Loro non parlano più.

985 32 62
                                    

-Colpita e affondata- dice mia sorella ridendo

-Ouch- dico camminando verso la cucina

Mi siedo in uno dei tre sgabelli che si trovavano in cucina, davanti alla penisola rialzata, e controllo il cellulare trovando una chiamata persa da Christian, Christian Horner. Richiamo senza pensarci due volte.

-Mitchell!- dice con voce alquanto positiva

-Christian Horner!- dico preoccupata

-Ho dovuto chiamarti appena mi hanno avvisato della cosa, niente di brutto, anzi-

-Mi dica pure-

-Siediti-

Ora inizio a preoccuparmi.

-Hai presente la Aston Martin?-

-Che domande mi fa- dico cercando di sdrammatizzare

-Non darmi del lei, sai che lo odio-

-Allora, parla, sto morendo dall'ansia-

-Stanno collaborando con noi per una nuova auto e hanno chiesto espressamente che la parte aerodinamica fosse tua-

-Cosa?- mi mancava il fiato

-Hanno visto il progetto aerodinamico della nuova ala e sono rimasti colpiti-

-Se è uno scherzo non è simpatico-

-Vogliono che lavori con noi nel crearla Mitchell-

-Non ci credo, è- prendo aria –è un sogno-

-Ora è realtà, ci vediamo domani nel tuo nuovo ufficio-

-Nuovo?-

-Si, non vorrai mica lavorare in quella cava da un metro per uno e come mai sei tornata dall'Austria?-

-Storia lunga, a domani Horner-

Appoggio il cellulare nel tavolo e richiamo l'attenzione di mia sorella e di mio papà che stavano guardando le foto che avevo appeso ai muri del corridoio.

-Cosa mangiamo?- chiedo, cercando di mantenere la calma

-Una pizza?- dice mio papà sedendosi a tavola

-Ti devo ricordare che siamo a Londra?-

-Uh, giusto, sushi?-

-Vada per il sushi- dice mia sorella alzandosi dal divano e sedendosi a tavola

-Okay, chiamo-

Digito la parola 'Sushi' nella rubrica e schiaccio l'icona del telefono e ordino diverse pietanze, aggiungendo il servizio a domicilio, mi aggiungo nel tavolo con mia sorella a destra e mio papà a sinistra.

-Vi devo dire una cosa- dico respirando a pieni polmoni

-Anche io- dice Giulia

-E anche io- dice mio papà

-Uh, prima io, collaborerò con la Aston Martin per una nuova auto- dico sorridendo

-Oddio! Congratulazioni sis!- dice mia sorella abbracciandomi

-Mitchell Pyper Freeman, hai appena reso tuo papà il papà più fiero del mondo, congratulazioni! - dice unendosi all'abbraccio

-E ora tocca a me, Mitchell già lo sa- dice guardandomi –sono incinta-

-D...dive...diventerò nonno?- dice con gli occhi lucidi

Mia sorella annuisce e viene accolta tra le braccia di mio papà; il campanello suona e vado ad aprire trovando un cinese con due borse di plastica nelle mani, pago e rientro; sistemo le cose nel tavolo e, solo dopo metà cena, mi ricordo che doveva dire qualcosa anche mio papà.

Red Bull gives you wings || Max VerstappenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora