Capitolo 27

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Guardai il display leggendo il nome di Ethan, sospirai e lanciai il cellulare sul mio letto, non rispondevo alle sue chiamate da due giorni, avevo troppi, davvero troppi dubbi.
Cercavo sempre di ripercorre i nostri attimi passati insieme per capire cosa era andato storto, poi mi convincevo che non ero incinta mentre dopo qualche momento si, ero convinta di esserlo, era tutta una confusione mentre la nausea non andava via.
Avevo paura, paura per il mio futuro, per la nostra relazione e per me, Cosa avrei fatto? Se fossi stata incinta cosa avrei fatto? E Ethan? Era pronto per fare il padre? E il college? Sarei rimasta qui, non potevo frequentarlo con un neonato.
Il giorno prima era venuto a trovarmi a casa ma io avevo detto di dire a Melanie che stavo dormendo.
Non ero pronta per parlarne anche con lui, dovevo pensare da sola, valutare tutto e poi dirglielo, un bambino era troppo.
Per non parlare dei miei genitori, cosa avrei detto a loro? Scossi la testa e smisi di guardare fuori dalla finestra, quella notte non avevo dormito, e adesso mi sentivo veramente stanca, avevo bisogno di staccare tutti i pensieri che avevo per la mente e dormire un po'.
Mi misi a letto e mi addormentai subito, profondamente.

Dopo qualche ora mi svegliai sentendomi riposata e tranquilla, mi tirai su a sedere e sentii fuori dalla porta William e Melanie parlare, così mi alzai sentendomi finalmente bene, dopo due giorni passati con quella infernale nausea, finalmente stavo bene, forse avevo ragione, era davvero un virus intestinale, così, all'improvviso tutti quei pensieri si fecero da parte e nel mio cervello si illuminò la scritta: "Niente bambino" la mia vita sarebbe andata come avevo previsto da tutta la vita, sospirai e camminai fino alla porta, non dovevamo allarmarci così, l'aprii e Melanie e mio fratello si voltarono subito verso di me. «Mel, posso parlarti?» Chiesi e lei annuì immediatamente entrando in camera mia lasciando mio fratello per le scale. «Niente più nausea» ammisi subito. «Bene, ma non è detto che tu non lo sia, Megan» sussurrò lei  avvicinandosi mentre io scuotevo la testa. «Fidati, sto bene, non mi sento più strana, ci siamo preoccupate per nulla» dissi e lei sembrò credermi.
Domani avrei rivisto Ethan e tutto sarebbe tornato come era.

Una ragione per amarti 2 - tornerai?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora