All through the night

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Jennifer POV
Mi sveglio e muovendomi lentamente per non svegliare Josh, mi dirigo verso il bagno. Non mi sento molto bene, ho mal di testa e nausea. Sento i passi di Josh avvicinarsi.
-Jennifer tutto bene?-
-Insomma... Ho un po' di nausea e di mal di testa, ma non preoccuparti.-
-Forse dovresti riposare un altro po'.-
-Non ci riesco.- dico mettendomi una mano sulla pancia.
-Calmati, va tutto bene.- mi sussurra abbracciandomi. Cerca di tranquillizzarmi, ma so che sta solo cercando di tranquillizzare sé stesso.
Mi sciacquo la faccia e guardo l'orologio, sono già le otto e mezza. -Jennifer che ne dici se andiamo dal medico, magari può darti dei consigli sulla gravidanza.-
-So che sei preoccupato, ma non è necessario andare dal medico.-
-Ti prego Jen. Fallo per me, starei più tranquillo.-
-E va bene.-
Alle 10:30 usciamo per andare dal dottore. Ci riceve calorosamente nel suo ambulatorio ed una volta accomodati comincia a darci delle istruzioni. Mentre parla però la mia vista comincia ad annebbiarsi ed inizio a sudare freddo.
-Signorina si sente bene?-
-Io...- sussurro prima di svenire.
-Jen? Ci sei?-
-Sì, che è successo?-
-Hai avuto un mancamento. Dottore è normale?- chiede Josh.
-Sì, può capitare però preferirei fare un'ecografia per controllare lo stato del feto.-
Mi scopro la pancia e il medico mi spalma un gel per poi posizionare il macchinario.
Tengo la mano di Josh che è palesemente preoccupato e teso.
Appena finito il medico si alza e ci fa accomodare di nuovo.
-Allora?- chiede Josh.
-La situazione è un po' complicata. Lei ha subito un aborto giusto?-
-Sì.-
-Dottore potrebbe spiegarsi.- insiste Josh.
-Il fatto è che dovrete stare molto più attenti. Jennifer io le consiglio un completo riposo oppure potrebbero esserci problemi con il parto.  Non deve fare assolutamente sforzi, né subire forti traumi psicologici.-
-Va bene.-
Per tutto il viaggio di ritorno Josh non fiata. -Che ti prende?- gli dico.
-Hai sentito il medico?-
-Sì, mi riposerò, lo prometto.- lo rassicuro accarezzandogli la mano.
-Hai fame?- mi domanda.
-Beh, sinceramente sì.-
-Che ne dici di un bel panino?-
-Andrebbe bene qualsiasi cosa.-
Entriamo in una tavola cala dove andavamo sempre quando eravamo migliori amici. Passavamo il tempo chiacchierando su qualsiasi argomento possibile ed immaginabile.
-Ricordi questo posto?- gli chiedo.
-Come potrei dimenticarlo, è qui che ho imparato a conoscerti.-
Mi prende la mano e ci sediamo proprio allo stesso tavolo di sempre.
-Se ripenso a come eravamo qualche anno fa mi sembra assurdo trovarci qui proprio come allora, fidanzati e in attesa di un bambino.- mi dice pensieroso.
-Già, chi l'avrebbe mai detto?-
-Ti riferisci ai milioni di fan che ci shippavano?- scoppiando a ridere seguito da me.
-Non si sbagliavano-
-Anche Sam diceva che saremmo finiti insieme prima o poi.-
-Josh posso chiederti una cosa?-
-Dimmi.-
-Quando hai capito di essere innamorato di me?-
Josh POV
Non mi aspettavo questa domanda, ma la risposta è così semplice.
-Ricordo che fu molto strano. Credo di essermi accorto realmente di provare qualcosa per te all'inizio delle riprese di Catching Fire. Mi ricordo che durante il viaggio per andare alle Hawaii ti addormentasti sulla mia spalla. Quella situazione non mi imbarazzava, avrei voluto accarezzarti il viso, ma mi limitai ad osservarti per tutto il tempo. Ma il momento preciso in cui capii quanto ti amavo fu durante la cena di benvenuto sulla spiaggia. Tu eri vestita con un corto vestito bianco, eri così bella. Avevi un filo di trucco, giusto quello necessario per illuminare i tuoi occhi. Io rimasi tutta la serata a guardarti fino a quando mi feci coraggio e ti chiesi di ballare. E proprio in quel momento mentre tu posavi le tue mani al mio collo capii tutto, mi ero innamorato.-
-E perché hai aspettato tre mesi prima di farti avanti?-
-Quella stessa sera tu alzasti un po' il gomito e cominciasti a ballare con Liam. Non so se eri lucida o no, ma lo baciasti ed io pensai di non avere nessuna possibilità-
-Cosa? Io non lo ricordo.-
-Oh, beh io invece ricordo quel momento molto bene.-
-E poi cosa successe?-
-Davvero lo vuoi sapere?-
-Certo!-
-Vidi Liam approfittare un po' della situazione e così ti presi in braccio e ti portai nella tua stanza. Dopo vomitasti per il troppo alcool ingerito e così decisi di rimanere tutta la notte a controllarti. Ti misi a letto e tu cominciasti a dire di volermi baciare tentando di togliermi la camicia. Ti stavi per spogliare del tutto, ma arrivata alla biancheria riuscii a metterti il lenzuolo addosso e a farti addormentare.-
-Che imbarazzo! Non posso crederci.-
-È stato divertente. Soprattutto la parte della biancheria.- le dico facendole l'occhiolino.
-Josh!- esclama dandomi una leggera botta sulla spalla.
-Scherzo! Non ho neanche guardato.-
-Giura.-
-Giuro.-
Durante il pomeriggio decidiamo di andare a fare una passeggiata e la porto in un posto speciale, il lago del nostro primo appuntamento.
-Oggi sei in vena di romanticismo- afferma Jennifer guardandosi intorno e riconoscendo il luogo.
-Già. Ricordi?-
-Naturalmente.-
Le prendo la mano e la porto sulla riva. Rivivo quel giorno. Lei con un vestito nero corto e con una scollatura dietro la schiena. Ero così emozionato e impacciato.
-Siamo arrivati.- le dissi scendendo dalla macchina.
Appena scesa le tolsi la benda dagli occhi e in essi vidi tutto il suo stupore.
-Josh... È... bellissimo. Grazie.-
Intorno a noi c'era un lago illuminato sulle sponde con delle candele e proprio davanti a noi c'era un tavolo allestito per cenare.
Dopo aver cenato decidemmo di fare una passeggiata. Era tutto perfetto, tutto così speciale.
-Josh- si fermò e si mise difronte a me prendendomi le mani.
-Dimmi che non ci sarà fine a questa notte, a questo amore. Promettimi che sarà per sempre. Promettimi che il nostro amore supererà tutto e che il tempo non lo rovinerà.-
-Te lo prometto. Viviamo questa notte, questo amore, fino alla fine.-
Le dissi prima di baciarla con una passione di cui non pensavo essere capace. Sentivo il suo respiro caldo sulla pelle. Le sue mani premevano sulla mia schiena. -Josh andiamo a casa.- mi sussurrò all'orecchio ed io capii. Guidai fino a casa sua e cominciò a piovere. Non mi diede il tempo di chiudere la macchina e scese. -Jen che fai?-
-Vieni.- mi disse prendendomi la mano.
Eravamo entrambi totalmente bagnati. -Baciami- mi sussurrò sotto la pioggia proprio davanti la porta di casa sua. Le accarezzai il viso e lentamente mi avvicinai posandole un bacio sulle labbra. Aveva il sapore della pioggia, quella pioggia estiva il cui profumo ti invade le narici, una pioggia a ciel sereno. Restammo per qualche minuto così. Poi la presi in braccio e passammo una notte incredibile. E fu lì che capimmo che il nostro amore sarebbe stato eterno.

Alone without you- JoshiferDove le storie prendono vita. Scoprilo ora