Capitolo 22

105 4 0
                                    


<<Dove siamo>> chiedo a Trevor guardandomi in torno.
<<in una strada buia e solitaria>> ironizza lui. Scoppio a ridere senza motivo, e in questo momento mi rimpiango il cervello per avermi fatto bere così tanto.

Camminiamo a lungo in questa strada per cercare aiuto, ma questo posto è più solitario di una foresta.

<<ok...direi che può bastare così. Vieni sediamoci>> propone lui sedendosi a terra esausto.

Mi siedo anch'io e dopo qualche secondo di silenzio imbarazzante gli chiedo: <<perché ho picchiato Rose? >>. Lui mi guarda sorpreso e poi ride.

<<perché ridi? >> gli domando seccata.

<<davvero non ti ricordi il motivo?>> scuoto la testa in risposta.

<<beh l'alcool ti ha dato troppo alla testa vedo>> scherza e io rido a crepapelle per la cazzata che ha detto. Colpa dell'alcool che mi fa sembrare una mongola.

Dopo aver finito di ridere mi guarda dritto negli occhi e prosegue <<vi siete picchiati perché lei ti ha picchiato>>

<<cosa hai detto? Non ho capito niente>>dico massaggiandomi la testa per il dolore.

Lui ripete la frase scandendo bene le parole.

Scoppio a ridere di nuovo. Rose Dawson che mi picchia? Mi sembra surreale che lei si è azzardata ad alzarmi le mani, consapevole poi del fatto che le avrei fatto molto male. Forse il suo obbiettivo era quello di farsi picchiare per mettermi nei guai. Astuta.

Ma non capisco ancora il motivo per cui l'ha fatto, così decido di chiederglielo.

<<davvero non ti ricordi? Beh..perché ci siamo baciati>>mi informa. Resto allibita dalle sue parole.

<<se ti avrei baciato me lo sarei ricordato. Ma non mi ricordo>>

<<non mi credi? >>

<<forse>> adoro fare la misteriosa. Ma sinceramente non mi ricordo di nessun bacio.

<<vuoi la dimostrazione che c'è stato? >> chiede con un sorriso malizioso e avvicinandosi

<<forse>>dico avvicinandomi a mia volta.

Mi coglie di sorpresa baciandomi.

Un bacio forte e passionale.

La sua bocca sa di menta. Si fa strada con lingua dentro la mia bocca e comincia a mordicchiarmi il labbro.

Veniamo interrotti dallo squillo di un cellulare.

Forse il mio...o il suo. Non saprei.

<<non rispondi? >> mi chiede.

<<oh..sì>> tiro fuori il cellulare e leggo il nome di Kim. Rispondo

<<dove sei? Io e Lexy ti stiamo cercando da quando sei scappata
con Trevor. Dove siete? >> chiede preoccupata.

Dove siamo? Non lo so nemmeno io.

<<non so dove siamo. Ci sono una strada...degli alberi...delle pietroline..e tante altre cose bellissime>>ok...sto rispondendo come se fossi una bambina di 3 anni.

<<sei ubriaca vero? >> chiede preoccupata.

Sto per aprire bocca per rispondere ma Trevor mi prende il telefono dalle mani.

<<si Kim...si sono io...non so dove siamo...siano capitati in una stradina vuota...tranquilla te la riporteró sana e salva. >> la tranquillizza e attacca.

FATALITY 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora