Capitolo 27

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Rose

Domi mi svegliò in orario
Avevo giusto il tempo per lavarmi e vestirmi
Andata in bagno mi guardai allo specchio
La pancia iniziava a farsi vedere ma non se ne sarebbero accorti in molto
L'unica problema era il Quiddich, come avrei fatto a giocare quando la mia pancia assomiglierà a una portaerei

Mi lavai velocemente e mi fiondai in camera per indossare quel vestito

"Tieni, questo ti starà benissimo "
Il vestito consegnatomi da Dominique era semplicemente meraviglioso
Era delicato con un semplice nastrino in vita

"Tieni, questo ti starà benissimo "Il vestito consegnatomi da Dominique era semplicemente meraviglioso Era delicato con un semplice nastrino in vita

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(Ho dovuto mettere la foto, adoro questo vestito)

Lo indossai cercando di non rovinarlo
Dopo essermi vestita mi guardai allo specchio
"Mettiti queste scarpe"
"Grazie Domi"
"Grazie a te"
"Te non ti vesti?"
"Io e Zabini, come lo chiamate voi, verremo alla festa più tardi"
"Zabini, è il suo cognome, comunque perché non venite ?"
"Non lo so, sorpresa"
"Bene"
"Rose, sei bellissima vestita così! "
"Grazie"
"Però sarebbe ora di muoversi o arriverai in ritardo anche oggi"
"E sarebbe la seconda volta oggi"
"Muoviti! Non stare qui a parlare!"
"Vado"
Uscii velocemente dalla camera e percorsi il dormitorio
"Cara sorellina, come siamo belle"
"Anche te Hugo sei bellissimo, grazie per avermi detto della tua invita, ho dovuto saperlo da Scorpius!"
"Calmati tesoro, non ti ho più vista! Comunque sei bellissima"
"Grazie"
Gli schioccai un grosso bacio sulla guancia ed uscii dal dormitorio
Appena varcai la soglia della porta lo trovai lì, pronto ad aspettarmi con i suoi capelli arruffati nello smoking nero e le scarpe eleganti

Scorpius

La vidi uscire dalla porta del suo dormitorio, era nel suo vestito e sembrava ancora più bella di quello che era
I suoi occhi mi guardarono per un po'
Erano bellissimi, truccati poco e risaltavano ancor adì più le sue iridi blu
La guardai scenderne le scale con una grazia immensa, con quelle gambe lunghe sui tacchi neri
I suoi capelli mossi svolazzavano a destra e a sinistra rendendola ancora più magnifica
"Sei bellissima Rose"
"Anche tu non sei da meno"
Le presi le mani e la avvicinai a me
Le bacia la mandibola e la sentii tremare  sotto quel bacio
"Andiamo alla festa o vuoi fare altro?"
"Andiamo prima festa?"
"Okay, come vuole la signorina "
Rise
Era bellissima quando sorrideva
E poi la sua risata era musica per le mie orecchie

Il tuo sorriso dolce è così trasparente che dopo non c'è niente,
è così semplice, così profondo
che azzera tutto il resto e fa finire il mondo.

Questa canzone l'avevo sentita provenire da camera di Rose questo Natale
Albus mi aveva detto che era la sua canzone preferita
Non mi ricordo più il nome del cantante babbano, ma so che scrive delle belle canzoni d'amore

La avvicinai a me
Volevo sentire il suo profumo alle rose e miele
Ci incamminammo verso la Stanza delle Necessità
La festa si sarebbe tenuta lì
L'anno scorso non mi ero  divertito molto bello
Mi ero portato a letto due o tre ragazze, ma quest'anno c'era Rose, lei era speciale, era una di quelle ragazze da non fare scappare lontano da te perché quando inizi a conoscerle, dopo non puoi farne a meno, loro diventano parte di te, parte della tua vita, loro diventano la tua vita.

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