[15] Ti ho trovato piccola.

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Nel capitolo precedente:
Mentre salivo le scale che conducono alla mia camera delle mani sui miei fianchi mi bloccarono,
Passai pochi istanti di puro terrore per poi udire una voce: «Ti ho trovata.»

" E baciami finché non avrò le labbra stanche e a quel punto baciami più forte, perché siamo giovani, perché siamo vivi, dimostriamolo a questo mondo, mostriamo alla nostra esistenza che può fottersi"

Un sorriso prese il possesso sul mio volto,
Le sue mani calde si spostarono sull mio ventre stringendomi a lui,

volevo vedere quegli occhi di nuovo,
quegli occhi di cui mi stavo innamorando perdutamente,
mi voltai,

Iniziai a osservare quegli occhi nocciola nel profondo,
fino a perdermici dentro ,
è lì mi sentivo al sicuro,

Ed è normale perdersi in due profondi occhi blu, ma quando ti perdi in degli occhi marroni... quella è la fine.

Anche lui stava scavando nel mio profondo attraverso i miei  occhi,
si che stava riuscendo a leggere in me tutto questo  casino  che solo lui sa scatenarmi dentro.

Gli occhi
credo che siano quelli l'entrata e l'uscita dell'anima.

Socchiusi le palpebre,
lui fece un respiro profondo,
per poi iniziare a sfiorare le mie labbra,
il suo fiato caldo mi invadeva il corpo,
e aspettare stava diventando un agonia:

«Ti ho trovata, ancora non ci credo»
Esordì a pochi millimetri dalla mia bocca,

«Tu non mi hai mai perso.»
Pronuncio tali parole
per poi
azzerare la
poca distanza rimasta tra noi,

Una forte emozione si propaga partendo dal mio petto per poi dileguarsi in tutto il corpo,
nello stomaco altro che farfalle,
un intero fottutissimo zoo.

Il bacio divenne da casto sempre più passionale,
lui picchiettó  la lingua sul mio labbro inferiore, io gli diedi l'accesso,
le nostre lingue a contatto eh... cavolo, era tutto di nuovo troppo bello.

Le sue braccia mi circondavano la vita,
le mie braccia a stento raggiunsero  il suo collo,
sono davvero una nana...
Lui si accorse della mia difficoltà e mi prese in braccio tenendo le mani sotto al mio sedere,
e per la prima volta trovai questo gesto magnifico
anziché rude.

Mi appoggió delicatamente a una scala più alta, in modo da essere alla stessa altezza,
ci staccammo un attimo per riprendere fiato,
Shawn si riavvicinò ma io lo fermai mettendogli una mano sul petto,

«Shawn, troppe emozioni tutte in una volta»
Dissi arrossendo con un piccolo sorriso

«Quanto amo quelle fossette che ti coronano il sorriso »

E io quanto amo te.

Gli prendo la mano e lo trascino nella mia camera,
come se stessi portando il cane a passeggio,
come se non fosse la mia persona preferita,

«Quando devi andare?»
«Quando voglio»
«Presto?»
«Dipende»
«Da cosa? »
«Da quanto sei bella mente dormi.»

A queste parole la voglia di baciarlo  salì alle stelle.
Se ne stava lì seduto sul mio letto a osservare ogni mio minimo movimento,

«Esci mi devo cambiare »
Fece il labbruccio, una buona parte di me avrebbe voluto morderglielo quel bel labbro, ma vinse l'altra parte.

«Mi giro, ma per favore, voglio stare qui con te »

Lui si voltò e anche io dandogli le spalle  per poi far cadere i pantaloncini e maglia della squadra,
ma la sua voce mi fece sobbalzare,

« Non so di cosa tu abbia da vergognarti »
Disse avvivandosi alla mia schiena e lasciandomi piccoli baci umidi sul collo,

«S-Shawn avevi detto di non guardare!»
Anche se quelle attenzioni non mi dispiacevano affatto

«Non è vero io avevo detto che mi sarei girato, poi mi sono girato di nuovo...»
Trova sempre una scappatoia,
Dovrebbe fare legge a parer mio.

