La mattina dopo mi sveglia e non trovai più Alessio.
Mi girai intorno,propio non c'era.
D'un tratto sentì bussare alla porta.
<<Vieni.>>dissi.
<<Nicole devo dirti quattro cosette.>>disse Marco entrando senza fermarsi.
<<Dimmi..>>
<<Ho visto te e Alessio c...>>
non lo feci finire.
<<Cosa hai visto di me e Alessio?Parla.>>lo obbligai.
<<Ho visto te e Alessio abbracciati sta mattina,cosa cazzo avete fatto?>>domandò.
<<Cazzi miei,ma perché ogni volta che faccio qualcosa devi sempre farmi il quarto grado,non sono più una bambina,ho 14 anni e so badare a me stessa.>>
Arrivò un messaggio.
Alessio.
<<Ehi piccola,senti ci ho pensato su,ti ricordi del bacio che ti ho dato..ecco ce ne saranno altri,vuoi essere la mia ragazza?>>
Un sorriso a 32 denti comparve sulle mie labbra.
<<Certo che sì.>>
<<Nicole è Alessio?>>chiese Marco.
<<Forse..>>gli dissi.
<<Passamelo.>>
<<No,se vuoi parlarci fallo dal vivo,ma non trattarlo male o m'incazzo.>>
<<Fa come vuoi,io ti ho avvertito,se ti tratta male va a piangere da un'altra parte.>>
E se ne andò sbattendo la porta.
Ma Marco perché si sta comportando così?
Non penso sia geloso,lui la ragazza c'è l'ha,antipatica,ma c'è l'ha.
Forse vuole fare il fratello protettivo anche se non lo è mai stato,forse ha paura per me,forse vorrebbe dirmi tutto ma non sa da dove iniziare,forse sono io che non sono brava ad ascoltarlo prima che mi dicesse le cose.
Uffa.
Dopo che Marco se ne andò decisi di alzarmi e cambiarmi in fretta per andare a scuola.
Prima di uscire di casa dissi a mamma tutto l'accaduto con Alessio,lo doveva sapere.
<<Mamma hai capito?>>
<<certo amore,ma sta sempre con i piedi per terra è sempre più grande di te Alessio okay?>>
<<okay mamma,adesso vado.>>
Aprì la porta e mi feci come ogni mattina lì stessi due isolati a piedi.
Ma sta mattina era tutto strano,non c'era anima viva solo un gruppetto di ragazzi sedicenni a mio parere che si stavano avvicinando sempre di più verso di me.
<<Cosa?Perchè vengono verso di me?>>pensai tra me e me accelerando sempre di più.
<<Ehi ragazzina.>>urlò uno del gruppo.<<Fermati.>>susseguì l'altro.
Incominciai a correre ma un ragazzo mi si piazzò davanti.
Era alto,occhi verdi e capelli neri con un sorriso a dir poco perfetto mi chiese.
<<Dove vai ragazzina?Prima ci vogliamo divertire.>>disse.
<<Ma vai all'inferno.>>conclusi io.
Spostai la testa e mi divincolai ma mi raggiunse per prima e mi sbattè al muro.
<<E togliti che mi fai male.>>
<<no no,non ti lascio.>>disse lui.
<<Se non lo fai incomincerò ad urlare,togliti dal cazzo.>>ordinai.
<<Senti senti la ragazzina da ordini a me.>>
<<Ti conviene lasciarla stare o ti ritroverai il mio calcio in mezzo ai tuoi coglioni.>>
Una voce familiare lo minacciò.
Spostai lo sguardo.
Era Alessio.
<<Oh è venuto il ragazzino a difenderla.>>
<<Matteo lasciala.>>ordinò Alessio.
Matteo,si chiama così.
<<Prima di lasciarla però..>>
Non feci in tempo a togliermi che la lingua di Matteo era già attorcigliata alla mia.
Vedevo l'odio negli occhi di Alessio,cercai di togliermi ma oramai era tardi.
Alessio se n'era già andato.
<<Che cazzo fai coglione,adesso ci parli tu con il mio ragazzo,uf..>>li urlai contro.
<<Ehi ehi,frena ragazzina,so che ti è piaciuto.>>
<<Va a quel paese.>>
Presi la borsa a terra e me ne andai.
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Forever
Romance"Tu non hai idea di quanto tempo rimarrei a guardarti, l'unico problema è che non riuscirei a resistere dal baciarti."