capitolo 32: speciale love

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Pov di Trevor:

Aspetto con ansia la sua telefonata dove mi avviserà che è sotto casa mia. Non so esattamente perché le ho detto di venire qui, ma credo sia perché mi stava scoppiando la testa per quanto parlava e avevo voglia di zittirla in qualche modo.

Odio doverle mentire perché ormai mi sono affezionata a questa ragazza mora dai grandi occhi scuri, ma devo perforza.

Quando il telefono squilla mi alzo dal divano in pelle nera e lo afferro per rispondere.

<<sono sotto, apri>> mi informa con un tono brusco.

<<terzo piano>> la istruisco mentre apro la porta dell'appartamento.

Metto il cellulare in vibrazione, per non essere disturbati e mi vado a risiedere sul divano aspettandola.

Appoggio i gomiti sulle ginocchia e il dorso delle mani sotto il mio mento.

Sento aprire lentamente la porta, ma rimango con lo sguardo fisso sul tavolino davanti a me.

Con la coda dell'occhio la vedo mentre scruta attentamente il salotto e cercare di capire quante stanze possa avere il mio appartamento.

<<sei arrivata>> dico impassibile.
Lei annuisce dicendo <<Sì, sono qua. Dobbiamo parlare>>

Ed è questo il momento in cui sto andando fottutamente in panico perché non so di cosa cazzo dobbiamo parlare.

<<ti ascolto>> dico cercando di avere il tono più calmo possibile.

<<io ho parlato fin troppo..se c'è qualcuno che deve dire qualcosa, quello sei tu, Trevor>> dice mettendomi ulteriormente in difficoltà.

<<bene, ti voglio spiegare perché sono maledettamente freddo in questo periodo.>> comincio a dire alzandomi in piedi e, guardandola negli occhi, continuo <<perché, cazzo, sono fatto così. Quando amo una persona mi allontano da lei per paura di perderla. Sì, è vero, ho una paura folle di perderti perché probabilmente sei la cosa più bella che mi sia capitata negli ultimi 18 anni,e pensare che un giorno tutto questo finirà..>> mi interrompe chiedendomi <<perché sei pessimista?>> sembra confusa e pensierosa dalle mie parole.

<<non sono pessimista, sono fatalista, è diverso>> rispondo semplicemente.

<<non mi perderai, ma se continui ad allontanarti da me, allora succederà, te lo garantisco>> ammette con un tono velenoso. È arrabbiata e irritata, si vede dai suoi occhi che sprigionano questi due sentimenti.
La rabbia, un sentimento assai più comune dell'amore. Forse perché è più facile da provare e da trovare.
L'amore, invece, è un sentimento che si trova raramente e si può rimanere anche tutta la vita senza provarlo realmente.

<<ecco perché mi allontano. Prima mi allontano e meno mi affeziono a te, e meno soffriró quando ti allontanerai>> le spiego scrollando le spalle come se non me ne freghi un cazzo. In teoria dovrebbe non fregarmene niente ma in pratica è tutt'altra cosa.

<<sbagli. Perché devi sempre rovinare anche le cose che già possiedi...perché fai così? perché cazzo?>> urla disperata.

Sorrido alla sua reazione <<sai, mi sento felice per la tua attuale reazione, perché sono talmente egoista che penso che tu stai dimostrando che ci tieni realmente a me, fregandomene del fatto che tu stia soffrendo però>> ammetto con un sorriso malizioso consapevole che la farà arrabbiare ancora di più, ma infondo da arrabbiata è ancora più bella.

<<come osi? Trevor, sei addirittura più insensibile di me. Me ne vado, Trevor, tra noi è finita>>dichiara girandosi e andando rabbiosa verso la porta.

FATALITY 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora