Capitolo 29

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Loro dicevano che mi avrebbe fatto bene, così, staccai da tutto e mi feci portare al mare da Melanie e Emma,  non dovevo pensare da nulla, solo rilassarmi un po', non potevo sopportare tutto quello.
C'era poca gente quel giorno perché purtroppo il sole era coperto dalle nuvole, così mettemmo solo un telo mare sulla sabbia e ci sedemmo guardando le onde, il vento ci scompigliava i capelli, e nonostante il mio essere così incasinato cercai di rilassarmi anche se era impossibile, "un bambino" continuavo a ripetere, come potevo dirlo ai miei genitori? Mi portai una mano sulla fronte e pensai a Ethan, non ero pronta a dirgli tutto, dovevo restare da sola per pensare, almeno altri due giorni, sospirai e mi venne da piangere, potevo dire addio all'università. «Tutto ok?» Mi chiese Melanie notando il mio sguardo. «No» risposi sincera. «Non sono pronta» ammisi guardando entrambe. «Megan, so che è una cosa grande, davvero grande ma pensaci, un bambino! Un bambino tuo!» Esclamò Emma cercando di sorridere ma io non ci riuscii, sapevo di dover essere felice, lo sarei stata se avessi avuto trent'anni ma ne avevo solo diciotto. «Come farò a crescerlo?» Chiesi scuotendo la testa. «Ethan lavora, tu cercherai di fare qualcosa che ti piace sul serio» mi incoraggiò e io la guardai cercando di farle capire che apprezzavo quello che stava facendo per me ma dovevo ancora capire cosa fare davvero della mia vita adesso. «Come farò a dirlo a tutti?» Domandai con le lacrime agli occhi. «Ci riuscirai, la gente che ti ama non ti abbandonerà mai» rispose Melanie prendendomi la mano, rimasi in silenzio, non sapevo cosa altro dire, tornai a guardare le onde e ripensai all'inizio di quella estate, andava davvero tutto bene ma poi tutto era tornato un gran casino.
«Megan?» Sentii a un tratto alle mie spalle, mi voltai di scatto e vidi Ethan di fronte a me in piedi, mi alzai subito anche io e mi allontanai leggermente, non potevo ancora parlare con lui. «Ciao» lo salutò Emma alzandosi poco dopo. «Vuoi dirmi cosa succede? Come stai?» Chiese subito dopo ignorando Emma e cercando di avvicinarsi a me ma io indietreggiai e una lacrima scivolò giù per il mio zigomo, non risposi ma afferrai il braccio di Melanie, non potevo, non potevo restare, non ancora. «Ethan... » sussurrò lei mettendosi davanti a me. «Ora dobbiamo andare» aggiunse cominciando ad allontanarsi insieme a me. «Cosa? Megan!» Gridò cercando di correre verso di me ma vidi Emma bloccarlo immediatamente. «Cosa ti ho fatto?» Gridò ancora con voce distrutta, lo guardai un'ultima volta e poi scoppiai a piangere cominciando a correre verso l'auto seguita da Melanie, la raggiunsi ed entrai dentro piangendo più forte, mi strinsi le braccia e mi lamentai distendendomi sui sedili posteriori, perché a me? Perché doveva succedere a me tutto questo?

Una ragione per amarti 2 - tornerai?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora