capitolo 37: un grande sbaglio

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Dopo aver disattivato la sveglia, mi alzo svogliatamente e vado ad infilarmi sotto il getto d'acqua calda, per svegliarmi.

Dopo essermi avvolta un telo intorno al corpo, torno in camera e scelgo dei vestiti caldi.

Un paio di jeans e un maglione di lana credo possa bastare per tenermi al caldo in questa fredda montagna.

Prima di uscire dalla stanza, prendo carta e penna e scrivo due righe su un foglietto per non far preoccupare mia zia

*Sono uscita per fare una bella passeggiata.
Sarò di ritorno presto e non ti preoccupare.
Demi:) *

Esco dalla stanza e dopo aver chiuso la porta dietro di me, percorro le scale per andare davanti alla camera di Jenna e lascio scivolare il bigliettino sotto la sua porta, sperando che non si arrabbi o non si preoccupi. Sta già facendo tanto per me e Chris, e sicuramente non si merita altre preoccupazioni.

Come mi ha detto di fare la donna misteriosa, vado alla reception e chiedo dove si trova il ruscello.

La donna di mezz'etá a cui ho chiesto, mi risponde che si trova alla fine della strada, subito a destra dell'uscita del Resort, e mi chiede se sono sicura di andarci, perché è una strada vuota e di circa un chilometro e mezzo.

<<Sì, sono sicura, grazie...ma tanto per essere sicuri se non ritorno entro l'ora di pranzo chiami questo numero>> le dico scrivendo su un foglio il numero di Trevor. Ripeto, non voglio far preoccupare Jenna.

La signora prende il foglietto e sorridendo mi augura una buona giornata.

Esco praticamente di corsa per raggiungere il più presto il ruscello e poi per scaldarmi dal freddo cane che c'è qui fuori.

Mentre corro per la strada mi rendo conto della grande cazzata che ho fatto ad accettare; voglio dire non so chi sia la donna dall'altra parte della cornetta del telefono, potrebbe essere anche una persona che vorrebbe farmi del male, e anche se sono ben allenata, mi coglierebbe di sorpresa e potrebbe mettermi Ko...ma queste sono tutte ipotesi e probabilmente è una donna che mi vuole chiedere qualcosa o un favore, ma devo comunque stare molto attenta.

Quando arrivo, non c'è ancora nessuno così mi sistemo sotto a un albero ad ammirare il fantastico ruscello davanti a me.

Ogni volta che volevo pensare o stare per conto mio, andavo al parco più bello della città, dove regna la pace più assoluta e l'unica cosa che si sente e il fiume che scorre e il vento che fa muovere gli alberi, ma ormai con tutto il casino che c'è nella mia vita non ho più trovato il tempo di andarci, e non sto più andando regolarmente in palestra nonostante le regionali di boxe sono tra tre settimane.

Sì, fortunatamente le hanno posticipate per dei problemi, così magari ho più tempo per prepararmi.

Questa sarà una gara molto importante per me, perché se la vinco andrò direttamente alle nazionali e, a mia volta, andrò alle internazionali e ai mondiali.

Però, detto così sembra facile, ma solo per le regionali ci sono ben 120 partecipanti.

<<ti piace il posto?>> una voce mi riscuote dai miei pensieri facendomi alzare di scatto in piedi.

<<abbastanza>> rispondo alla donna davanti a me.
Credo abbia più di quarant'anni, ed è alta con un corpo perfetto per la sua età, con i capelli di una bella chioma mora, come i suoi occhi.

Sicuramente è molto benestante, lo si capisce dagli zigomi rifatti, e dai vestiti firmati che indossa.

<<sono Giuliette Lawrence, piacere>> si presenta, senza però allungare la mano, cosa che invece solitamente la gente normale fa.

Il nome non mi è nuovo, credo di averlo già sentito da qualche parte.

<<sono la madre di Rose>>dice di punto in bianco cogliendomi di sorpresa.

Resto letteralmente a bocca aperta,ma la richiedo velocemente dopo che la puttana che c'è davanti a me, mi dice<<chiudi la boccuccia,tesoro, altrimenti ti entreranno le mosche>>

<<che vuoi da me?>>chiedo fredda.

Lei sorride e scuotendo la testa guarda l'albero dietro di me.

<<rilassati tesoro, voglio fare due chiacchiere con te, e raccontarti un po di cose>> dice sorridendo maliziosamente.

La guardo incerta se accettare o meno.

<<ti ascolto>> faccio un passo in avanti.

<<non aver paura di me tes...>>

<<parla>>la interrompo.

<<allora tutto è cominciato 10 anni fa, quando mi separai dal padre di Rose, passai un periodo bruttissimo, tra alcol e droga, e passavo le mie serate in un locale mentre mia figlia era a casa con la baby sitter.

Un giorno si sedette vicino a me un bel uomo, di nome John>> solo a sentire il suo nome mi vengono i brividi d'orrore <<e avevamo cominciato a parlare dei miei problemi e dei suoi. Lui mi raccontava di quanto si fosse stufato della moglie che gli chiedeva sempre dei soldi per te e tuo fratello. Dopo un paio di mesi eravamo finiti a letto e da li non ci siamo più separati e diventai ufficialmente la sua amante.
Intanto tua madre era troppo impegnata col lavoro per accorgersi del tradimento.

Ovviamente lui si stufó e vi abbandonò e quello per me è stato il giorno più bello della mia vita e facemmo l'amore tutta la nottata.
Tua madre, per vendicarsi si fece aiutare da un truffatore seriale e riuscì a rubare tutti i soldi di John, che ne aveva tanti dal momento che era un imprenditore, e con quelli comprò la vostra casa attuale, fece aprire altre aziende di cosmetici sparse per il paese.
E da lì, per vendicarsi, tuo padre ed io abbiamo deciso che uno della tua famiglia devi morire, ma tua madre è già finita nella tomba>> dice avvicinandosi a me con un'espressione divertita.

<<e ore tocca a te!>>esclama spingendomi con forza indietro facendomi finire dentro un'auto, di cui non mi ero accorta la presenza.

Quando qualcuno mi benda gli occhi e mi tappa la bocca mi assale il panico più totale. Sto per essere uccisa.

Mentre scalcio contro la portiera dell'auto l'uomo davanti a me toglie la mano dalla mia bocca, e io, stupida come sono, invece di urlare faccio un respiro profondo, prima di essere imbavagliata. Sento un odore forte e a me sconosciuto, e improvvisamente mi sento mano a mano più debole, senza forze per muovermi, e dentro la mia testa mi riaffiorano ricordi di me con i miei amici, con mia madre e con Trevor.

Svengo con il pensiero che non voglio lasciare questi mondo perché non voglio lasciare lui.

Ma se lui non farà in fretta a venire a salvarmi, non solo lascerò questo mondo, ma lascerò anche la mia esistenza. Cioè lui.

♥Buongiorno belle,
Spero il capitolo sia stato entusiasmante.
Credo che tutti abbiate sentito della morte di una leggenda.
Stiamo parlando di Mohammed Ali, e il prossimo capitolo sarà dedicato a lui.
Baci baci ♥

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