«Però così ho freddo. »
Mi lamento sempre è più forte di me

« Tranquilla che ora ti scaldo io»
Disse Shawn con una faccia che prometteva abbastanza male

Mi abbracciò stretta a lui,
poi si staccò da me e si levò la maglia in una sola mossa,
Spalancai gli occhi a osservare quanti diamine di muscoli a sto ragazzo,
cavolo meglio di un Dio greco,

Mi infiló la maglia,
profumava di menta e cioccolato,
e il suo inconfondibile calore.

Inspirai a piene tutto quel profumo e mi sentii in paradiso,
il paradiso in questa zona di guerra.

«Piccola, che guardi? »

Oh, che gli rispondo?
Hahah no scusa e che sei così figo che te stuprerei ora sul pavimento della camera?
No no che dico,
meglio non dir nulla,
con le guance rossastre che bruciavano per l'imbarazzo guardai verso il basso,

«Ah ho capito... ti piacciono i muscoli eh..»
Lo guardai con la faccia più disagiata che potessi mai fare,

poi il telefono di Mendes comincia a squillare, sorrido perché abbiamo la stessa suoneria,

«Pronto?.... Camila?.... quando?.... mah io ora non sono... ah... »

Appoggió l'iPhone sul mio comodino e mi guardò, è come se stesse cadendo a pezzi,
«Joy, Domani pomeriggio devo partite,
cioè la mattina ho il Check-in eh...»

«So come funziona, pensi che sia andata al tuo concerto nuotando per un oceano intero?»
Il mio tono era acido ai massimi livelli,
mi aveva, e ora già mi abbandonava.

«Stanotte la passi qui»
Dissi io, un ordine più che una richiesta,

Lui sorrise,
e cavolo, penso seriamente di essermi innamorata di quel fottuto sorriso perfetto.

Mentre mi scrutava bene io gli saltai addosso mettendomi a cavalcioni su di lui,
quella probabilmente sarebbe stata l'ultima volta che l'avrei visto.

Sento lui sorridere a poca distanza dalle mie labbra
«Sei pazzo »
Ammisi pensando a tutti i voli che ha sopportato per me

«Si ma di te.»
Ammise lui, cazzo se lo amo

«Baciami scemo »
Gli dissi mordendomi il labbro inferiore, Lui mi faceva questo effetto

«Volentieri»
Non feci in tempo a realizzare ciò che aveva detto che si fiondò sulle mie labbra, mordendo il labbro che un attimo fa stavo torturando io.

Lui è mio,
tutto mio,
solo mio,

chi è sta Camila?

Mi stacco dalle sue labbra per poi farlo sdraiare e iniziare a mordicchiarli il collo e iniziare a lasciare leggeri succhiotti in punti molto visibili,
tutti devono vedere che è mio.

Guardo la mia opera soddisfatta manco fosse una tela, ma per me era come la mia firma, un È  Già Mio Troia.
Ci soffio sopra un po, deve bruciare molto a Mendes, Ma ne è valsa la pena.

Mi sdraio al fianco del più bel ragazzo del mondo per poi sentirmi dire:
«Buonanotte amore»
A quelle parole sobbalzo,
amoreeee
mi ha chiamata amore,
Che dolce,

appena dopo gli rispondo con un bacetto sulla guancia ,
mi tira a se facendo derire la mia schiena al suo petto.

E mi addormento così,
tra le sue braccia forti
che mi fanno sentire così bene,
e pensare che domani quelle braccia stringeranno qualcun'altra mi fa scivolare un innocente lacrima sul viso,
la mia innocenza mi fotte sempre.

Roses »Cameron Dallas vs Shawn Mendes Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora