Capitolo 23

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'Aprimi.'
'Scusa e tu chi saresti?' scrissi.
'Aprimi la finestra e lo vedrai.' insistette.
Mi avvicinai secca alla finestra e l'aprii.
"E tu c-cosa ci fai qui?"balbettai io non sapendo come reagire.
"Mi ricordo il tuo 'a domani' e quindi sono qui."disse.
"Ma,matt-"non mi fece finire di parlare e lui era già entrato in camera mia.
"Matteo come hai fatto a trovare casa mia?"chiesi.
"Io so tutto"disse facendomi l'occhiolino e avvicinandosi sempre di più.
Mi allontanai.
"Oh andiamo,non vorrai prendere le distanze con me?" disse "Tanto so che non mi sai resistere e quel tuo caro fidanzatino è soltanto una stupida cottarella quando lo sappiamo entrambi cosa provi per me."concluse.
"Ma cosa stai blaterando" alzai il tono della voce. "Non è una semplice cottarella,non puoi venire qui a dirmi chi amo e chi non amo senza preavviso punto primo,e punto secondo.." mi fermai.
In realtà non c'era nessun punto secondo,aveva ragione.
Oh no ma a cosa sto pensando.
Scossi la testa per mandar via questi pensieri.
"Allora?"richiamò l'attenzione "Quale sarebbe il punto secondo?"disse incrociando le braccia.
"Nulla,lascia stare" mi limitai a dire.
Lo vidi sorridere e quel suo sorriso fece sorridere anche a me.
"Beh allora io vado" disse facendomi cenno con la mano.
"E va bene.." sussurrai.
"Ah un'ultima cosa."disse lui."Da domani sono nella tua scuola,ci vedremo sempre." disse con un sorriso beffardo sulla bocca.
"Buona a sapersi" mi limitai a dire sorridendogli.
"Ciao bellezza" disse per poi lasciandomi li come una cretina immobile davanti a una finestra.
Il suono assordante di quella sveglia mi fece svegliare.
Che odio ogni mattina svegliarsi presto per andare in quel carcere,soprattutto se è lunedì.
<<Nicole,alzati da quel letto.>>gridò mia mamma.
Oh no adesso pure lei si mette ad urlare con la sua vocetta.
<<Si mamma,sono già in piedi.>>ricambiai l'urlo.
Mi alzai dal letto e andai in bagno.
Mi lavai il viso e le mani,mi feci una doccia per poi ritornare in camera e scegliere i vestiti.
Oggi mi metterò un paio di jeans strappati e una canotta visto che fa molto caldo e della vans.
Mi pettinai i capelli e mi truccai,spruzzai il profumo addosso al mio corpo e sul collo dove stavano le due collane che mi regalarono Jane e Matt.
Scesi le scale e incrociai lo sguardo di mio fratello che come al solito aveva passato la notte insonne per poter stare al cellulare con quella vipera.
Ma quando capirà che è soltanto una cagacazzi sfruttatrice?
<<Nicole come siamo belle oggi>>disse mia madre venendomi incontro per abbracciarmi.
<<Buongiorno anche a te mamma>>sorrisi.
<<Mangia la tua colazione.>>mi disse papà mantenendo gli occhi sul suo giornale.
È ormai di abitudine leggere il giornale di prima mattina per lui.
Annuì e mi sedetti.
Finì tutto in tempo,avevo ancora un quarto d'ora.
Caricai del tutto il telefono e notai una notifica.
l'aprii.
Matteo.
'Pronta? :)'
'buongiorno,si te?'risposi.
'Beh non c'è male,se significa vederti sempre. ;)'
'sai che bello.'risposi acida e bloccai il cellulare.
Misi in cartella gli ultimi libri e scesi le scale.
<<Marco muovi il culo.>>urlai sbattendo la mano contro la sua porta.
<<Va via>>disse irritato.
Entrai in camera e lo vidi in un angolino.
<<Marco ma..>>non mi fece finire. <<Ho detto va via.>>mi urlò contro.
<<S-scusa va bene.>>mi allontanai.
<<aspetta.>>mi bloccò lui. <<L'ho lasciata.>>disse infine lui.
Tirai un sospiro di sollievo anche se non mi faceva stare meglio vedere mio fratello stare male.
<<Dai Marco,sono sicura che ne troverai una di meglio.>>lo incoraggiai io.
<<Sicura?>>domandò.
<<Al 101%>>risposi facendo l'occhiolino.
Fece un piccolo sorriso e si alzò.
<<Andiamo o faremo tardi a scuola>>disse accompagnandomi alla porta.
<<Si credo propio sia meglio avviarci,proprio perché mancano solo dieci minuti.>>comunicai io.
Ci recammo in salotto dove mamma e papà stavano discutendo di cosa cucinare per pranzo,come al solito insomma.
<<Ma no,ti ho detto che è meglio il risotto.>>disse mia madre.
<<No,la carne,non fare il primo.>>disse mio padre.
Mi scappò una risata vedendo questa scena.
<<Oh siete qui.>>disse sorpresa mia mamma.
<<Si e dobbiamo andarcene subito.>>disse Marco tirandomi per un braccio.
<<A dopo.>>dissero in coro.
<<A dopo.>> urlai io per poi sbattere la porta dietro di me.

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