Capitolo 15

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<<Mamma volevo dirti che mangio fuori,domani non c'è scuola,l'hanno comunicato i prof e quindi sta sera danno una festa..>>le dissi.
<<Va bene tesoro vai pure,ma vedi di sbrigarti a cambiare sono già le 19:15 sennò farai tardi.>>
<<Certo faccio subito.>>
Sorrise e se ne andò.
Aprì l'armadio e scelsi dei leggins tutti con ornamenti in pizzo,una felpa larga ma elegante come piacciono a me,gli stivaletti a tacco spesso, un po' di trucco,profumo,caricai velocemente il cellulare e mi diressi in salotto ad aspettare Jane.
Suonò il campanello.
Aprí la porta e vidi la mia migliore amica più elegante che mai.
<<Jane,ma sei bellissima.>>
<<Pure tu,come sempre.>>
Ridemmo,salutai mamma e uscì di casa.
<<Ecco siamo arrivate>>disse Jane indicò la porta d'entrata.
Ci incamminammo verso la porta d'ingresso e un uomo sui venti anni tastò il biglietto e ci fece entrare.
<<Jane>>urlai io.
<<Dimmi>>ricambiò urlando.
<<È bellissimo a primo impatto.>>continuai io.
Dovetti alzare la voce per la troppa musica.
<<Hai propio ragione.>>
Le sorrisi e con gli occhi squadrai il tavolo con il cibo.
Mi abbuffai al tavolo,era tutto così buono.
Ero piena,così cercai una stanza dove potermi riposare.
Entrai,era una camera da letto parecchio grande,spaziosa così decisi di girarla un po'.
<<Wooo,un bagno in camera>>dissi.
Corsi subito in bagno ad ammirare le mattonelle tutte color arcobaleno  i vetri perfettamente lucidi,insomma era tutto molto spettacolare.
Sentì una maniglia aprirsi così mi nascosi in bagno.
Restai immobile per cinque minuti,poi decisi di uscire.
Era tutto buio,non si vedeva nulla così andai a sbattere contro una sgoma,sembra un ragazzo su per giù.
<<Ahi.>>urlai io.
Il ragazzo accese la luce è appena mi scontrai con il suo viso tutto mi era più familiare.
<<Matteo che ci fai qui?>>
<<Si dal caso che questa sia camera mia,che ci fai tu qui.>>
andai verso la porta,volevo uscire,ma era chiusa a chiave.
<<Volevo riposarmi ed ho trovato questa stanza,spero non ti dispiaccia,però adesso vado,puoi aprire la porta?>>chiesi gentilmente.
<<Ah capito,comunque no.>>
Diventai rossa.
<<Come no?>>pronunciai.
<<No,resta qui.>>concluse.
<<Ma stai scherzando?>>dissi io.
<<Eh no,sei la mia prigioniera adesso.>>disse avvicinandosi sempre di più.
Mi scansai e persi l'equilibrio cadendo sul letto.
<<Eh lasciami stare.>>urlai contro.
<<Oh no che non ti lascio stare.>>
<<Lo sai,ho una bocca e la posso usare per urlare,non ti conviene.>>lo minacciai.
<<Voglio vedere come fai ad urlare con la bocca tappata.>>commentò lui.
Si buttò sopra di me,bloccandomi sia le braccia che le gambe e incominciò a baciarmi il collo...
<<Togliti da sopra di me,immediatamente.>>gli ordinai.
<<Sennò che mi fai principessa?>>scherzò lui.
<<Dai,ti sei divertito già abbastanza,scendi dal mio corpo.>>
<<Mai.>>finì lui.
incominciai ad urlare,avevo ancora la bocca libera,ma mi precedette bloccandomela.
<<Hai finito di urlare?>>disse lui.
Lo fulminai con lo sguardo.
Mi arresi ormai era inutile,non sapevo più che fare,mi aveva bloccata.
<<Brava ragazza,insomma..>>partì lui baciandomi il collo.
<<Sei così bella e so che tu mi ami.>>
Incominciai a ridere a sforzo.
<<HAHAHAHAH,io amare te?Questa barzelletta è stata la migliore,HAHAHAHAH.>>
<<Smettila di ridere o non ti lascerò andare.>>mi minacciò.
Subito tornai ad essere seria e una lacrima mi percorse il viso.
<<Che fai,piangi?>>sussurrò Matteo continuando a baciarmi il collo.
<<Lasciami stare ti prego>>scoppiai a piangere.
<<Smettila,va bene la smetto,ma non piangere più,non mi piace vederti triste.>>
Si tolse da sopra di me e si mise accanto a me.
Sentivo i suoi pettorali sempre più gonfi e caldi,mi sentivo osservata.
<<Ora che mi sono tolto te ne puoi anche andare,hai fatto tutta questa scenata per farmi staccare.>>disse.
<<Posso restare?>>chiesi.<<Avevo solo paura che mi volessi fare del male tutto qui.>>
<<non ti farei mai del male,non ne avrei il coraggio.>>disse girandosi verso di me.

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