Capitolo 8

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Accarezzai la sabbia con la punta delle dita, era calda.
Io quel giorno, invece, mi sentivo tutt'altro che così.
La mia testa era incasinata, troppo incasinata, avevo perso Ethan e ora stavo perdendo anche Warren, il mio Warren, il Warren che mi aveva salvata dai miei vecchi pensieri e tormenti che stavano tornando, li sentivo avvicinarsi sempre di più e avevo paura, avevo tanta paura, ma nessuno,  non c'era nessun altro che poteva salvarmi. «Ti va di fare un bagno?» Chiese a un certo punto Emma distraendomi, quella mattina ero andata con lei a mare,voleva farmi stare meglio. «No... non me la sento» Risposi senza guardarla, sentivo di avere le lacrime agli occhi e non volevo che mi vedesse così. «Megan... a cosa pensi?» L'aveva capito, lei era Emma, però anche io non lo stavo nascondendo poi così bene. «Lo sai benissimo» dissi lasciando perdere la sabbia con le dita, la sentii sbuffare e poi alzarsi e sedersi accanto a me sulla mia asciugamano. «Se tu non ti sentivi pronta non è colpa tua» cercò di farmi stare meglio. «Emma,il punto è che lui va via, scappa da me, mi sta lasciando» le ricordai e lei scosse la testa. «No, ok? Non devi pensarlo, non ti ha detto che lo farà e poi vi amate» mi veniva da piangere. «Ethan ha di nuovo rovinato tutto... non dovevo rivederlo» sussurrai e lei mi abbracciò. «Non devi permettere che il suo pensiero disturbi i tuoi, non è colpa sua se l'hai rivisto» una lacrima scivolò giù dal mio viso e subito l'asciugai. «Warren ha fatto tanto per me, mio fratello era al college i miei sempre a lavoro, non avevo nessuno tranne te, e lui è arrivato, mi ha fatta sorridere, mi ha fatta rinascere e ora sta finendo tutto, sono stata una stronza» dissi cominciando a singhiozzare, non riuscivo più a trattenermi. «Ehi, ehi! Smettila di piangere così» mi rimproverò cercando di tirarmi su il viso mentre io continuavo a nasconderlo tra le braccia. «No! Io quella sera l'ho rifiutato perché in mente mi è venuto il viso di Ethan! Di Ethan! Perché non il suo? Adesso non so cosa fare! Non so se io lo amo! So solo che ci tengo, ci tengo tantissimo!» continuai a piangere e questa volta abbracciai Emma che nel frattempo rimaneva in silenzio ad accarezzarmi i capelli, faceva bene a non dirmi niente, forse avevo solo bisogno di questo, nessuna parola, soltanto dei gesti, dei gesti da vera amica.

Dopo un'ora tornammo a casa mia, presi alcune delle mie cose e poi andammo a casa di Emma, quella sera avrei dormito lì, mi avrebbe aiutato non stare in quei luoghi con così tanti ricordi di Ethan e Warren.

Prima di dormire parlammo di altro e non stare in silenzio, come facevo tutte le sere da sola, in camera mia, mi aiutò, era bello, i pensieri rimanevano un po' lontani e io mi sentivo un po' meglio.

Il giorno dopo mi svegliai tardi, tutti in casa sua erano già in piedi, e forse usciti, così, mi alzai dal letto. «Emma?» La chiamai ma lei non rispose, allora decisi di uscire dalla stanza, superai il corridoio ed entrai in cucina bloccandomi di colpo, vidi Andrew ed Emma abbracciati, stavano sorridendo.
Molto probabilmente lui era appena tornato a casa per le vacanze estive, Andrew faceva un college differente da quello di mio fratello però erano molto vicini, sorrisi leggermente guardandoli, era stato molto dolce,venirla a trovare a casa era un gesto tenero da parte sua, si scambiarono un bacio e subito pensai a me e Ethan, "perché?" mi chiesi, mi faceva male pensarlo involontariamente però mi faceva anche capire che io non l'avevo mai dimenticato, nonostante tutto e nonostante Warren.

Dopo aver fatto colazione insieme Emma mi riaccompagnò a casa e non appena attraversai il piccolo vialetto i pensieri, purtroppo, tornarono.

Una ragione per amarti 2 - tornerai?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora