capitolo 17

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"Alla buon'ora" dice scherzosamente Sharon
"Scusami, avrei dovuto chiamarti, ma..." ma...? Ma cosa, Layla? "Sono stata...impegnata" dico di getto
"Immagino" risponde con un sorriso malizioso

"Layla Vitale e Sharon Kraus se vi sto disturbando, mentre faccio lezione vi potete anche accomodare fuori e continuare a conversare" ironizza la professoressa Petrov, una donna molto bella e simpatica, ma non sopporta che venga mancata di rispetto
"Ci scusi professoressa Petrov" rispondiamo all'unisono. Normalmente la chiamiamo Beatrisa, ma in questi casi era meglio essere più formali.
"Lexi... Ehi Lexi!" Alexis!
"Mi chiamo Layla!" la Correggo e lei alza gli occhi al cielo
"Senti mi dispiace, OK? È stato uno scherzo stupido"
"Mi hai messo in ridicolo e dei ragazzi hanno visto le mie tette!"
Lei mi squadra da capo a piedi
"Pace?" domanda
"Pace?! Ma tu sei pazza!"
"Non potremmo provare a diventare amiche?"
Dove vuole andare a parare?
''Credimi non funzionerebbe, solo... Basta scherzi stupidi"
"Promesso" dice allungando la mano verso di me

"Vitale e Jadranka... Con comodo! Gradite un tè, forse? O dei biscotti per accompagnare la vostra conversazione"urla la Petrov per poi rivolgersi a me
"Vitale... È la seconda volta che ti rimprovero, conosci le regole, ti dovrei mandare nell' ufficio del rettore" sgrano gli occhi: andare nell'ufficio del rettore adesso, significherebbe 'Goodbye Titanic'
"Se non lo faccio è perché hai dei voti alti e so che vorresti ottenere la parte di Rose, dunque non voglio rovinarti la media." aggiunge alzando un sopracciglio
"Grazie" è l'unica cosa che riesco a dire
"Però, ti devo mandare fuori"
Guardo La professoressa Beatrisa ed esco in silenzio dalla sala.

Mentre esco sento Sharon e Alexis bisbigliare..
"Kraus e Jadranka, volete farle compagnia fuori?"sento urlare da dietro la porta.
"Bene" dico tra me e me, "la giornata comincia bene"
All' improvviso ho una sensazione di vuoto... un buco in pieno stomaco, quando mi rimproverano mi mortifico e so che questa è una scemenza, ma la Petrov è una professoressa che mi piace molto e credo di averla un po' delusa.
Dylan è a casa e non penso che andrà a fare lezione. Ho una grande voglia di sentirlo, lui mi consola sempre.
"Pronto?"
"Dylan?"
"Amore, dimmi! Non dovresti avere canto?"
"In teoria sì, ma la Petrov mi ha cacciata. Tu che fai?"
"Mi sto vestendo"
"Credevo che non saresti andato a lezione"
"Infatti, vengo a prenderti. Oggi... Sorpresona"
OK, in questo momento ho un sorriso da ebete e mi piacerebbe tanto vederlo, ma ho altre lezioni dopo
"Amore, non posso: ho lezione dopo"
"Vuol dire che sarai assente"
Alzo gli occhi al cielo.
"A dopo, allora"
"D'accordo io vado."
Sto per chiudere, quando mi rimetto il telefono all'orecchio
"Ehi,Dylan"
"Dimmi?"
"Io ti amo. Tu mi ami?"
Lui ridacchia "sì. Tu sei mia ed io sono tuo?"
"Per sempre"
E finalmente chiudo la chiamata, ora voglio sapere, qual è la sorpresa?!dUn oretta dopo sento il cellulare vibrare,leggo il numero di Dylan sullo schermo
"Ei,pronta per la sorpresona?Su esci,ti aspetto fuori scuola."
Dice e poi riattacca.
Vado in bagno e vedo se è "tutto ok",anche se dopo un ora con la Petrov non può essere mai ok,infatti ho i capelli tutti scombinati però ok,è di Dylan che stiamo parlando,ha visto la versione orribile di me ed è restato quindi va bene così.
Mi incammino e in meno di dieci minuti incontro il suo sguardo,mi sorride e Dio ogni volta che guardo il suo sorriso lo amo sempre di più.
"Ei" dice dandomi un bacio in guancia
"Ei" dico ricambiando il bacio
"Sali su,ci aspetta una lunga giornata e anche se detesto ammetterlo hai fatto bene a mettere i leggins,cammineremo molto."
"Sai che sono una pigra vero?"
"In caso ti porto io."
Dopo una mezza oretta siamo ... Non so dove siamo,ma c'è il mare e mi basta.
"Siamo arrivati" dice il mio ragazzo aprendomi lo sportello dell'auto.
Esce dal cofano un telo e lo porta con se mentre mi trascina verso la spiaggia.
Abbandono subito calzini e scarpe e immergo immediatamente i miei piedi nell'acqua fresca del mare.
Mi ricorda Siracusa,la vecchia amata Siracusa,il mare era così bello lì,ogni centimetro potevi raccoglier conchiglie
"Sapevo ti piacesse il mare,è un pezzo fondamentale del Titanic,Rose,non credi?"
"Oh,certo Jack,senza mare il Titanic non avrebbe senso."
"Un po' come me,che senza te non sono nulla" dice concludendo premendo le sue labbra contro le mie
Stiamo per qualche minuto così,ed intanto il mio stomaco inizia a brontolare e quando Dylan lo percepisce mi porta imbraccio in auto.
"Adesso si mangia!"

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