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Quando Zoro issò il colpo, le acque si ritrassero verso l'interno spinte dalla forza delle sue spade. Sfociarono ruotando in un piccolo mulinello che poi si sollevò staccandosi dalla superficie creando un tornado marino sopra di loro.

Rufy e gli altri indietreggiarono. Sentirono gli spruzzi salati colpirli dalla tromba d'acqua che gravitava fervida, accompagnati da pietre, alcuni pesci piccoli e rivoli di sabbia.

Nonostante l'intensità dell'acqua accompagnata ora da un vento impetuoso, Zoro non si scompose. Rimase nel punto fermo dove aveva aizzato il mare, con i denti stretti per la fatica esercitata e le katane che cercavano di respingere la pressione dell'aria. Ansimava dandosi forza d'animo. Respingere delle onde violente come quelle di un attimo prima e tenerle ferme avvolte sopra di loro non era un'impresa che le sue incredibili abilità di spadaccino affrontavano molto spesso.

Il tornado d'acqua diede così loro l'opportunità di osservare il fondale marino fino a un buon punto della costa.

-Li vedete, li vedete? – chiedeva imperterrito Rufy dandosi anche lui da fare per riuscire a scorgere tra le dune di sabbia del mare momentaneamente prosciugato due sagome o almeno una.

Ma a parte una valanga di pesci ritrovatasi improvvisamente senza ossigeno e un infinito ammasso di pietre, alghe e conchiglie, di Sanji e Narumi non c'era traccia.

Impiegarono un minuto a capirlo dopo aver fatto vagare gli sguardi all'impazzata nel passaggio tra le acque provocato da Zoro.

Il loro amico dunque, si ritirò gettandosi all'indietro esausto e gli effetti del suo colpo svanirono in un istante quando la tromba d'aria si riversò con un tonfo bestiale nel mare creando uno schizzo talmente potente da scaraventare la ciurma ai margini del bosco.

Si ritrovarono bagnati fradici ricoperti qua e là da sabbia e alghe. Zoro arrancò sfinito vomitandone un grosso schizzo per poi sdraiarsi e riprendere lentamente fiato.

Robin gattonò verso di lui scuotendogli leggermente una spalla: - Stai bene?

Lui annuì senza smettere di boccheggiare: - Non ... anf ... c'erano ...? – ansimò.

-No – rispose Usopp svuotandosi le tasche dalla sabbia e controllando che le sue munizioni di fuoco non si fossero danneggiate – E' inutile continuare a girarci intorno, ragazzi. Non sono tra gli scoglie ora sappiamo anche che non sono sott'acqua.

-Questo direi che è un buon segno – notò Brook.

-Già, ma ora che facciamo?

-Andiamo a cercarli sulle rive opposte!- esclamò il loro capitano – Magari sono feriti. Non possono affrontare quei cosi senza anima da soli! – guardò la ciotola con l'acqua benedetta da Narumi che stringeva forte tra le mani. Fortunatamente il contenuto era ancora intatto visto che si erano occupati di metterci sopra un coperchio solido.

-E' vero ... - disse Zoro mettendosi seduto con una mano sulla testa incrostata di sabbia – se Narumi dovesse svenire di nuovo ... il cuoco non ce la farebbe a proteggerla e a tenere contemporaneamente lontani gli spiriti. Dobbiamo ...

-Ei ... ei ... - balbettò d'un tratto la voce di Usopp. Lo sguardo fisso davanti a sé. Strinse le palpebre esitando un attimo, poi confermando che ciò che aveva intravisto era reale strillò: - Ei ragazzi! Guardate! E' la Sunny!!

I suoi compagni fecero scattare lo sguardo verso la spiaggia e restarono sgomenti. Videro la loro nave confondersi tra i faraglioni più lontani, ma la sua figura ondeggiante che lentamente avanzava verso la riva li riempì di sollievo.

-Il tuo attacco deve averla spostata verso di noi – ipotizzò Robin guardando lo spadaccino.

-Ma certo – saltò Rufy – Le onde devono averli trascinati a largo e poi si sono imbattuti nella Sunny! – prese a ridere come uno scemo mentre correva entusiasta verso il bagnasciuga.

No Control Over MindDove le storie prendono vita. Scoprilo ora