentare dicendomi cosa ne pensate? Grazie!
Scusate eventuali errori e buona lettura, e per favore commentate!

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