Capitolo 8

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  Decisero di non avvertire gli altri rimasti sulla nave. Andare in avanscoperta dalla parte opposta dell'isola su un sentiero scroscioso alla ricerca di una baita abbandonata da chissà quanto, non doveva essere così difficile, aveva detto il loro capitano mentre lasciavano la libreria con dentro il librario stordito.

-Era proprio necessario metterlo al tappeto in quel modo? - chiese Narumi alla navigatrice - Ha confessato alla fine.

-Mai essere così contraffatti davanti qualcuno che potrebbe pugnalarti le spalle in qualsiasi momento - spiegò Nami furbamente - Legarlo dentro lo sgabuzzino è stata la cosa migliore da fare.

-Ha ragione lei - concordò pienamente Sanji - avrebbe potuto chiamare la Marina non appena messo piede fuori dal negozio.

Erano in cammino da più di mezz'ora. Raggiunta la parte opposta dell'isola però, non vedevano altro che fitte boscaglie senza la minima traccia di un'abitazione o edificio.

-Giuro, se ci hai fatti arrivare fin qui per niente, torno lì e finisco personalmente il lavoro! - ringhiò Zoro già seccato di quelle continue salite su per la montagna.

-Ei! - strepitò ad un certo punto Rufy più avanti di tutti - Vedo qualcosa laggiù!
Si mise a correre.

-Vedo la casa! Vedo la casa!- gioì poco dopo sparendo alla vista dei compagni dietro una duna.

-Rufy! Ti prego! Possiamo cercare di restare in gruppo!??? - fece Usopp seguendolo a ruota.

Si scorse infatti una baracca in legno nero avvolta da edere secche da chissà quanto.

Senza che ci fu tempo anche solo di richiamarlo, Rufy spalancò la porta con un calcio e perlustrò l'ambiente in meno di dieci secondi.

-Ma qui non c'è niente! - dichiarò uscendo dalla catapecchia.

-Impossibile! - lo spinse da parte il cecchino per entrare - Non avrai visto bene - ma quando anche lui uscì dalla casa portò le stesse notizie dell'amico - In effetti è vuota.

-Fatevi da parte - disse Nami scostandoli leggermente ed entrando insieme a tutti gli altri.

Lo spazio della casa era minimo per farci entrare una vecchia libreria vuota e un gabinetto arruginito.

-Ci ha fottuti? - ringhiò Sanji dando un calcio ad una pentolaccia lasciata sul pavimento.

-Forse c'è una botola o un passaggio segreto - ragionò Nami tastando al meglio le pareti.

-Uff! Dovevamo portarlo con noi! - sbuffò Usopp - Ci avrebbe dato maggiori istruzioni.

-Certo! Farlo uscire con una pistola puntata alla schiena davanti a tutti, mi sembra una mossa geniale, non è vero? - disse di rimando la navigatrice con un'occhiataccia - Comunque non hai tutto i torti.

-Se volete mi prendo la briga di portarlo fin qui - disse Rufy - Sarà un gioco da ragazzi. Magari per non perdere troppo tempo mi lego a quest'albero con una mano e mi faccio ritrascinare indietro non appena arrivato al paese.

-Sei matto???? Quale parte della frase NON FARCI SCOPRIRE non ti è chiara???? - strepitarono insieme i due litiganti.

-Non ci conviene tornare in paese - disse Robin - Magari la soluzione è sotto ai nostri occhi e neanche ce ne accorgiamo.

-Io non vedo niente - disse Rufy avvicinandosi meglio agli unici mobili presenti - Non saranno mica dentro il cesso? - s'avvicinò meglio al gabinetto solo per vederne all'interno ciuffi d'erba e mazzolini di fiori cresciuti all'interno - No. Non ci sono.

-Spero che sta cosa non ci tratterrà fino a notte fonda - disse Zoro già stufato di tutta quella faccenda, mettendosi a tastare le travi insieme a tutti gli altri.

Narumi che era rimasta ancora sull'uscio della porta, fissava la baita con sguardo fermo.

-Ci vieni ad aiutare? - la chiamò Usopp. Ma lei rimase zitta - Eiii? Dico a te.

La ragazzina si riscosse: - Aspettate!!

Tutti si fermarono a guardarla. Non disse molto. Frugò nella tasca dove poco prima aveva riposto accuratamente la sua moneta e se la prese tra le dita appoggiandola sul palmo.

-Che stai ... - Rufy non terminò la domanda.

Sotto gli occhi di tutto il piccolo oggetto prese a vibrare e a ruotare più volte su sè stesso. Infine si spostò leggermente verso la punta della mano di Narumi fino a lasciarla completamente per volare in un nano secondo dall'altra parte della stanza.

Usopp e Nami lanciarono un urletto mentre i ragazzi sobbalzarono.

-Ma che diav.....

-Scusate se non ci ho pensato prima - spiegò la ragazzina seguendo la rotazione che aveva percosso la moneta, ora ferma sulla parete come una calamita - Mi ero dimenticata che una moneta sa riconoscere il proprio materiale e ci si dirige come un magnete se è a debita distanza.

-In che senso sa riconoscere? - esclamò Rufy già interessato - La moneta è viva?

Sanji gli riferì un calcio sulla nuca: - Cretino! E' fisica.

