- Marzo -
" Anche se sento che questa vita non mi appartiene
mi faccio coraggio, e ogni mattina mi alzo dal letto, facendo dire al demonio
«Merda, si è già svegliata» "È già Marzo,
il 18,
ho compiuto i miei 17 anni da qualche giorno,
e giuro lo aspettavo da una vita,
come se ogni anno fosse regalato,
ma non li sento affatto addosso.
Mi sento un'adulta rinchiusa in questo corpo da ragazza innocente,
mentre vedo le mie coetanee..
Dio mio i neuroni credono siano dei tipi di pile,
si, QI sotto al 2 tanto per intenderci,
odio giudicare ma...
ieri ho chiesto a Jade, una mia compagna di classe, di dirmi un agrume a caso per una relazione,
bhe... mi ha risposto:
« L'aloe, si! Fa bene alla pelle »
Si! E invece a me fa uscire l'istinto omicida.
Avete presenti quelle ragazze che sono bellissime, perfette, sorridenti?
Bhè dimenticatevene completante, perché io sono una Stronza della madonna,
e già in molti non si sono fatti problemi nel farmelo notare.Ma non ho tempo per lamentarmi oggi è il gran giorno: si apriranno le vendite dei biglietti di Shawn Mendes,
un autore americano,
ha fatto solo 3 canzoni per ora, Something big, strings e Stitches
ma quelle canzoni le sento come mie,
come se parlassero a me,
come se parlassero di me.
C'è solo un dannatissimo problema...
vorrei sentire quella voce che tanti amo ma...
I miei, dalla separazione,
hanno speso tutti i loro risparmi per farsi la guerra,
io e mio fratello lavoriamo duro per mantenere mio padre,
senza nemmeno conoscerlo bene, cioè
l'avrò visto si e no 7 volte
so che vive nel Bronx,
mentre io e mio fratello siamo rimasti nella casa di mia mamma a Brooklyn,
dato che mia madre ora è una bellissima stella, che splende nel cielo notturno.
Mi è stato difficilissimo trovare lavoro,
nessuno vuole una ragazza giovane e inesperta come me.
Ho trovato lavoro online,
canto e suono pianoforte e chitarra, mi faccio sponsorizzare,
almeno una sommetta al mese la tiro su, ho pochissimi iscritti al mio canale, ma non mi importa, cantare è
il mio sfogo e ciò che mi spinge a dire " Cazzo sono ancora qui, devo farcela".Mentre ragiono,
un lacrima mi attraversa il viso,
Mi viene l'incazzatura a pensare di non poter fare nulla, ma comunque
vieto a me stessa di piangere,
mi metto la mia maglietta con il pizzo, cuffie nelle orecchie a tutto volume per cancellare i pensieri,
non mi trucco,
non perché non mi piaccia,
ma perché penso che
il trucco sia una maschera dietro al quale nascondere se stessi, io voglio essere vera, io voglio essere io.Vado a scuola a forza, prendo la mia scassatissima bici,
non voglio piangere davanti ai compagni,
voglio sembrare quella di sempre,
già mi pento di non essermi messa quella maschera di trucco,
certe volte vorrei potermi disegnare la faccia,
sorridere se soffro,
vedere chi mi capisce veramente insomma.
Finalmente arrivo a questo manicomio che tutti chiamano scuola,
lego il mio rottame a due ruote,
quando un rumore richiama la mia attenzione...
sento dei passi dietro di me
Si guarda uno stupratore...
mi sento seguita, senza libertà,
odio questa sensazione,
e in più sono ossessionata dallo stalking dato che il mio ex,
uno stalker lo era...
e non stalker per modo di dire,
mi seguiva ovunque, era tutti i giorni sotto casa mia e non potevo più vedere il mio migliore amico,
era ovunque, non mi lasciava frequentare nessuno dei miei amici e amiche e dovevo chiamarlo prima di uscire, non mi lasciava respirare...
solo a ripensarci sto per piangere, merda.Guardo bene intorno a me e quando
scorgo un cappello color mimetico, da dietro il palo di ferro che sorregge la tettoia per le bici, mi si solleva un immenso peso dal petto,
c'è solo una persona con quel cappello nella scuola,
subito mi scappa una risata, quasi di sollievo comincio a urlare con la mia splendida voce da trans mattutina:«Sei uno scemo Alex »,
dal palo intravedo il suo splendido sorriso spuntare e mi sento meglio,
lui è semplicemente l'amico di una vita,
quello che conosci da quando "eri alto tanto così",
la sua fantastica voglia di vivere mi ha sempre travolgo e migliorato le giornate.
Viene verso di me con le braccia dietro alla schiena, quasi a nascondere qualcosa,
si avvicina sempre più a me,
mi mette il cappello da militare e a gran voce esclama: « Joselyne Hoper, per essere sopravvissuta a 7 mesi di scuola,
e avermi sopportato per ben 17 anni,
io le conferisco un gran premio...»Tutti ci fissavano, tutti sanno che siamo migliori amici, perciò non capisco i loro sguardi stupiti, osservo meglio il loro sguardo e noto che stanno tutti guardando la schiena di Alex,
ora sono davvero curiosa, lui con i suoi occhi azzurri e profondi continuava a guardare i miei, finché abbassa un po la testa e mi porge un foglietto giallo,
poi realizzo,
non è un qualsiasi biglietto,è un biglietto per il concerto di Shawn!
lo abbraccio di getto, incrociando le mie braccia intorno al suo collo, una fantastica sensazione mi invade,
le sue braccia mi stringono forte,
quel l'abbraccio vale più di mille parole;
continuando a stringerlo forte a me
gli sussurro nell'orecchio:« Sei il meglio, come hai fatto ad averlo? »
Lui mi sorride soddisfatto e inizia a parlare con la sua voce profonda:
« Ho fatto gli straordinari, mi è bastato vendere qualche mio quadro, ma avevo soldi solo per un biglietto... quindi, buon viaggio ».
Inutile dire che rimango attonita, vorrei rimanere abbracciata a lui per sempre
tra le sue braccia calde
e il suo profumo di caffè
ma la campanella suona
e Dio le imprecazioni iniziano a volare,
si sente un enorme sbuffo generale e mi scappa una risata per la reazione degli studenti sfaticati di questa piccola città,
ma comunque entro in classe più felice che mai.Grazie Alex sei il mio salvatore.
Vorrei solo urlare a quelle cagne della scuola,
o scusate ho detto scuola?
No è più un canile...
Data la quantità di cagne che girano per i corridoi,
vorrei solo urlare che se scappare lontano fosse gratis non vedrebbero mai più la mia faccia.Entro in classe e vedo quella chioma dalla visibilissima ricrescita nera che vedrebbe pure un cieco, che va a contrastare con l'orribile platino dei suoi capelli, Jade.
È semplicemente una stronza colossale,
mi ricordo ancora di quando in prima superiore,
le ho versato addosso un kilo intero di farina durante un progetto di scienze,
mi è costato due ore di presidenza,
ma non sono mai stata così felice,
sorrido per i bei ricordi di Jade sputare farina e imprecare,
ma la mia gioia si spegne incontrando lo sguardo del mio ex
Si è rasato la barba, glielo chiedevo da un mese, cazzo pungeva come un cactus
« Buongiorno principessa »
La sua voce rauca non mi fa più lo stesso effetto di una volta« Ma torna a scoparti le Cheerleader e lasciami in pace Colton »
Pronuncio acida ma allo stesso tempo e fiera delle mie parole,
« Cosa? »
Dice afferrandomi la vita e bloccandomi, costringendo a guardare quegli occhi così intriganti,« So dei tuoi tradimenti dai!
Credi sia stupida? Dicevi di andare a basket, e indovina dove era la tua roba da allenamento? A casa mia. »
Pronuncio ogni singola parola con rabbia,
rimane senza parole, aumenta la forza della presa e mi fa sbattere violentemente contro il muro,« L'ho fatto perché ti amavo »
Ma che gran cazzata,
« L'hai fatto perché volevi farti le Cheerleader.»
Puntualizzo.
Prova a baciarmi e inizio a spazientirmi seriamente,« Baciami »
« No »
Si avvicina a me e non faccio in tempo a respingerlo che le sue labbra sono sulle mie,
e dentro me non sento assolutamente nulla, zero.
Anzi, ho voglia di urlargli contro,
picchiarlo,
lo odio, troppo,
per lui sono solo un giocattolino.« Baciami ancora piccola, ti prego »
Il suo tono nonostante le parole era pieno di arroganza e cattivo.
Lui che mi chiede per favore?
Qualcuno segni sta fottuta data sul calendario.
Grazie a non so quale Dio pagano
la porta sbatte e la prof entra in classe più incazzata del solito e bagnata dalla testa ai piedi,
uno del triennio gli avrà fatto uno dei soliti scherzi,prevedo una lunghissima giornata.
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Roses »Cameron Dallas vs Shawn Mendes
FanfictionJoselyne è sempre stata una 17enne banale come tutte le altre, ma con l'unica differenza di non credere all'amore, dopo i tradimenti degli ex. Poi incontra Lui, che stravolge il suo piccolo mondo, lui che l'aiuta a stare a respirare mentre la sua...