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  -Ce ne sono troppi – calcolò Zoro vedendo l'ennesimo gruppo di indemoniati rialzarsi senza neanche un graffio e ripartire alla carica.

-Cerchiamo di seminarli – propose Sanji girando la testa per assicurarsi che Narumi e gli altri si fossero allontanati abbastanza.

-In un modo o nell'altro però dovremo sconfiggerli – insistette Rufy fiondandone un paio in mezzo agli alberi – Come possiamo far capire loro che siamo qui per aiutarli?

-Non credo possano reagire – replicò il cuoco osservando le espressioni vacue di quelle persone – Sono anime prigioniere.

-Liberiamole allora! – fece il capitano a voce alta – Tastiamo uno di quei soldini su di loro e vediamo se funziona – detto questo allungò un intero braccio per avvolgere come corde il corpo di un uomo abbastanza vicino. Questo prese a dimenarsi sbavando e allo stesso tempo strusciandosi contro la pelle del ragazzo bramandone la volontà.

Rufy disgustato allungò in fretta un altro braccio per aggrapparsi al ramo di un albero e si fece trasportare sopra esso con i compagni al seguito, rifugiandosi nella boscaglia.
Le anime procedevano verso di loro con un andatura zoppa per questo non fu difficile riuscire a rintanarsi dietro un cespo per poco tempo.
Narumi era ancora pallida in viso e Robin non ci provò a farla avvicinare al posseduto che Rufy aveva sequestrato pensando avrebbe potuto avere altri cali di emozioni.

-Avanti lo tengo fermo! – fece il capitano – Mettetegli una moneta da qualche parte! Presto! E tu smettila di leccarmi mi fa schifo!!!

-Quanta destrezza – gemette l'uomo con la lingua di fuori – Quanta potenza. Ti voglio, fammi entrare!

Davanti quell'atteggiamento così smanioso tutti esitarono a farsi avanti, finché Brook deglutendo avanzò allungando una delle monete protettive verso la fronte dell'uomo tenuto ora immobile per terra e gliela posizionò sopra con le ossa tremanti. Niente di diverso. L'uomo continuava a proferire frasi perverse stavolta sorridendo perfido.

-Perché non funziona? – borbottò Usopp con le gambe che traballavano.

Per la prima volta dopo essersi risvegliata Narumi parlò, avendo messo veramente a fuoco la situazione: - Non è ... la stessa cosa.

-Che intendi?

-Usare l'occultismo delle monete per proteggere i corpi da un'entità è una cosa. Ma rimuovere l'identità dai corpi è un'altra. Serve un piccolo rituale.

-E ora ce lo dici? – sbraitò Usopp –Con cos'altro te ne esci adesso? Che è necessario un sacrificio umano? -fu messo a tacere da un pugno di Zoro.

-In cosa consiste il rituale, Narumi? – le chiese Robin continuando a sorreggerla.

Lei prese un bel respiro prima di continuare: - Bruciare una delle monete su una candela bagnata dall'acqua santa e poi gettare la cera bollente sulla vittima – riluttante si scoprì la spalla rivelando quella che un tempo doveva essere stata una brutta ustione – Mia madre ha fatto così.

-Usopp tu hai acqua santa – ricordò Sanji – Te la conservi per casi del genere.

-Sapevo che prima o poi mi sarebbe tornata utile – rise fiero il cecchino – C'è solo un minuscolo problema – disse bloccandosi di scatto.

-E quale sarebbe? – mugunò Rufy che intanto aveva tappato con un lembo del braccio allungato, la bocca al posseduto che stava iniziando a succhiargli, mordergli e leccargli la pelle.

-Ecco credo ... di averla lasciata sulla Sunny .... – ridacchiò nervoso – pensavo che in caso di attacchi dovevamo proteggere le nostre munizioni e così ho più o meno ... creato un cerchio protettivo ... Versandola per tutta la stiva ... geniale vero?
Un vento gelido attraversò il gruppo pietrificato prima che il loro amico finisse a terra con tre enormi bernoccoli sul cranio.

Rufy non ne poté più di sentire tutte le frasi scellerate di quell'uomo che intanto continuava a torturargli il braccio così usò la sua frusta per scaraventarlo lontano dove non lo videro più.
Si massaggiò il braccio pieno di minuscoli succhiotti e segni di denti, umido di saliva: - Credo che sto per vomitare ....

No Control Over MindDove le storie prendono vita. Scoprilo ora