Capitolo 18

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Mi porta in un ristorante bellissimo , dove padroneggia il bianco e l'oro, lo stile del ristorante è stupendo, sembra di essere in un'altra epoca, mi guardo intorno meravigliata da tanto lusso, qua la cena deve costare un botto, ma come vedo a Harry non importa , in un certo senso , non so proprio nulla di lui, e la colpa non è sua, sono io che non mi sono mai interessata a fargli domande. Mi posa una mano dietro la schiena dopo che ha riferito il suo cognome al cameriere, e mi conduce al nostro tavolo ,situato in fondo alla sala , lontano da occhi indiscreti, perché mi sento nervosa? Solo il suo tocco mi ha mandato una scossa di brividi per tutto il corpo .
Mi fa accomodare scostandomi la sedia da vero gentiluomo.
Stasera è davvero carino, anzi stupendo nel suo completo , jeans chiari aderenti camicia bianca con fantasie celesti e per finire giacca sfiancata panna, è da mozzare il fiato.
Ma mi domando sempre che cosa gli è successo così all'improvviso? Un giorno è perdutamente innamoro di quella sciaquetta e Un altro si comporta come se lei non esistesse, e si comporta con me così sexy e focoso, che mi manda fuori di testa.

"Un penni per i tuoi pensieri" mi domanda guardandomi con affetto. Lo stavo fissando, anzi stavo sbavando.

"Sei così strano!" Dico infine e il cameriere ci interrompe porgendoci i menù, e chiede a Harry se vuole acqua o vino, opta per una bottiglia di vino, meno male un po di alcol mi ci vuole per questa serata.

"Perché dici strano?" Cazzo! Credevo con il fatto del cameriere se ne fosse dimenticato. Ma non mi abatto , infatti mi sporgo in avanti e appoggio i gomiti sul tavolo a tenermi la testa tra le mani

"Allora, sei strano, prima ti fai cambiare per la biondina e poi fai tutto il focoso con me, che ti prende?" Finisco guardandolo con un sopracciglio alzato.
Per un millesimo di secondo vedo il suo sguardo nervoso, ma subito si compone e si avvicina

"Non andava per me!" Risponde calmo, ottima risposta.

"Okay!" Dico infine, mettendomi comoda sulla sedia, passano parecchi secondi , troppi per il mio gusto , ma alla fine mi fa lui una domanda

"Hai avuto un'altra volta gli incubi?" Si sempre, sono ormai sedici anni che ci convivo, ma decido di non rispondere, alzo la mia mini barriera e faccio l'indifferente, ormai sono brava in questo.

Il cameriere torna con la bottiglia di vino , la stappa e lo versa nei nostri bicchieri, il mio lo bevo tutto in un sorso, il liquido rosso va giù una meraviglia, e mi rilassa un po, ero un fascio di nervi, Harry ordina anche per me, orata su di un letto di mandorle tostate e per contorno insalata. Il cameriere va via e inizia un'altra volta il silenzio, dio.....non sopporto che stiamo seduti qui a fissarci ammutoliti, devo domandargli qualcosa.

"Sei uno studente del college , ma hai una macchina stupenda e paghi con la carta di credito e mi porti in questo posto fantastico e lussuoso, ho dedotto che sei schifosamente ricco!" Alle mie ultime parole si strozza con il vino, che ho detto? Solo la verità , si ricompone subito

"Per questo mi piaci! Sei diretta!" E scoppia a ridere, che ha da ridere? Lo sa da tempo che sono fatta così, gli piaccio, non era una novità

"E per rispondere alla tua domanda, sì sono privilegiato, mio padre lavora nel campo assicurativo, assicura aziende importanti, così ha uno stipendio importante, mia madre è la più brava cardiochirugo di Londra , e sì sono schifosamente ricco!" Rimango allibita, Londra allora è di quella città e che ci fa a New York, ci sono tantissime università e lui ha scelto proprio la New York university per studiare dio sa che cosa, e abita in un appartamento che condivide con un altro, con tutti i suoi soldi può permettersi tutte le ville che ci sono, allora perché?
Arriva la nostra ordinazione e non parliamo più, sono troppo estasiata dal gusto del nostro piatto, è buonissimo

"Dal modo come lo gusti, sembra che ti piace! Bene allora ti porterò di nuovo" mi offre un'altra uscita? E che ne sa se accetterò? Ma chi voglio prendere in giro, certo che accetterò, dio è da tanto che non gusto una cosa così buona.

Dopo la cena sempre da gentiluomo mi scosta la sedia per farmi alzare e ci avviamo fuori verso la macchina appoggiandosi sempre una mano dietro la schiena, brividi.

Arriviamo fuori casa mia, ora che so ché schifosamente ricco , guardo casa mia e mi sembra una catapecchia, mi acconpagna fuori la porta, voglio invitarlo dentro per godere della sua presenza e non solo.

"Vuoi entrare?" Decide se farlo o no, dai dí di si.

"Non credo che sia una buona idea buona notte!" Ora che lo voglio in casa che fa se ne va? Si avvicina e lascia sulla mia guancia un dolce bacio, ma io voglio di più pretendo di più, infatti mi scosto gli prendo il viso tra le mani e lo bacio, lo rimango senza fiato.

Ciaooooo eccomi ancora una volta con un altro capitolo, alla prossima.
Se amcora nn l'avete fatto passate anche da Forrver h.s mi farebbe molto piacere, votate e commentate anche le lettrici fantasma mi farebbe piacere conoscervi.
Buona notte.

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