Sanji desiderò non aver mai spalancato la nuova anta dell'armadio che si erano ritrovati davanti una volta percorso l'intero passaggio segreto: perché ciò che vide una volta uscito dal guardaroba della nuova stanza era molto meno sopportabile a un buco buio e pieno di ragni.
-Narumi! - sbraitò facendo cadere la torcia ormai consumata e fiondandosi verso il letto dov'era stesa la ragazzina.
Questa aveva le braccia e le gambe aperte, scoperte. Lo sguardo vacuo era perso sul soffitto, aveva segni di collisione su tutto il corpo, morsi e saliva le umidificavano la faccia. Sembrava in uno stato di morte apparente perché respirava a stento e non si muoveva.
Sanji prese a scuoterla violentemente: - Narumi, ei, sono io! Ei! - le accarezzò il viso trovandolo terribilmente freddo, le afferrò un polso per tastarne il battito che per fortuna si rivelò positivo - Che cosa ti hanno fatto? - mormorò devastato mentre la rabbia e il senso di colpa gli ammontavano nel petto.
Si affrettò a coprirla con la propria giacca continuando a chiamarla ma senza ottenere reazioni. La ragazzina era sotto un trauma dal quale non sapeva come farla riprendere. Ciò lo spaventò anche solo provare a metterla seduta.
-Na ... rumi? - squittì in quel momento la voce di Clio che si era fermata appena fuori dall'armadio prima che il cuoco si avventasse verso il letto una volta di sua madre.
Stava ancora esitando davanti la ragazza che era comparsa davanti ai suoi occhi dopo chissà quanto tempo. Di sicuro non aveva le stesse sembianze della sorella con la quale amava divertirsi in giorni ormai troppo lontani. Ma come poteva confonderla con un'altra persona quando erano accomunate dallo stesso sangue?
Sanji si girò a guardarla con gli occhi pieni di disperazione. Non era certo quello il modo in cui avrebbe voluto che le due sorelle si ritrovassero.
-Onee-Sama! - gridò a quel punto Clio balzando sul letto con gli occhi pieni di lacrime e le braccia tese sperando che Narumi l'accogliesse in uno dei suoi abbracci che la riscaldavano sempre - Onee-Sama ... ?- la chiamò vedendo il suo sguardo perso nel vuoto che non si decideva a sbattere le palpebre né a voltarsi verso di lei - Narumi! - le si appoggiò sopra delicatamente abbracciandola come una bambola. Non una reazione. Prese dunque a singhiozzare prima piano poi sempre più forte - svegliati Onee-Sama ... svegliati ...
-Non è morta, stai tranquilla - provò a rassicurarla Sanji cercando ancora di rianimarla in qualche modo. Le sventolò una mano davanti al viso, le diede qualche pizzicotto non troppo forte per farla rinvenire ma niente riuscì a smuovere quella statua umana gelata che era ora la sua amica.
Arrivò alla conclusione che Passus e gli altri demoni dovevano in qualche modo averla privata della sua energia vitale, consumandola pezzo a pezzo, togliendole la capacità di interagire con gli altri. Il peggio è che magari avrebbe anche voluto parlare con loro, riabbracciare la sorellina che era tanto determinata a salvare, ma era bloccata da una forza interna più forte di lei.
Sanji digrignò i denti. I pianti di Clio erano rumorosi ma non ebbe paura che qualcuno le scoprisse in quella stanza perché avrebbe protetto le bambine con tutta la sua anima e a qualsiasi costo. E non era più sicuro che sarebbe riuscito a trattenersi dal saltare addosso a Passus una volta che se lo rifosse trovato davanti. Neanche se avrebbe voluto dire ferire Nami.
Si guardò intorno. Era una camera spaziosa occupata da qualche mobile buttato a terra, il letto matrimoniale, l'armadio e la porta ovviamente chiusa. L'unica luce neanche troppo forte proveniva da uno spiraglio sul soffitto sul quale il cuoco focalizzò la propria attenzione. Era fin troppo sottile, incastrato tra uno spazio di parete bianca piena di buchi e ragnatele e una parte di pietra che ... non sembrava coincidere perfettamente con la struttura.
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No Control Over Mind
FanfictionLa Ciurma di Cappello di Paglia si ritrova coinvolta nell'ennesima avventura/ Per uscirne vivi anche stavolta, dovranno fare affidamento su tutta la loro determinazione. Il nemico è un essere capace di espirare tutto ciò che rende una persona quell...