capitolo 25

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Oggi è il giorno del funerale e io non ho preparato un discorso. Non ci sono riuscita perché temo che le mie parole non siano abbastanza per descrivere che grande donna era mia madre.

Ancora non ci posso credere che sia successo; non avrei mai pensato che mia madre potesse morire ora. Semplicemente alcune cose accadono senza preavviso e tu non sai come affrontare la situazione.

Comunque si è scoperto che era già da tempo malata di cuore, ed aveva già avuto un infarto ma i medici l'avevano salvata. Se lo avessi saputo almeno avrei potuto evitare di dirle che mio padre aveva tentato di uccidermi.

Se avessi tenuto la bocca chiusa a quest' ora sarebbe qui con me.

Ora staremo litigando, ma preferisco mille volte di più sentire le sue urla che non sentirla proprio.

Mi sento terribilmente in colpa, perché in fondo sono stata io ad ucciderla.

Chris però sembra addirittura più distrutto di me. Lui, a differenza di me, era più attaccato a nostra madre; l'unica cosa che ora ho paura che lui riprenda a drogarsi.

Faccio un respiro profondo e asciugandomi le lacrime mi alzo.

Vado verso l'armadio e tiro fuori un vestito nero.

Scendo le scale e trovo mio fratello davanti alla porta con delle grosse occhiaie che mi aspetta. Questi due giorni non ci siamo affatto parlati; non ci siamo consolati a vicenda.

Abbiamo affrontato la situazione in diversi modi.

Io l'ho passata rinchiusa in camera a prendere a calci il muro.

Lui l'ha passato in camera sua a drogarsi.

Inaspettatamente mi abbraccia.

Un abbraccio forte, intenso e consolante.

Le mie lacrime scendono lungo il mio viso e colano sulla sua camicia nera. L'unica soddisfazione che ho in questo momento è che fortunatamente non sono truccata e quindi il mio viso non è ricoperto da una maschera nera.

Bussano alla porta e quando apro vedo tutti i miei amici e quelli di Christian.

Lexy e Kim mi abbracciano immediatamente.
<<saremo sempre con te>>dicono in contemporanea consolandomi. Anche Carter e Cameron mi abbracciano.

Dopo una decina di minuti usciamo tutti di casa per raggiungere il cimitero.

Cimitero. Ho iniziato ad odiare questa parola. È così cupa e tetra e triste.

<<Piccola>> sento bisbigliare qualcuno dietro di me all'orecchio.

<<va tutto bene. Ci sono io con te, non sei sola>> continua a dire.

Trevor. Mi giro e mi abbraccia.

Come si dice "un abbraccio vale più di mille parole". Ed è vero; questo abbraccio mi sta lentamente tirando su di morale, mi sta scaldando il cuore, mi sta consolando, mi sta facendo innamorare.

Ma non posso. Non posso innamorarmi. Non voglio perché non voglio soffrire una volta che sarà finita.

Ma in questo momento ho bisogno di lui. Ora lo voglio vivere, sentire, baciare e abbracciare.

<<grazie Trevor>> dico staccandomi dall'abbraccio.

<<di niente piccola>> dice sorridendo e accarezzandomi le guance.

<<ei voi due...piccioncini andiamo>> dice Christian ridendo. Ricambio la risata felice di vederlo sorridente dopo due giorni di agonia.

In poco tempo arriviamo al cimitero e quando vedo la bara di mia madre calarsi nella fossa non riesco più a trattenere le lacrime.

Christian si avvicina per mettere una rosa e per dire il discorso che ha preparato.

Lexy si avvicina a me e mi abbraccia mentre sento le parole d'addio di mio fratello.

<<vi ringrazio di essere venuti qui oggi a dire addio a una splendida madre, donna, e amica. Aveva avuto una vita difficile, un marito che non la voleva, ma nonostante questo era andata avanti. Lei era il mio punto di riferimento, l'unica donna che io avessi mai amato in tutta la mia vita. Mamma...ti volevo ringraziare per essere stata come eri, per avermi aiuato ad uscire dal buco oscuro della droga, che temo di riserci finito nuovamente, ti ringrazio per aver mandato la famiglia senza un uomo accanto. Infine di ti ringrazio per avermi voluto bene e per avermi apprezzato così come ero. Questo non è esattamente un'addio, perché un giorno ci rivedremo presto. Passeremo insieme l'eternità su in cielo...quindi preferisco chiamarlo Arrivederci. Arriverci mamma. >>posa la rosa sulla terra e torna al suo posto con le lacrime.

La sua fidanzata Carmen lo abbraccia forte a se.

È il mio turno. <<forza Demi>> mi incoraggia Lexy sciogliendosi dall'abbraccio.

Fisso attentamente la lastra con inciso il suo nome è cerco di farmi venire in mente delle parole giuste e sensate. Poi però penso che sia meglio lasciar parlare il mio cuore che il mio cervello.

<<mamma...ammetto che ho strappato 1964 fogli, come il tuo anno di nascita, per cercare il discorso adatto. Ma stranamente di quei 1964 fogli non me ne sono fatta andare bene nemmeno uno. Quindi ora mi trovo ufficialmente senza un discorso pronto>> ironizzo per sdrammatizzare la situazione. Fortunatamente ci sono riuscita perché parte una risata generale.

Prendo un respiro profondo <<comunque cercherò di far parlare il mio cuore.
A differenza di Christian non dirò che per me sei stata una madre straordinaria, che sei stata la migliore perché è il tuo funerale...perché mentirei.
Cercherò di farti capire che ti voglio bene a modo mio.
Tu sei stata un ostacolo per me...se non ci fossi stata tu probabilmente ora la mia carriera da pugile sarebbe più in alto>>.

Christian mi interrompere dicendo <<Demi non credo che siano delle parole giuste per dire Arrivederci>>

<<Chris lasciala...ho capito cosa intende dire e tra poco ci arriverai anche tu>> interviene Trevor in mia difesa.

<<dicevo...sei stata un ostacolo..ma ti voglio RINGRAZIARE per esserlo stato.
Se non ci fossi stata tu, sì a quest'ora sarei più in alto, ma sono sicura che non sarà duraturo. Una carriera senza ostacoli e destinata a finire, perché nel momento in cui te ne ritroverai uno, non saprai come affrontarlo.
Grazie a te che mi hai ostacolato mi hai reso più forte, e quando arriverà il mio momento di sfondare, e troverò degli ostacoli, saprò affrontarli alla grande e arriverò ancora più in alto.
Chiudo il discorso della boxe, che credo tu ne sarai felice di non doverlo più sentire>> arriva un'altra risata.

Sorrido e proseguo <<dal punto di vista dei rapporti poteva essere migliore. Abbiamo sempre litigato e fino a 2 giorni fa ero convinta di odiarti e di non volerti bene. Ma dall'amore all'odio c'è una linea sottilissima. Io non ti odiavo e non ti odio.
Anzi, ma come stavo dicendo non te ne accorgi di voler bene a una persona finché non la perdi.
Ti ho persa, e mi dispiace.
Mi dispiace di non averti apprezzato prima, mi dispiace di non essere stata presente quando stavi male, mi dispiace di averti ferito verbalmente, e infine mi dispiace di non averti detto "ti voglio bene" quando eri chiaramente in fin di vita.
Come avrai visto, mamma, io e Chris siamo l'opposto. Cioè lui ti ha ringraziata, mentre io ti sto criticando per non essere stata molto presente.>> altra risata generale. << infine lui,2 giorni fa è stato accanto e ti ha tenuto la mano...mentre io...io non ti ho nemmeno detto "Ti amo".
Ma te lo dico ora; ti avviso mamma, è la primissima volta che lo dico a qualcuno con sincerità...Mamma ti amo. Ti amo come si amano certe cose oscure,segretamente, tra l'ombra e l'anima. Mamma...spero che non ti dispiaccia che ho citato Neruda per dirti che ti amo>>ridono.
<<Buonanotte , mamma, sogni d'oro e riposa fino a quando anch'io non ti raggiungeró. Ti amo, mamma>>appoggio la rosa sulla terra davanti alla lastra e torno al mio posto soddisfatta.

Si avvicina Trevor e mi abbraccia dicendo <<non avrei potuto fare discorso migliore di così. Hai anche aggiunto una punta di umorismo per sdrammatizzare>> sorride <<però almeno potevi citare Darcy o anche uno scrittore come Shakespeare...ma Neruda no...dai>> ride e mi bacia sulla guancia. Sono felice di aver salutato mia madre dimostrando di volerle bene più di quanto io stessa pensavo.

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