capitolo 22

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*scusate,lo sappiamo...è passato tanto tempo dall'ultima volta che abbiamo pubblicato, però tra scuola, esami ed un piccolo periodo di relax, non abbiamo avuto il tempo di scrivere. La ragazza che vedete in foto è Taylor Hill a cui abbiamo deciso di attribuire il personaggio di Layla... Che ne dite? È bella, vero? A breve sveleremo anche il volto degli altri personaggi.
Un bacione,
A&A.*

Fortuna caeca est, infatti appena metto il piede fuori dal dormitorio inizia a piovere come sempre, ma siamo in Inghilterra e per di più a dicembre, perciò è normale, o almeno io mi consolo pensando questo. La verità è che questa pioggia rappresenta il mio stato d'animo. Mi fermo un po' sotto la pioggia, l'acqua scivola sul mio viso lavando via i miei problemi, i capelli sono ormai inzuppati e stanno cominciando ad arricciarsi. Poi la pioggia interiore cessa. Una sensazione di piacere si fa strada dentro di me. Un piacevole calore mi avvolge, qualcuno mi trascina sotto la tettoia di un bar, al riparo è così che mi sento: al sicuro.
Mi volto ancora coperta dal grande giubbotto di pelle nero  e incrocio quelle stramaledette iridi verdi.
Mi ricordo ancora la discussione che abbiamo fatto a proposito del colore dei suoi occhi, io pensavo che fossero azzurri e lui verdi. In realtà è un po' entrambi è un colore molto particolare e sono splendidi.
"Sei tutta bagnata" ridacchia
"Anche tu" la mio voce esce come un sussurro. Mi manca...
"Mi dispiace, Layla. Ho capito in cosa ho sbagliato.
Ho sbagliato ad essere possessivo
Ho sbagliato a 'comandarti'
Ho sbagliato a non cogliere i  segnali che mi lanciavi.
Mi chiedevi solo spazio, vuoi essere rispettata.
Lo sai quanto sono orgoglioso, ma in questo caso me ne frego dell'orgoglio. Quando ti ho visto con  Maverick sono andato su tutte le furie, ma mi è passato. Ho capito. Scusami scusami scusami scusami scusami. Io ti amo." wow, che discorso! Resto a bocca aperta cercando di trattenere le lacrime
"Tu mi ami?"
E rieccoci con questa domanda, ma non mi arrabbio, questa volta non mi da fastidio. In realtà mi piace, la odio solo quando la usa inutilmente.
"Il giorno che ci siamo lasciati, io stavo andando da Maverick per dirgli che non ci potevamo vedere, ma non mi hai ascoltata."
Ribatto
"Dove vai sotto la pioggia con un borsone?"
Non riesco a rispondere una lacrima scende. Una sola. Non voglio piangere.
Mi sento in colpa e non rispondo, quello che ha detto Sharon mi ha fatto pensare.
Non sono più tanto  sicura di tutta quella storia sulla libertà, o meglio, penso che in questo caso sia estremamente sbagliato.
Però non mi pento di tutto quello che è successo con Maverick, forse è stata una cosa precoce, ma mi ha fatto riflettere sui miei sentimenti nei confronti di Dylan.
Eppure... Non riesco a reggere lo sguardo del mio ex fidanzato.
Mi volto dandogli le spalle, poi lo guardo supplicandolo con gli occhi di non fermarmi, di non stringermi ancora fra sue braccia, ma non piango, lui invece ha gli occhi rossi, le lacrime gli rigano una ad una il suo volto perfetto e impiego tutta la mia forza di volontà per non asciugargliele e baciarlo.
Torno verso di lui e senza guardarlo negli occhi, gli restituisco la giacca.
"Guardami negli occhi e dimmi che non mi ami" ordina.
E adesso non posso dire che non lo amo.
" mi dispiace" sussurro.
Dovrebbero essere delle scuse per averlo lasciato, dovrebbe sembrare un 'mi manchi' e invece pare di più un 'non ti amo'. Mi volto e me ne vado.
Arrivo a casa di Maverick, inzuppata dalla testa ai piedi
"Layla! Non usi gli ombrelli?''
"Ho incontrato Dylan, abbiamo parlato e... ti vorrei chiedere una cosa" speriamo che sia la cosa giusta"vorrei provare a stare con te, non posso dire di non amare Dylan, qualcosa c'è" inizio prima di essere interrotta bruscamente" No,Layla. Non voglio essere usato, non voglio stare con te solo per rimpiazzare Dylan per poi essere buttato come un fazzolettino. Ti ho detto che ti avrei aspettata ed è quello che farò, starai con me solo quando ne sarai sicura." sbotta
"Io non voglio usarti nè rimpiazzare Dylan.  Devi capire che per me Dylan è stato il mio primo fidanzato 'serio' e non è per niente facile lasciarlo andare. Temo di aver sbagliato tutto, avrei dovuto essere certa che lui fosse quello giusto, non mi pento di averlo fatto con lui, in effetti lui, secondo me, era quello giusto. Il problema è che adesso ci siamo lasciati, ma non è come qualsiasi ex... Lui è stato il più importante.
Adesso non stiamo più insieme ed io ho capito di provare qualcosa per te, in realtà ti ho sempre trovato carino, anzi pensandoci bene... Sei proprio bello" mi fermo a prendere un po' d'aria e lo guardo mentre mi fissa con un mezzo sorriso             "p-perché mi... guardi così?"
"Perché sei stupenda e mi hai definito bello. Insomma una dea che definisce il ragazzo più sfigato della scuola bello non si vede tutti i giorni" risponde mantenendo la stessa espressione con cui mi guardava poco prima
" Non sei il ragazzo più sfigato della scuola"
"Lo ero. Dalla prima media a metà del secondo superiore ero uno sfigato patentato" ridacchia "E poi cosa è successo?" mi incuriosisce questa storia "i miei tre migliori amici, nonché fossero tra i più fighi della scuola, mi hanno accettato e mi sono sentito meglio"
"Intendevo fisicamente" preciso
"Oh, a quello ci ha pensato il tempo" "Allora,proveremo a stare insieme?"spero mi dica di sì
"Io vorrei, ma tu mi devi promettere che che ci proverai veramente e che non mi userai come se fossi uno strumento per dimenticare Dylan" precisa
"Prometto"
"Allora stiamo insieme principessa"
"Sì, cavaliere. Almeno fino alla fine della festa di fine anno" ridacchio
"Tu,bella principessa, verresti alla festa con questo umile cavaliere?" awwww
"Come può una principessa rifiutare il suo cavaliere?"

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