[5] Urlavi il mio nome.

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- Aprile -

" È proprio quando fai attenzione a non perderci la testa,
che probabilmente
l'hai già persa "

Arrivo all'albergo,
sono stanchissima,

La guerriera oggi ha combattuto abbastanza,

quanti emozioni ha provato,
quel Jacob è proprio un bel tipo.

Mi butto sul letto dalle lenzuola candide,
è comodo,
ma nessun letto può battere il mio,
quello che aspetto tutte le dannate 5 ore di lezione, quello soffice,
caldo, sicuro...
ecco ora ho nostalgia.

Per cancellarla mi armo di cuffiette,
le infilo con foga nelle orecchie,
ho voglia di ascoltare chi mi ha capito fin da subito, senza neanche conoscermi:
Quel gran figo di
Shawn Peter Raul Mendes

Le sue parole fanno subito effetto,
ora va molto meglio,

Ogni tanto fa bene ricordare per cosa si sta lottando.

Iniziò a scorrere la galleria, vedo la foto che ho fatto alle ali dell'aereo,
a quel cielo turchese,
a quegli occhi marroni...
occhi Marroni?
Jacob! Per poco non mi dimenticavo!
Devo subito scrivergli prima che il numero mi si cancelli dal braccio!
Compongo il numero in pochissimo tempo,

lo chiamo,

* Inizio chiamata *

il telefono squilla e
a rispondermi una calda voce amica

« Ciao Jacob! »
« Ciao...Joy? »

« Sono felice che ti ricordi ancora di me »

« Perché ci hai messo così tanto tempo a telefonarmi?
Mi hai fatto prendere un colpo! »

« Scusa, non era mia intenzione. »
« Va bene... senti... Joy... tu ci vai al concerto di Shawn tra qualche giorno?»

« Si...»

« Bhè visto che sono un Magcon...
e tu mi sembri una ragazza a posto...mi hanno regalato dei biglietti vip..mi sembri molto fan di Mendes... »

«Vai al punto Sartorius...»
« Volevo dartene uno.»

In quel momento non mi importava cosa fosse un Magcon, o chi fosse così sorvolo e a gran voce strillo:

« SEI SERIOOO? »

« Si...»

In quel momento mi torna in mente Alex,

poveretto ha lavorato sodo per pagarmi il viaggio e mi sento male a pensare come l'ho trattato,

ma per una cosa non lo posso perdonare Alex,

quello... Bhè si quello... quel bacio...

quello, doveva essere il mio primo vero bacio,

me l'ha come rubato,

la sensazione è stata quella,

come avermi rubato un pezzo di anima,
senza il mio consenso,

avevo appena finito di promettere a me stessa di mettermi in riga con i ragazzi,

so benissimo che era anche il suo,
sprecato,
direi,
per una che non ha ricambiato...

devo ascoltare musica,
troppi pensieri,
per un attimo mi ero scordata che ero al telefono con il mio tato,
continuo a parlare con il mio piccolo bro:

« Sei davvero carino a fare questo per me, ci vediamo la »

« Mi raccomando, ci tengo già a te »

Chiude la telefonata così,
già,
Siamo ufficialmente fratelli per scelta.

Inutile dire che mi metto a urlare per la gioia,
salto sul letto come una rincoglionita,
mi sturlo pure sul maledetto soffitto in granito, ma non mi importa,
Il guerriero, ha iniziato bene il suo cammino.

Salto,
salto,
salto,
cado,
mi sento furba
quanto una capra zoppa del Perù in questo momento.

Mi sdraio,
sento passi avvicinarsi alla mia porta fulminei, sempre più,

Clak - click clack-click
passi sempre più scanditi
Clack -click click-clack
Passi strani e irregolari

finché un rumore di nocche sbattute sulla porta di cedro,

« Abbiamo finito lì? »

« Mi scusi?? »

Urlo non curante,

« Smettila »

dice  quella persona esasperante,

« Oppure? »

« Fammi entrare»

« No »

« Sono il direttore dell'albergo »

Merda.
Calamita per le figure di merda,
ecco cosa sono,
magari potrei fare questo da grande,
di certo guadagnerei un botto di Cash.

Vado ad aprire,
se fossi stata un cane a quest'ora avrei la coda tra le gambe.

Imbarazzatissima giro il pomello,
davanti a me un ragazzo giovane sui 18 anni,
capelli castani,
occhi deliziosamente marroni, lineamenti puliti,
un viso piuttosto famigliare..
così apro la conversazione:

« Sei piuttosto giovane per essere direttore»

« Sei piuttosto giovane per stare in un albergo da sola »

« Ho 17 anni, so cavarmela da sola »
« Ho 18 anni, e non faccio tutto quel casino in un albergo! »

Mi sta scimmiottando,
ora inizia a essere scorbutico.

« Scusa, è questo che vuo- »

Non faccio in tempo a finire la conversazione che inizia a scappare da una ragazza che lo rincorre urlando:

« CAMEERRRROOOOONN »

Eh sì, penso proprio che quel ragazzo si chiami Ermenegildo,
scherzo,
naturalmente
si chiama Cameron.
Sono curiosa, indagherò su di lui.

Ma più tardi,
il letto mi aspetta.

Roses »Cameron Dallas vs Shawn Mendes Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora