Forget, forgot, forgotten.

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Varco le porte dello stabilimento sorridendo,saluto la receptionist e vado diretta al mio ufficio.

Appoggio borse e cianfrusaglie sulla scrivania,mi sistemo il cartellino ed entro nella sala conferenze, ero la seconda dopo Christian.Mi siedo ed inizio a sfogliare il programma della settimana corrente, alzo lo sguardo e guardo il pesaggio che si poteva notare dalla vetrata enorme che dava sul parcheggio, oggi, per la prima volta in diverso tempo a Londra non era una giornata grigia, bensì c'è il cielo azzurro.

Dopo circa 3 ore di riunione esco dalla sala e vado diretta in mensa, giusto per prendere qualcosa da mangiare mentre sistemo gli ultimi dettagli della livrea 2018 da presentare a poco.

Risalgo in velocità le scale e vado a sbattere contro Marc.

-Oddio scusami Mitchell-

-No problem!Insalata salva- dico ridacchiando –Come stai?- lo abbraccio

-Tutto bene dai,tu?-

-Tutto bene, ora volo in ufficio,ci sentiamo- dico salendo le scale in velocità

-Certo- dice lui alzando la mano destra;

Mi sistemo nella sedia e finisco di controllare gli ultimi dettagli della nuova livrea,alle 21.00 circa decido di staccare e mi dirigo nel parcheggio.

Mi devo ricordare di cambiare la macchina,tra un mese non si accenderà neanche più.

Arrivo a casa e provo a chiamare Max per la millesima volta oggi,quel ragazzo non ne vuole proprio sapere di rispondere alla sua fidanzata.

-Filamente olandese,è la millesima volta che provo a chiamarti- dico ridaccchiando,inserendo la chiave nella serratura.

-Non so chi tu sia ma nel caso tu stia cercando Max,è in doccia- dice una voce femminile dall'altra parte del telefono;

Una scossa mi percuote tutto il corpo,stavamo insieme da due giorni e molto probabilmente mi aveva già tradito.

-Uh,quando si libera puoi- non ho la forza di parlare,infatti chiudo la chiamata;

Mi stendo nel letto e mi addormento,sommersa dai troppi pensieri.

***

6.30

La sveglia odiosa mi fa realizzare come oggi sarei arrivata in ritardo al lavoro.

Non guardo il cellulare,bensì volo in bagno e mi sistemo,preparo un caffè e vado a Milton.

Parcheggio e vedo che nel posto per i piloti spicca una Porsche 911 grigia,Max è qui.

Dirigendomi verso l'ufficio passo vicino alla sala riunioni,dove vedo Christian,il quale mi fa segno di entrare.

-Adam, lei è Mitchell, ingegnere di pista- dice indicandomi;

-Mitchell, lui è Adam, nuovo addetto stampa di Max e Daniel-

Stringo la mano in modo sicuro, guardo i suoi lineamenti facciali e sposto poi lo sguardo su Christian, chiedendomi il motivo di queste presentazioni.

-Dovrai parlare insieme a lui per il discorso della tua relaz- lo fermo prima che possa dire altre inutili parole

-No Horner,non c'è nessuna relazione,è finita prima di inizare- saluto con un gesto veloce tutti ed esco.

Mi rinchiudo in ufficio e avviso tutti di non essere disponibile per nessuno.

Controllo il cellulare,8 chiamate perse e 12 messaggi da leggere da Max,sapeva bene dove poteva metterseli i suoi messaggi.

Mi faccio coraggio e scrivo:

''Scusami Max ma non penso che la nostra relazione possa continuare, non posso sostenere una relazione con una persona come te.Ti amo tantissimo ma non penso che questa relazione possa portare degli elementi positivi nella vita dell'altro''

Faccio un pesante sospiro e appoggio il cellulare dentro al cassetto;

Finisco le mie 8 ore di lavoro e mi dirigo nel parcheggio,come ogni giorno.

Torno a casa e vedo che nessuna Porsche era parcheggiata fuori da casa mia,nessun olandese mi sta aspettando e la cosa mi fa star male, ma alla fine è la cosa migliore per entrambi.

La routine prosegue anche per il giorno seguente e per quello dopo ancora.

Senza rendermene conto siamo a venerdì e vengo convocata nella sala riunioni.

-Christian- dico entrando nella stanza nella cui c'è lui e un ragazzo di una trentina di anni,capelli biondi sistemati all'indietro in modo impeccabile,indossa un abito gessato e scarpe laccate.

-Hermes Howard, nuovo tutore legale del team- dice Christian, indicandolo

-Mitchell Freeman, piacere di conoscerla Hermes- dico stringendo la mano al ragazzo più affascinante che avevo visto nelle ultime 24 ore –Christian, troppe presentazioni questa settimana- dico sorridendo

Giro i tacchi e vado in ufficio, dove trascorro le 8 ore successive, facendo una pausa pranzo di 30 minuti per poi tornare subito a lavoro.

Qualcuno mi bussa alla porta.

-Avanti- dico alzando gli occhi dallo schermo del computer;

-Signorina, la porterei volentieri fuori a bere qualcosa- dice Hermes, quell'uomo è veramente affascinante;

-Certo,spegno il computer e ti raggiungo-

-Ci vediamo nel parcheggio madame-

Spengo le luci e recupero le mie cose, corro al parcheggio dove Hermes mi aspetta vicino alla sua auto,con autista.

-Facciamo così, ci vediamo davanti casa mia tra un'ora, va bene?- dico sorridendo –Ti invio l'indirizzo per messaggio-

-Certo, ecco il mio numero-

Lo ringrazio e vado a casa;

Mi cambio e mi trucco, indosso un vestito nero lungo fino al ginocchio, molto sobrio.

Dopo poco sento suonare alla porta, apro e vedo Hermes in completo da sera.

-Sei stupenda Mitchell- dice squadrando ogni parte del mio corpo.

-Neanche tu sei da meno, Hermes-

-Non ho più voglia di uscire, e tu?- dice avvicinandosi sempre più a me

-Ora che ci penso,neanche io- dico indietreggiando,fino ad entrarein casa;

Chiusamo la porta alle spalle e inziamo a baciarci.

Red Bull gives you wings || Max VerstappenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora