Capitolo 13

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Mi svegliai verso sera sentendomi meglio, mi alzai e mi sentii davvero sollevata, era casa mia, era la mia stanza, svegliarmi la mattina in una casa che non conoscevo era stato tremendo, anche se poi avevo scoperto che era di Ethan, le cose erano cambiate ma adesso mi sentivo in colpa, avevo sbagliato a farlo, ma perché in fondo mi era sempre piaciuto rivederlo? Perché mi mancava... mi mancava davvero, ecco perché.
Mi guardai attorno cercando la mia borsa e poi la raggiunsi lentamente, l'aprii e tirai fuori il cellulare, avevo un messaggio da parte di Emma: "È stato molto carino quello che ha fatto Ethan ma ti ha danneggiata di nuovo, non mi ubriacherò più alle feste, ti porterò sempre in salvo" sorrisi leggermente leggendolo e poi risposi, controllai le chiamate ma niente, nessuno mi aveva chiamata, neanche Warren, era veramente finita quindi, presi un respiro profondo e chiusi gli occhi, infilai il cellulare in tasca e poi li aprii di nuovo scacciando le lacrime, non dovevo restare ancora sola o i pensieri mi avrebbero assalita, uscii dalla mia stanza e per il corridoio incrociai Melanie, allora la fermai. «Come stai?» Le chiesi e poi notai che aveva delle occhiaie davvero evidenti. «Indovina... » stava molto peggio di me, poi mi guardai attorno, non c'era nessun altro, così la tirai insieme a me in bagno e poi chiusi la porta. «Hai detto a mio fratello dove abbiamo dormito veramente?» Domandai subito preoccupata. «No... non ho fatto altro che dormire» ammise aprendo il rubinetto del lavandino. «Bene, non farlo, anche lui deve sapere che abbiamo dormito da Emma, o non so come potrebbe reagire» dissi e lei cominciò a lavarsi la faccia. «Ti prego» la supplicai. «Devo mentire al mio ragazzo?» Domandò e io annuii un po' incerta. «Quel ragazzo era Ethan, Ethan? Quel Ethan?» Chiese chiudendo il rubinetto e prendendo l'asciugamano. «Si, lui... » sussurrai. «Non gli dirò niente» rispose e io l'abbracciai. «Grazie mille, davvero»
«Sta tranquilla» mi rassicurò. «Ora torna a letto, sembri distrutta» annuì e uscì dal bagno, forse non vedeva l'ora.
Era incredibile come una notte ci avesse fatto prendere così tanta confidenza, uscii anche io e scesi al piano di sotto sentendo rumore in cucina, mi avvicinai ed entrai bloccandomi di colpo.
Mia madre e la madre di Warren erano sedute a tavola e stavano parlando. «Come ti senti?» Chiese mia madre vedendomi e facendo voltare anche lei. «Adesso molto meglio... » riuscii a dire. «Prendi un succo o qualcos'altro» mi consigliò e io annuii avvicinandomi al frigo. «Ciao Megan» mi salutò a un tratto e io ricambiai con la voce che quasi mi moriva in gola. «Quindi come ti senti adesso?» Le chiese mia madre. «Sono rimasta sola qui... non so» rispose sospirando. «Lavo, stiro e sistemo, domani andrò a prendere la macchina di Warren dal meccanico, anche se raggiungerlo mi viene davvero complicato» disse e io per poco non feci cadere il succo per terra, era vero, l'avevo completamente dimenticato. «Se... vuoi passo a prenderla io» le proposi senza pensarci due volte, era sbagliato ma rivedere Ethan mi faceva sentire meglio anche se poi mi accorgevo che era uno sbaglio, volevo lo stesso farlo. «Ti andrebbe di farlo?» Mi chiese sorpresa e io annuii mordendomi il labbro per il nervosismo.
Appena andò via mia madre mi chiese se ero sicura e io risposi di si anche se non lo ero al cento per cento, passai il resto della sera a pensarci
La notte dormii poco, avevo la certezza che il giorno dopo lo avrei rivisto.

Una ragione per amarti 2 - tornerai?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora