La nebbia era aumentata a dismisura e offuscò completamente la visuale della creatura a Nami e gli altri. Il fumo verde intossicò l'aria con uno strano odore salato.
Le urla di Usopp stavolta mischiate a quelle della navigatrice erano sopraffatte da uno stridore agghiacciante proveniente dalla bocca dell'essere che adesso faticava a essere visto a causa della foschia.
Zoro tirò fuori tutte e tre le sue spade, mentre Robin al suo fianco incrociava le braccia pronta a usare i suoi attacchi floreali.
Nami si strinse al suo Climattack come se non potesse affidarsi a nessun'altra ancora di salvezza. Mentre Usopp inaspettatamente riuscì a tirare fuori dalle tasche le sue munizioni per la fionda.
Più la creatura ruggiva, più la nebbia verde s'infittiva. I ragazzi cominciarono ad avvertire un fastidio agli occhi mentre questa prendeva completa invasione della mini Merry.
-Che dimanie è quella cosa? - disse Sanji guardandola con ribbrezzo.
-Non lo so ma di sicuro non è una sirena - replicò Usopp sbiancando.
Nami prese a tossire: - Il suo alito è veramente appestante - commentò coprendosi la bocca.
-Non credo sia un semplice fiatone - disse Robin squadrando attentamente quel gas - Non respiratelo - intimò agli amici - Potrebbe essere letale.
Il mostro si slanciò verso di loro che furono pronti. Zoro e Sanji si misero davanti agli altri e gli furono subito addosso. Ma entrambi furono bloccati. Le spade di Zoro così come le gambe di Sanji restarono bloccate sul corpo vischioso del mostro bagnato dall'acqua collosa su cui stavano navigando. Riuscirono a liberarsi ma non a sbarazzarsi di quella sostanza che li appesantiva. Non gli avevano neanche fatto un graffio.
Fu lì che intervenne Nami che disperse bolle d'aria calda intorno al nemico. Quando queste scoppiarono il suo manto nero fu invaso da un calore tremendo che in qualche modo sembrò infastidirlo perché i suoni che emetteva non sembravano più ruggiti ma urla di dolore.
Robin forse capì qual'era il punto debole di quel mostro: - Usopp! - gli impose - Dagli fuoco. Credo non lo sopporti.
-Cosa? M-ma così si arrabbierà ancora di più! - si oppose il cecchino deglutendo.
-Fa come dice! - gli urlarono gli altri tre che si fidavano dell'intuito dell'archeologa.
Usopp impugnò meglio che poté la sua fedele fionda e in un secondo mirò e lanciò: - Stella Firebird!
La creatura prese fuoco come programmato e il suo urlo stordì i ragazzi più di quanto già non lo fossero a causa del fumo tossico.
Ma ottennero l'effetto sperato. Il mostro riprofondò nelle acque nere e non si fece più vedere e in un attimo la nebbia e il gas si dispersero nel nulla.
Tossirono ancora un po'.
-Dobbiamo allontanarci da qui - li pregò Usopp - Potrebbero essercene altri! Tutti sotto di noi!
-Stavolta hai ragione - disse Zoro inforcando un remo e passandone uno a Sanji. Erano riusciti a levarsi quella specie di colla di dosso e adesso questa giaceva sul fondo della scialuppa muovendosi come se all'interno ci fosse qualcosa. Robin ci riempì la fialetta che teneva in tasca. Non era semplice acqua inquinata, lo sentiva.
-Cos'era quel coso? - borbottò Nami nauseata mentre si allontanavano da quell'ambiente inquietante - Ditemi che quest'isola non ne sarà piena.
-Sicuramente non sarà l'ultimo che vedremo - disse Robin - Potremo definirli guardiani del porto.
-Allora c'è da aspettarsi che abbia avvisato qualcuno della nostra presenza - presagì Sanji.
-Chiamate Rufy! Lanciate un segnale nel cielo! Usiamo una Radio Snail ma avvisiamoli che non siamo pronti a perlustrare la zona! - disse Usopp.
-Sono già spariti dall'altro lato dell'isola - gli fece notare Zoro scrutando l'orizzonte senza scorgere la sagoma della Sunny - Il che significa che siamo bloccati in mezzo al nulla per - fece un attimo il conto di quanto tempo avevano programmato - altre sei ore.
E a quel punto non ci fu verso di trattenere i piagnistei del loro amico fifone se non con un bel cazzotto rifilato dalla navigatrice che lo mise KO per un po'.
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-Se quello era un demone allora perché queste dannate monete non l'hanno tenuto lontano da noi? - sbottò Zoro mentre tutti buttavano giù varie teorie. Erano ritornati in un punto del mare in cui l'acqua aveva ripreso il suo colore naturale.
-Non era un demone - replicò Robin tirando fuori la fiala con la sostanza nera.
-E a me non sembrava un essere umano posseduto - disse Sanji.
-Narumi forse potrà darci delle risposte - optò Nami - Lei è fuggita da questo porto. Impossibile che non sappia qualcosa - le vennero i brividi al pensiero della ragazzina da sola contro quelle creature.
-Credete che anche loro abbiano incrociato qualcosa o qualcuno? - disse Zoro -Perché in quel caso ritarderebbero di molto.
-Io direi di andare loro incontro - disse la navigatrice misurando da ovest il punto in cui la loro nave sarebbe comparsa terminato il giro - Anzi potremo proprio raggiungerli! Avremo sicuramente dei cambi di programma dopo questo - mise in moto la mini Merry in modo da accelerare senza preoccuparsi del troppo rumore e virarono diretti dalla parte opposta.
-Spera di aver preso la giusta direzione - fece Zoro - Non mi va di girare intondo fino a dopodomani.
-Lei sa quello che fa! - la difese Sanji prendendo a battibeccare con il suo rivale - Non osare dubitare un'altra volta di Nami-San!
Nami avrebbe voluto lasciare la guida a Robin per un secondo solo per mettere a tacere quei due come aveva fatto con Usopp. Però infondo la faceva sentire
bene vedere che nonostante la situazione si comportavano come se nulla fosse.
Trascorse un'altra ora senza altri brutti incontri.
Tutti però avvertivano ancora un leggero fastidio agli occhi dovuto sicuramente al gas tossico di poco fa. Per fortuna durò poco visto che un lieve venticello si sollevò a loro vantaggio facendo passare il bruciore.
-Cosa pensate che faremo adesso? - chiese Usopp dopo essersi ripreso.
-I fatti sono abbastanza critici - rispose Nami - Dobbiamo capire attentamente con chi abbiamo a che fare. E' da un pò che ci penso ragazzi.
-Che intendi fare?
La scialuppa si fermò. La navigatrice sospirando tirò fuori dalla tasca la pagina dell'enciclopedia sulle creature paranormali e gli amici capirono esattamente quali fossero le sue intenzioni.
-Tu sei completamente fuori di testa! - sbottò il cecchino - A-a-a-avevamo programmato che lo avremmo fatto dopo averne discusso meglio con Rufy e gli altri al sicuro sulla Sunny!
-Qual'è la differenza? - replicò lei - Dobbiamo mettere alla prova questi cosi perforati - disse prendendo nel palmo una moneta forata - perché se non funzionano tutta la missione va a monte!!!
-Nami-San, io direi di pensarci attentamente - disse Sanji - Non dubito che Narumi ci abbia detto la verità. Ma se qualcosa dovesse andare storto .... se non fossero queste monete a tenere lontani gli spiriti da noi ... come potremo difenderci?
-Alla vecchia maniera - rispose Nami tirando fuori dalla tasca stavolta un crocifisso - Questa non sarà un'avventura come le altre ragazzi. Ci sono cose che purtroppo non sarà possibile svolgere a gruppo unito perché se a qualcuno succedesse qualcosa, si deve avere la consapevolezza che almeno qualcun'altro è ancora salvo e capace di risolvere tutto.
-Stai dicendo che dobbiamo sacrificarci per gli altri? - domandò Zoro - Io non ci sto!
-Stai prendendo molto a cuore questa impresa - notò Nico Robin - E la cosa ti fa onore.
-Cosa? Sei d'accordo con lei? - esclamarono in coro Zoro e Usopp.
-Se è per questo anche io - sbuffò Sanji facendo una tirata di sigaretta - Ritengo sia la cosa giusta da fare non solo perché l'ha proposta la mia dolce Nami, ma anche per portare agli altri un paio di informazioni visto che non abbiamo scoperto niente sul limo.
-Qui siete diventati tutti pazzi!- continuò a opporsi Usopp - Mi volete almeno spiegare il senso di questa cosa? Che cosa cavolo otterremo?
-La consapevolezza che con queste saremo al sicuro - disse la navigatrice e senza aspettare altre repliche iniziò a leggere le istruzioni su come evocare uno dei Passi - Non sembra tanto difficile. Prendiamoci per mano - fu il primo ordine. Si unirono in un cerchio stringendosi dentro la scialuppa senza mollare la presa. Nami mise il foglio sul legno in modo da non lasciarsi dalla presa di Sanji da una mano e di Usopp dall'altra. Ordinò poi loro di concentrarsi possibilmente ad occhi chiusi mentre lei scelse di recitare la formula scritta sul fondo del foglio. Fu presa da un attimo di tensione. Era davvero una buona idea?
Sentì la presa del cuoco sulla sua mano farsi più stretta:- Se non te la senti, posso farlo io - le sussurrò.
Lei gli rivolse un breve sorriso: - No. Posso farcela. Tu .... voi .... cercate di restare concentrati. Dovete pensare al luogo in cui farlo arrivare. Indicargli la strada in un certo senso ... Usopp per favore. Andrà tutto bene, te lo prometto - disse al cecchino che a quella rassicurazione smise di tremare e balbettò un lieve "Ci proverò ..." prima di chiudere gli occhi e stringersi di più nel cerchio.
Quando la navigatrice fu sicura che tutti i suoi amici fossero con la mente fissa su un unico pensiero, trasse un profondo respiro. Ricordi improvvisi la invasero per un secondo:
Lei da bambina pronta a tutto per salvare le persone che amava.Narumi decisa a combattere per liberare sua sorella e la sua casa.
"Forse hai rivisto in lei te stessa, che combatti contro gli Uomini Pesce per una causa che prevede la salvezza di tutta Coconout Village, oltre che della tua famiglia"
Le parole di Sanji.
Si accorse solo in quel momento che erano più reali di quanto penasse. In quella ragazzina Nami aveva ritrovato sè stessa a quell'età. Le terribili sofferenze patite. E adesso si stava comportando come avevano fatto Rufy e gli altri con lei ai tempi di Arlong Park. L'avrebbe aiutata. Costi quel che costi.
Strinse più la mano del cuoco consapevole che questo le avrebbe dato più coraggio ed enunciò l'invoco: - Kom Naar Ons!!!
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Accadde tutto in un istante:
La nebbia svanì del tutto per lasciare il posto ad un vento furioso che costrinse il gruppo a inginocchiarsi nella mini Merry. L'unico rumore era un suono simile al gracchiare di un corvo e non presagiva niente di buono. Nami strinse a sé il foglio che per poco non volò via.
Usopp si strinse a Zoro come se fosse un peluche. Robin so tolse i capelli dal viso mentre Sanji fece da scudo a Nami.
La navigatrice guardò in direzione dell'isola e intravide uno sbuffo di nebbia ricomparire da un punto indefinito. Ma non si effuse. Rimse sempre una nuvoletta. Che si stava avvicinando.
-Cos'è quello? - chiese indicandolo.
Ma i compagni non la sentivano a causa del vento che tappava loro le orecchie e del suono che sovrastava ogni cosa.
Scrollò la manica di Sanji che le stava addosso pronto a difenderla e glielo indicò nuovamente. Lui posò lo sguardo proprio nel punto dove la nebbia adesso era più vicina. Si chinò vicino a Nami in modo da farsi sentire: - Hai visto qualcosa?
-Non lo vedi? Quella cosa lì! - insistette lei puntando il dito.
Ma il cuoco fu indifferente: - Di che parli?
-Come puoi non vederla? - gridò a quel punto rivolgendo nuovamente lo sguardo e rendendosi conto che quella cosa non era nebbia. Ora che era più vicina poté accorgersi delle sfumature rosso sangue che la componevano. Per un attimo le sembrò di scorgere un viso dalle cavità degli occhi vuote.
Poi la figura le fu addosso.
Si mise a urlare cadendo all'indietro mentre un colpo di gelo la invase.
Gli amici urlavano il suo nome, la scuotevano, le chiedevano cosa le stesse succedendo ma lei non riusciva a sentirli.
Fu come sentirsi una lastra di ghiaccio nel cervello. Aveva freddo e si sentiva la bocca arida. Il cuore nel petto palpitava come se preso a pugni. Si irrigidì a tal punto da non sentire quasi più i muscoli. La sensazione più tremenda che avesse mai provato.
Che però ad un certo punto svanì del tutto.
Riprese a respirare piano, piano mentre cercava di captare i rumori intorno a lei. Il freddo era finito. Il vento aveva smesso di soffiare e il rumore nell'aria era svanito. Sentiva soltanto una mano calda sul petto e un'altra che le sorreggeva la testa.
Mettendo a fuoco le figure intorno a lei si rese conto che la persona a tenerla era Robin mentre Sanji teneva premuta la mano sul suo petto, in modo da tenerci ferme tre monete forate.
-Nami, Nami come stai? - chiesero tutti insieme quando la videro riprendersi.
-Cosa ... è successo? - fu tutto quello che riuscì a dire con voce secca.
Vide Sanji asciugarsi il sudore dalla fronte e Usopp le lacrime. Zoro sbuffare e Robin sorridere. Si erano veramente preoccupati per lei. Le girava troppo la testa per mettersi anche seduta. A stento ricordava quelle fitte glaciali.
-E' stato orribile- sussurrò sul punto delle lacrime - Era come se fossi diventata di pietra ... di ghiaccio ... non sentivo più niente ... riuscivo a stento a respirare ...
-Su calmati adesso - le intimò l'archeologa - Fra poco Rufy e gli altri arriveranno e Chopper ti preparerà un infuso rilassante.
-Che cosa mi è successo? - mormorò la navigatrice ancora con voce strozzata.
Sanji le mise nelle mani le tre monete e poi gliele strinse: - Non separartene più, ti prego.
Lei le guardò un attimo e tutto le fu chiaro. Anche se solo per un istante, era stata quasi posseduta da un demone.
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No Control Over Mind
FanfictionLa Ciurma di Cappello di Paglia si ritrova coinvolta nell'ennesima avventura/ Per uscirne vivi anche stavolta, dovranno fare affidamento su tutta la loro determinazione. Il nemico è un essere capace di espirare tutto ciò che rende una persona quell...