Max Verstappen,piacere

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Mi metto le cuffiette e per il 90% del volo ascolto musica, studio, progetto, guardo film;
ogni tanto lancio uno sguardo al cellulare mio e del mio vicino di posto e vedo che come sfondo ha una foto con la sua fidanzata, o almeno è quello che penso dato che si stanno baciando, mentre lo sfondo del mio cellulare è una foto che ritrae me e mio papà a Barcellona.

Mi tolgo le cuffiette perché è arrivato il pranzo, mi giro e vedo Jack nell'altra fila che dorme sbavando e decido di fargli una foto; torno al posto e mangio indisturbata.

Dopo l'atterraggio ci rechiamo in un pullman che ci porta diretti all'hotel e dopo esserci fatti una doccia ci rechiamo tutti al circuito.

-Mitch, ti posso chiamare così, giusto? - mi chiede il team manager;

-Sì, certo-

Ci avviciniamo al muretto e ci sediamo a parlare della pista.

-Domenica saremo qui, okay? -

Mi illustra come funziona e cosa dovrò fare. Dopo ci rechiamo in sala riunioni, ci sediamo tutti e Paul inizia parlare prima degli avversarsi e poi della pista.

-Fate il meglio che potete con entrambi -

Dopo aver finito di prendere appunti io e Alexander, un altro ragazzo con un paio di anni in più di me, usciamo dalla sala.

Passiamo la giornata in giro per Melbourne con alcuni meccanici e dopo essere tornata in hotel e aver cenato guardo le ultime puntate di 'Awkward', mi addormento.

La mattina dopo mi sveglio e vado a fare colazione e dopo essermi cambiata mi dirigo al circuito dato che quella mattinata avrei avuto un'intervista.

Mi metto subito dentro al box di Kvyat per iniziare a studiare che strategia applicare, ero una dei primi ad arrivare e mi misi a fissare il circuito, senza un motivo specifico.

Mi sento picchiettare la spalla e sobbalzo dallo spavento.

-Mitch! Vieni su per l'intervista? - mi chiede la portavoce;

-Sisi, arrivo-

Salgo le scale ed entro dentro ad una stanza, con colori chiari e con attaccate alle pareti diverse foto di piloti e meccanici, in cui stavano diverse telecamere e diversi uomini dietro ad esse.

Mi presento a tutti e mi siedo in una sedia davanti ad una telecamera enorme.

-Ciao Mitchell!- dice una ragazza dal sorriso molto amichevole;

Mi fa segno di parlare dato che stanno registrando.

-Ciao!- rispondo io sorridente;

-Secondo nome?-

-Pyper-

-Pilota preferito in assoluto?-

-Ayrton Senna-

-Cibo preferito?-

-Uhm,sushi,pizza,tutto ahahha-

-Pilota più carino di quest'anno?-

-Lo devo dire per forza?hahah-

-Solo il team allora ahahah-

-Toro Rosso-

-Fidanzata?-

-Magari-

-Nata a? -

-Hatfield, Regno Unito-

-Al 100%? -

-No, mia mamma è Italiana-

-Uh, bello! -

-Molto! –

Mi fece altre domande al quale risposi molto sbrigativamente vista l'ansia di tornare a lavorare.

-Bene, grazie a tutti per aver seguito questa intervista: da Mitchell e da me è tutto! -

Dopo aver finito saluto tutti e torno nei box dove c'era Daniil che studiava la pista.

-Ciao Daniil,come stai?-

-Agitato,tu tutto okay?- dice venendomi incontro;

-Sempre! -

Si siede nel posto a lui riservato e gli spiego le diverse gomme che useremo e di cosa avesse fatto dopo la gara.

I giorni seguenti passarono molto velocemente grazie alle ore passate nei box ed in poco tempo il giorno della gara si avvicinò.

Mi svegliai con il sorriso e dopo essermi cambiata e vestita mi diressi a fare colazione, presi una scodella di cereali e cercai di prendere una scatolina di miele ma, essendo troppo bassa, non ci arrivo. Sbuffai e vidi che un ragazzo più alto di me ne prende diversi e me ne porse uno.

-Ne vuoi uno?- mi chiede sorridendo;

-Si, grazie mille!-

Sorrido e ne prendo uno, dopo aver continuato il giro mi dirigo al tavolo.

Stavo rispondendo a parecchi messaggi nel cellulare quando vedo lo stesso ragazzo di prima avvicinarsi.

Non c'erano tavoli liberi dato che, pressoché tutto la sala era occupata da meccanici e piloti.

-Ciao, posso sedermi qui? -

-Oh sisi certo-

Sposto la mia borsa,prima appoggiata nella sedia, e la metto per terra;

-Max Verstappen,piacere-

-Mitchell Freeman, piacere mio-

Capii subito chi era, avevamo fatto Inghilterra-Australia seduti vicini.

-Cosa ci fai qui, cioè ti ho vista gli altri giorni ma non pensavo che-

-Oh sì, sono meccanica in Red Bull e si, ho solo 18 anni-

-Uhm oh-

Era in imbarazzo e lo capivo però allo stesso momento era veramente molto carino e soprattutto fidanzato.

-No, tranquillo, non sei il primo aahahha-

-Scusami ma sai, è strano, e si so cosa si prova a sentirti dire che sei troppo giovane-

Scoppiò in una risata che dio, era fantastica.

-Mitch, avremmo bisogno di te, puoi venire? -

Dice Paul venendo verso di me osservando il foglio che aveva tra le mani, solo dopo aver alzato gli occhi dal foglio si accorge della presenza di Max;

-Oh, ciao Max! -

-Io devo andare, grazie di aver fatto colazione con me, è stato un piacere-

Gli stringo la mano, prendo la mia borsa e prendo una mela passando vicino al tavolo di Ricciardo;

-Quindi, Mitch, fai strage di cuori- dice Paul sorridendo;

-E' fidanzato- dico io mordendo la mela;

-E se non fosse fidanzato? -

-Ci avrei fatto un pensierino ahahha- ridiamo entrambi e ci dirigiamo ai box;

Red Bull gives you wings || Max VerstappenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora