capitolo 18

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"Allora? Non mi dici dove mi stai portando?" domando divertita
"No, altrimenti non sarebbe una sorpresa!"risponde ovvio ed io gli faccio gli occhi dolci
" E va bene! Guarda lì." consente indicandomi un agriturismo. Quell'agriturismo. È lo stesso in cui mi ha portato Maverick. Mi blocco. Tutti i muscoli del mio corpo s'irrigidiscono. "Layla, tutto OK? C'è qualcosa che non va? Stai bene? Non ti piace? Vuoi andare via?" troppe domande in una volta.
"Layla, se vuoi ce ne andiamo" aggiunge
"Mamma mia,Dylan. Rilassati!Smettila con tutte queste domande!" rispondo scocciata. Lui mi guarda confuso e poi deluso, ma cosa ho fatto?
"Scusami."dico
"Perdonami tu, a volte sono assillante."
"No, non scusarti. Sono io che sono sempre nervosa." intervengo io
"Già... Scendiamo?" Domanda. Vorrei contestare il suo 'Già', ma mi limito a sorridere.
Ad accoglierci c' è la stessa cameriera dai capelli rossi dell'altra volta, però adesso ha i capelli raccolti in una mezza coda.
"Buongiorno, avete prenotato?" chiede cortesemente
"Sì, a nome Peterson" mentre loro parlano e la cameriera dice qualcosa a Dylan, io osservo il suo profilo, è perfetto, adoro vedere i suoi muscoli che si muovono ad ogni suo passo, per fortuna non si è vestito elegante, altrimenti mi sarei sentita a disagio con i leggins che avevo messo prima che arrivasse Dydo (come lo chiamo io)
"Prego accomodatevi" ci invita infine.
Quando mi siedo sono più rilassata, vedere Dylan mi fa questo effetto.
"Layla, so di avere una bellezza fuori dal comune, ma smettila di fissarmi, mi fai paura"
"Esilarante, esilarante." rispondo con una risatina falsa, per poi far finta di osservare il menù, tanto so già cosa prendere: un risotto al radicchio.
"Volete ordinare?" ci domanda cordialmente la cameriera, rivolgendo uno sguardo malizioso a Dylan, che non se lo lascia sfuggire.
"Un risotto al radicchio, grazie." rispondo con tono amaro "tu cosa desideri, Amore?" continuo, il mio fidanzato alza un sopracciglio e fa un sorrisino soddisfatto.
"Prendo le pennette con le verdure"risponde lui a bassa voce senza smettere di guardarmi negli occhi.
"Anche lei?" azzarda la rossa. Dylan sembra confuso, ma io e la mia nuova nemica conosciamo il significato di questa affermazione. "Dov'è il bagno?" domando, prima che il mio ragazzo possa chiedermi spiegazioni
"Prego, mi segua" La rossa sculetta in direzione di quello che credo sia il bagno, probabilmente per farsi notare da Dylan ed io la seguo imitandola, sperando di spostare l'attenzione del mio fidanzato su di me: lo so che ama quando indosso i leggins.
Quando arriviamo davanti alla porta la ragazza squittisce qualcosa, ma non la lascio finire
"Ci stai provando con il mio ragazzo, Rossa?" il mio tono è così minaccioso che mi faccio paura da sola
"Il mio nome è Marley, Carina... E ti ho vista con un altro ragazzo, perciò..." Adesso la strozzo!
"Ascoltami bene,perché non te lo ripeteró più. Il ragazzo dell'altra volta, si chiama Maverick e siamo appena amici." faccio una pausa"mentre il ragazzo che è seduto a quel tavolo è la mia ragione di vita e tu non rovinerai il nostro rapporto." davvero non so da dove esca tutta questa cattiveria
"Ehi, calma. Volevo solo divertirmi!"
La fulmino con lo sguardo e torno sorridente verso Dylan.
"Sei gelosa?"domanda con il suo solito sorriso, mentre mi siedo davanti a lui. Non rispondo e metto in bocca un altro po' di risotto, ormai freddo. Infastidita, lascio cadere la posata, che avevo in mano,sul piatto, provocando un rumore fastidioso. "Lo sai che ho occhi solo per te." continua il mio ragazzo mettendo la sua mano sopra la mia.
Ritiro la mano e mi pulisco con eleganza gli angoli della bocca, per poi portare il bicchiere alle labbra e sorseggiare un po' d'acqua.
Con altrettanta eleganza mi sporgo verso di lui e dico a bassa voce, ma con tono minaccioso
"Ho visto che le guardavi il sedere, non mentire." alzo un sopracciglio ed aspetto che risponda
"Ma poi lo sguardo è passato a te." sto per ribattere, quando la cameriera viene verso di noi e decido di far finta di niente.

"Amore, vogliamo andare?" mi rivolgo a Dylan prendendo la sua mano ed alzandomi
"Certo che si, Amore. Pago e ce ne andiamo." risponde cortesemente. Quando la vipera si volta Dydo mi stringe a sé e mi sussurra le solite parole 'io ti amo. Tu mi ami?", ma io non rispondo. Ovvio che lo amo, ma voglio farlo soffrire un po'. Appena arriviamo in macchina, Dylan mette la mia canzone preferita dei Coldplay e Beyoncé e stranamente non cantiamo né parliamo. Solo silenzio.

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