Una ragione per amarti 2 - tornerai?

Capitolo 23

«Io capisco Megan, solo, sta attenta, non voglio che ti ferisca ancora» disse Emma dall'altro lato del telefono. «Questa volta sono stata io a ferirlo, sono stata orribile e ti ho già detto che lui sa di aver sbagliato, non parliamo più di quel che ha fatto» la sentii sospirare e io mi morsi un labbro aspettando una risposta. «Se Ethan ti rende felice allora va bene, scorderò quello successo, non voglio vederti giù ma se solo prova a... » non la lasciai finire soffocando una risatina, era un'amica davvero troppo protettiva. «Adesso è meglio che vada» dissi con un'idea in mente.
Erano passati due giorni, due giorni da quel litigio, due giorni che nessuno di noi due si faceva sentire.
Avevo sbagliato a comportarmi così per Warren, lui non meritava tutto questo, Ethan meritava tutto l'amore del mondo, e io mi ero arrabbiata con lui per una cosa che non aveva fatto, dovevo chiarire, non dovevamo perderci di nuovo.

Mi misi in macchina e uscii dal mio vialetto guidando verso casa di Ethan.

Quando posteggiai la mia auto presi un respiro profondo, aprii lo sportello della macchina e scesi cercando di restare tranquilla, guardai il cielo e lo vidi pieno di grosse nuvole,  in tutta la stagione estiva pioveva massimo cinque o sei volte, mi chiusi la felpa e camminai verso casa sua a passo veloce, non volevo bagnarmi ma purtroppo poco dopo cominciò a piovere, allora mi misi a correre ma fu quasi tutto inutile, la pioggia mi bagnò comunque un po'.
Arrivai davanti la porta di Ethan e subito bussai sperando che aprisse presto e poco dopo spalancò la porta con un'espressione sorpresa e triste, si spostò di lato e mi fece entrare quasi del tutto bagnata. «Cosa sei venuta a fare qui?» Rispose un attimo dopo con una voce così fredda che mi fece sobbalzare. «Scusa» sussurrai immediatamente avvicinandomi a lui, Ethan mi guardò e poi indietreggiò indeciso. «Non possiamo parlare, devo andare, ho cose da sbrigare» disse velocemente uscendo di casa e alzandosi il cappuccio. «Aspetta, io... voglio parlarti» cercai di fermarlo seguendolo, ma lui chiuse la porta dietro di noi e cominciò a camminare veloce mentre la pioggia cominciava a bagnare il suo cappuccio. «Non abbiamo niente da discutere» rispose a voce alta. «Non è vero» dissi immediatamente, dovevamo chiarire. «Non sono disposto a questo» spiegò senza fermarsi ma allungando il passo. «A questo cosa? Cosa intendi?» Chiesi cominciando a correre dietro di lui ormai completamente bagnata. «Intendo dire» iniziò bloccandosi di colpo e voltandosi verso di me. «Che io sono tornato da te per restare, mentre tu un giorno sei mia un altro giorno mi tratti come se io non contassi un cazzo!» Gridò gesticolando e guardandomi negli occhi. «Non sarà mai più così» dissi quasi sussurrando, lui mi guardò ancora ma poi si voltò di nuovo. «Sono stanco di essere abbandonato da tutti, voglio evitarlo» rispose voltandosi di nuovo e ricominciando a camminare, abbassai lo sguardo, non potevo crederci, gli avevo dato davvero questa delusione? Non poteva finire. «Mi hai detto che mi ami!» Urlai quando lui era già lontano, lo vidi fermarsi di colpo, sentii la mia voce nell'aria e poi solo il rumore della pioggia. «Non l'ho scordato, non ho nemmeno scordato quanto ti amo io Ethan!» Gridai ancora con le lacrime agli occhi, rimasi immobile sentendo i capelli appiccicarsi al viso, abbassai di nuovo lo sguardo e quando lo rialzai lo vidi, non era più lontano, stava correndo, stava correndo per tornare da me.
Qualche secondo dopo realizzai che le sue braccia mi sollevarono da terra portandomi al suo petto.
Mi strinse forte e anche io lo feci sentendomi di nuovo al sicuro. «Non succederà più, Ethan, dico sul serio» sussurrai baciandogli il collo, lui mi guardò e poi mi baciò sulle labbra facendo aderire i nostri corpi alla perfezione, i nostri vestiti si attaccarono al corpo bagnati dalla pioggia e noi continuavamo a baciarci, scaldandoci.
Qualche minuto dopo mi portò dentro casa senza smettere di baciarmi, i nostri vestiti finirono sul pavimento e noi due sotto le coperte a scaldarci di nuovo facendo l'amore.