-Non credo di capire.

-Ti pareva?!

-State indietro - disse loro Zoro avanzando verso la parete dove la moneta ancora si spintonava. Quasi a sfonderla. Non l'avesse mai fatto. In un lampo il muro fu sfondato rivelando una parte della casa remota. Una nicchia murata. Con dentro una cassa.

-E' stato più facile del previsto - sorrise Nami vittoriosa avanzando verso il forziere chiuso.

Si sarebbe quindi potuto tranquillamente dire che era filato tutto liscio. In un batter d'occhio avevano ottenuto ciò che volevano. Era stata veramente una cosa facile. Troppo facile.

-Fermi dove siete! - sbraitò una voce improvvisa costringendo i ragazzi a voltarsi verso l'entrata della baita. Non ci volle molto per capire che un gruppo di marines armati li aveva semicircondati con le pistole puntate - Vi dichiaro in arresto, pirati! - disse quello che doveva essere il loro condottiere - Per oltraggio contro un onesto cittadino!

Nami si diede una manata in testa frustata: - Forse avrei fatto bene a lasciarvelo uccidere.

-Mani in alto!

Gli unici che le alzarono furono Narumi e Usopp spontaneamente.

La ragazzina deglutì. Li avevano beccati e presto si sarebbero ritrovati dietro le sbarre. Lei, che non era neanche una pirata. Però era in combutta con dei pirati. Risultava forse un crimine equivalente all'ergastolo? Non ci voleva neanche pensare.

-Uffa! - sentì sbatacchiare Rufy con le mani in tasca - Ma arrivate sempre nei momenti meno opportuni!

Zoro sorrise: - Io invece cominciavo ad annoiarmi troppo.

Usopp mise per un attimo da parte il timore: - Chi vuole avere l'onore di iniziare?

Sanji fece uno sbuffo di fumo per poi ribattere: - Prima le signore.

-Con piacere - disse lievemente Robin con le mani già incrociate. Nami le stette dietro.

-Narumi - disse voltandosi un'istante verso di lei - Tu resta dentro casa. Non sarà bello da vedere. Cerca di aprire il forziere e prendi quante monete possibili.

L'amica non sentì altro visto che un marines iniziò a sparare a raffica senza che nessuno lo avesse ordinato.

Narumi si coprì per un istante gli occhi, ma non vide nessuno dei suoi compagni finire a terra. Questo perché Zoro estraendo dalla cintura le sue tre katane era riuscito a spaccare in due i proiettili tutti in una volta. Narumi rimase a bocca aperta e non sapeva che era soltanto l'inizio.

I mugiwara si catapultarono fuori dalla baita richiudendo velocemente la porta alle loro spalle per tenere l'amica al sicuro. Poi iniziarono la vera battaglia.

I militari da sconfiggere erano circa cinquanta. Alcuni armati anche di mitra.

Sarebbe stato un giochetto per loro.

Rufy con la prima porzione ne mandò al tappeto scaricando migliaia di pugni tutti insieme.

Robin storse il collo ad alcuni che le erano quasi addosso.

Zoro ne ferì gravemente altri facendo roteare le sue fedeli spade.

Sanji ne fece strike di un bel po' con la sola potenza delle gambe.

Usopp usò il suo colpo al peperoncino per accecare quelli coi mitra e far perdere loro la mira.

Nami ne fulminò parecchi facendo arrivare una leggera pioggiarella con tanto di lampi impetuosi.


Narumi osservò lo spettacolo a bocca aperta, da una delle finestre spaccate della catapecchia. In giro di un lampo tutti i soldati che li avevano assaliti erano a terra e non c'era stato neanche bisogno di darsi alla fuga. Vide i ragazzi darsi sguardi soddisfatti a vicenda, dopo l'ennesima battaglia uscita a buon fine.

Dovette riconoscere di averli sottovalutati ancora una volta. Già aveva visto la forza di Sanji contro il mostro che la sera prima quasi la divorava e aveva dimenticato la vocina interna che le aveva messo addosso l'irresistibile curiosità di conoscere anche le capacità degli altri membri di quello strano equipaggio.

-Allora, Narumi? - sogghignò Nami voltandosi nuovamente verso di lei - Hai preso queste dannate monete o no?

-Dai sbrigati e andiamocene! - si lamentò Rufy - Ho fame!

La ragazzina si riprese subito da quello shock visivo e con un lieve sorriso tornò a occuparsi della cassa. Corrosa dal tempo si rivelò domabile da aprire e in un lampo il coperchio era saltato via rivelando una montagnetta di monete forate. Bastavano circa per l'intera isola. In tutta fretta i pirati sgraffignarono tutto il bottino e poi in fretta e furia tornarono verso la Sunny.

Era ormai scesa la sera. Il libraio aveva dato l'allarme e ormai altri marines si stavano preparando all'attacco contro gli evasori. Fortunatamente non trovarono Franky, Brook e Chopper con le mani in mano. Anche loro avevano appena messo KO un gruppo di militari e si stavano ripulendo dalla polvere riportata.

Franky si mise subito al timone prendendo una rotta sconosciuta. In breve l'isola svanì a vista.

No Control Over MindDove le storie prendono vita. Scoprilo ora