«Sono passate due settimane penso che dovresti venire» disse Emma dall'altro lato del telefono. «Ci divertiamo un po'» aggiunse e io sospirai facendo avanti e indietro per la mia stanza. «E quando è?» Chiesi sedendomi sul letto. «Questa sera» sgranai gli occhi alla sua risposta. «Questa sera? Perché non mi avvertivi ieri?» Emma era sempre la solita. «Non è una cena con il presidente degli Stati Uniti! È solo una festa in spiaggia!» Esclamò e io sbuffai. «Non ti voglio ancora dentro casa, ci stai marcendo, e poi è estate! Poi partiremo per il college,dobbiamo andare e passare del tempo insieme» mi rimproverò.
Mugolai, sapeva essere convincente così alla fine accettai, forse mi avrebbe fatto bene sul serio.
Uscii dalla mia stanza e scesi al piano di sotto per informare i miei genitori, li trovai lì in salone a parlare con Melanie. «Finalmente sei uscita da lì dentro» scherzò mio padre e io mi sforzai di sorridere. «Questa sera esco con Emma, hanno organizzato una festa in spiaggia» li informai e mia madre sorrise, forse anche lei era contenta del fatto che io mi svagassi un po'. «Festa in spiaggia? Vengo anche io» disse William uscendo dalla cucina. «Per niente, è un'uscita tra ragazze» gli dissi e lui mi fece una smorfia salendo al piano di sopra, non volevo individui di sesso maschile. «Allora perché non fate venire con voi anche Melanie?» Chiese mia madre e io la guardai.
Era stata molto gentile con me quando avevo rifiutato ogni tipo di conversazione, quindi, anche se non ci parlavamo molto, forse si, potevo invitarla. «Certo, ti va di venire con noi?» Domandai e lei sorrise. «Ci sarò» rispose e anche io sorrisi, anche se, debolmente.
Verso sera cominciai a prepararmi, scelsi un vestitino leggero e non elegante e quando finii di vestirmi Melanie venne a bussare alla mia porta. «Entra pure» dissi e lei aprì lentamente, entrando in camera mia un po' titubante, anche lei aveva un vestito molto carino, solo un po' più corto del mio. «Stai molto bene» disse guardandomi. «Anche tu» risposi, i suoi capelli erano molto belli, li aveva legati, mentre i miei erano rimasti sciolti. «Passa a prenderci una mia amica, si chiama Emma e ti avverto, chiacchiera molto con le persone che non conosce ancora bene» la misi in guardia e lei rise, sorrisi anche io e poi mi voltai per prendere la mia borsetta, Emma sarebbe arrivata a momenti. «Ehm... tu... tu adesso stai bene?» Mi chiese a un tratto, un po' imbarazzata, io sgranai leggermente gli occhi e poi mi voltai. «Non ancora del tutto» ammisi sistemando la mia borsa sulla spalla. «Posso capirti, anche a me è successa una cosa simile ma poi, per fortuna, ho conosciuto tuo fratello» disse accarezzandomi una spalla e io sorrisi, cercava di aiutarmi. «Emma è qui!» Sentimmo gridare da mia madre al piano di sotto, distruggendo completamente il momento "confessioni" che si era creato.
Salutammo tutti e poi uscimmo raggiungendo la macchina di Emma. «Ehi, lei è Melanie, la ragazza di mio fratello, questa sera viene con noi» informai Emma e lei le sorrise subito. «Benvenuta, ora sei una dei nostri» la accolse facendole segno di salire in macchina, lei la ringraziò e poi partimmo verso la spiaggia.
In macchina ascoltammo un po' di canzoni alla radio e come avevo previsto, Emma fece molte domande a Melanie, così tante che poi decisi di prendere in mano la situazione cambiando argomento.
Arrivati lì notammo subito tanta gente, c'era un falò, molte cose da bere e persone che facevano il bagno a mare, c'era una bella atmosfera.
«Andiamo a prendere una birra» propose Emma appena raggiungemmo la festa. «Mi sta già entrando la sabbia dentro le scarpe» ci informò Melanie cercando di togliersele quasi inciampando e facendomi ridere, così l'aiutai rimanendo indietro con lei per un bel po'. «Ma perché non mi avete più seguita?» Chiese Emma tornando dopo qualche minuto con tre birre in mano. «Melanie aveva problemi con le sue scarpe, comunque a me non va di bere» dissi scuotendo la testa mentre le mie amiche cominciarono a sorseggiarla. «Non ti fa male se ne bevi un po'» insistette Emma mettendomela fra le mani. «Comunque ho incontrato Jake, ti ricordi di lui? Veniva con noi alle elementari» io annuii, certo che mi ricordavo di lui, aveva sempre avuto una cotta per Emma. «Dove è?» Chiesi, volevo salutarlo. «Vicino le cose da bere» disse indicando la zona. «Allora vado a salutarlo, torno subito» loro annuirono e Emma cominciò a parlare con Melanie, sperai che non la torturasse più con le domande.
Mi allontanai da loro cercando tra la gente il viso di Jake, anche se, doveva essere cambiato molto, mi avvicinai a quello che doveva essere una specie di bancone e quando guardai di nuovo il cuore mi salii direttamente in gola, mi bloccai immediatamente e guardai di nuovo, era Ethan, seduto sulla sabbia, aveva una camicia nera, dei jeans e un cocktail in mano. Perché quando lo vedevo dovevo morire ogni volta? Feci un respiro profondo e per calmarmi mandai giù diversi sorsi di birra, continuai a camminare, forse dovevo ignorarlo, forse non dovevo parlargli ma alla fine i miei pensieri non servirono a nulla. «Megan?» Sentii la sua voce e il sangue smise di scorrere nelle mie vene, mi voltai lentamente e lo vidi di fronte a me facendo accelerare il mio cuore. «Ciao... » lo salutai e lui sorrise leggermente. «Cosa ci fai qui da sola?» Domandò fissandomi. «Non sono da sola... » risposi cominciando a giocare con l'etichetta della birra. «E dove è il tuo ragazzo?» Chiese e io abbassai lo sguardo cercando di restare tranquilla. «Sono qui con due amiche» risposi e lui annuì senza staccarmi gli occhi di dosso, allora mi portai di nuovo la bottiglia alle labbra bevendo di nuovo. «Dove sono?» Chiese guardandosi intorno. «In giro» ma cosa gli importava? «Non dovresti stare da sola in mezzo alla gente in questo modo... » disse un po' preoccupato e io indietreggiai offesa. «So badare a me stessa» risposi acida e lui sgranò gli occhi. «Scusa, non intendevo dire questo» si scusò e io mi sentii un po' in colpa per aver risposto in quel modo, tornò a fissarmi e io mandai giù il resto della birra, finendola. «Stai bene?» Mi chiese notando come bevevo, ma io annuii mentendo, non stavo affatto bene, rivederlo mi faceva un effetto così strano. «È bello vederti» ammise cambiando argomento e io sentii il mio cuore fermarsi, "anche per me è bello vederti" pensai ma non lo dissi, non trovai il coraggio. «Io... penso che... andrò a prendere un'altra birra... » cominciai a indietreggiare e lui sembrò deluso dalle mie parole. «Devi... proprio andare?» Ignorai la sua domanda e mi allontanai in fretta sentendomi in colpa, molto in colpa.
Non avevo seguito i consigli di mio fratello, ero andata a spiarlo di nascosto e stavo terribilmente sbagliando ma era tutto così confuso, non sapevo cosa pensare.
Tornai subito al bancone e presi un'altra birra bevendone immediatamente metà sentendomi già stordita, cominciai a cercare Emma e Melanie e le trovai a ballare, qualcuno aveva appena messo la musica, corsi verso di loro e iniziai a scatenarmi, non dovevo pensare, non volevo pensare a nulla se non alla musica e al mio corpo che ballava, loro per un attimo mi guardarono stupite ma poi appena finii la seconda bottiglia loro mi imitarono e iniziarono anche a ballare come me.
Ballammo molto, moltissimo e quando i miei piedi e la mia testa smisero di reggermi e di funzionare caddi sopra qualcuno, vidi nero e subito capii che stavo svenendo.---------
Ciao a tutte!
Questo capitolo è praticamente un altro incontro con Ethan, voi che ne pensate? E cosa ne pensate di lui? E poi Megan sviene!
Fatemi sapere.
Baci 😘
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Una ragione per amarti 2 - tornerai?
RomanceSEQUEL DI 'UNA RAGIONE PER AMARTI' Dopo quella terribile sera, il rapporto tra Ethan e Megan cambia improvvisamente. Tra litigi e accuse la loro relazione finisce in frantumi. I loro cuori tornano freddi e distanti. Megan finisce l'ultimo anno al l...