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Rufy rimase integralmente senza fiato. Aveva passato l'ultima mezz'ora a urlare i nomi di Sanji e Narumi rivolti al mare ancora in tormenta dove i due erano spariti, correndo all'impazzata sulla riva.

Ormai sgolato cadde in ginocchio tossicchiando e riprendendo aria. Alle sue spalle fece lo stesso Usopp, che però non essendosi sforzato quanto lui, riuscì a restare in piedi.

Nel frattempo Zoro e Robin tonarono di corsa verso di loro dopo aver perlustrato l'altra parte della battigia per provare a visualizzare le due sagome che venivano portate via.

Brook scese con un salto dallo scoglio più alto, atterrando perfettamente in piedi. Neanche lui aveva avuto fortuna.

-Non è possibile ... – ansimò il cecchino– Non possono essere davvero ...

Rufy ringhiò interrompendo quella frase, per rimettersi velocemente in piedi e rimettendosi a correre urlando all'impazzata i nomi degli amici.

Zoro si sganciò dalla cintura le sue spade ormai zuppe. Aveva provato a rituffarsi più volte per ritentare un salvataggio ma era stato più volte o trattenuto da Robin o sbalzato via dai flutti violenti.

-E' inutile urlare, Rufy! – lo richiamò Usopp mentre l'amico si allontanava. Farsi sentire era già difficile visti i rumori sovrastanti dei cavalloni – Con queste onde non ci sentirebbero comunque! – ma lui anche se aveva inteso non lo ascoltò e continuò a chiamare.

-Non ci credo! – sbraitò invece Zoro con un tremolio di freddo nella voce – In passato abbiamo affrontato tempeste peggiori di queste! Come può quello stupido cuoco ...

Usopp lanciò un urlo di disperazione: - E se quei mostri melmosi che vivono nelle acque li avessero divorati? – prese a piagnucolare.

-Che tragedia! Che tragedia! Yohoho – lo abbracciò Brook mutando la sua risata in singhiozzi disperati.

-State calmi – disse Robin - Qui l'acqua non ha lo stesso colore della zona in cui abbiamo incontrato quelle creature. Secondo me dipende anche da questo se non ne abbiamo incontrati quando siamo approdati.

-Ma allora dove diavolo sono finiti quei due? – le domandò con fare aggressivo Zoro. L'archeologa non seppe dare nessuna risposta confortante perciò si limitò a scuotere la testa e abbassare lo sguardo.

-Che cosa facciamo adesso? – tremolò Brook continuando ad abbracciarsi il cecchino.

Neanche a questo si seppe dare una risposta. Non poterono far altro che riprendersi per un momento dopo la lunga corsa del quale il loro capitano non era ancora del tutto stanco.

-Magari sono emersi da qualche altra parte – provò a ipotizzare Usopp – Magari anche loro ci stanno cercando da un lato opposto dell'isola!

-Andiamo a cercarli allora! – gridò Rufy riunendosi con loro – Brook! Robin! Venite con me nel bosco! Zoro, tu e Usopp restate qui e provate a rituffarvi a ogni costo!

-Non possiamo! – replicò il cecchino – Guarda lì! Sembra che qualcuno stia prendendo il mare a pugni dall'alto! Non possiamo rischiare anche noi di spari...

-Non sono spariti! – gridò Rufy prendendo l'amico per la camicia e iniziando a strattonarlo – Come puoi avere così poca fiducia in Sanji? Lui sta benone e se lui sta bene allora anche Narumi è salva! Non osare dubitarne! – il panico che nutriva nel profondo gli faceva sputare sentenze senza neanche ascoltare per intero ciò che l'amico aveva da dire. Nessuno provò a ribattergli. Sapevano che quando dentro di lui nasceva quel senso di protezione e fermezza era impossibile provare a farlo ragionare.

No Control Over MindDove le storie prendono vita. Scoprilo ora