Fredda Austria

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Busso al finestrino e mi fa segno di aprire la macchina, lo saluto e mi siedo rispondendo ad un messaggio da parte di mia sorella nel quale mi chiedeva dove fossi al momento.

-Dove mi porta Mr.Kvyat?- dico allacciandomi la cintura;

-Uhm, a cena- dice mettendo in moto la macchina;

-Ti prego portami al McDonald-

-I suoi desideri sono un dovere per me, signorina- dice in italiano con accento British;

Dopo 5 minuti di guida tra le strade di Milton arriviamo davanti ad un McDonald pressoché vuoto, perfetto.

Parcheggia, spegne la macchina, scende e corre verso la mia parte per aprirmi la portiera;

-Imbecille- dico tirandogli uno schiaffo nel braccio;

-Mi offende così, sa?- dice ridendo

-Io scappo, addio-

Corro fino all'entrata e lui mi segue, entriamo e sentiamo la sua canzone preferita e lui, come prevedibile, si mette a ballarla attirando l'attenzione delle poche persone all'interno della stanza.

-Io faccio finta di non conoscerti- dico andando alla cassa per ordinare del cibo, dopo poco è pronto e vado ad un tavolo nell'angolo del locale, seguita da Daniil.

-Oggi cos'hai fatto di bello?- dico prendendo una patatina e mangiandola;

-Ho dormito e ho scoperto che Max- dice entusiasta

-Possiamo schivare quell'argomento? - dico innervosita

-Uhm si, scusami- dice grattandosi la nuca

-Domani cosa fai?- gli chiedo finendo il mio panino

-Prendo un aereo e vado in Austria, per uno shooting promozionale, vuoi venire?-

-Vorrei ma penso di dover lavorare-

-Uhm, e se ti porti il computer là ma sta con me lo stesso?-

-Chiederò a Paul- accenno un sorriso e bevo un goccio di the

-Oh, ci saranno anche i ragazzi della Toro Rosso- la sua espressione diventa dispiaciuta

-Cercherò di far finta di niente- abbozzo un sorriso e finisco il the;

Mando un messaggio a Paul per chiedergli di poter partire e, dopo aver atteso per una manciata di minuti la sua risposta, mi risponde dicendomi di non preoccuparmi, basta solo che continui il lavoro che sto portando avanti da settimane.

-Daniil, posso venire!- dico urlando, anche troppo, probabilmente

-SIIII- urla lui in modo poco virile

-Shooting eh?Quindi ti vedrò in versione modello?-

-Oh, quello lo sono sempre-

Scoppiammo in una risata fragorosa e, dopo aver finito di mangiare, mi porta a casa.

-Dove hai l'hotel?- gli chiedo aprendo la portiera della macchina

-A Milton- dice sistemando delle cose nel cruscotto

-Uh, vuoi venire da me? Ho una camera in più-

-Accetto la proposta- dice scendendo dalla macchina, parcheggiata davanti a casa mia

Faccio schioccare le chiavi nella serratura e appoggio lo zaino vicino alla porta d'entrata, accompagno Daniil nella camera degli ospiti e gli do una maglia della Ferrari, di mio papà, che indossa in poco tempo, togliendosi la maglia che indossava prima. Intanto io, cercando di non svenire o cose simili, vado in camera mia e mi cambio, indossando una maglia nera della Pirelli e dei pantaloncini neri. Dopo poco mi raggiunge in cucina mentre sistemo le cose per il volo del giorno dopo.

Stava indossando i miei pantaloncini rosa.

-K, sono miei-

-Uhm, si mi sembrava strano infatti, hai altre paia di- indica le gambe, non si ricordava la parola in italiano –pantalonceni-

-Pantaloncini K, cini-

-Oh, si, pantaloncini- dice ridendo

Vado in camera e torno con dei pantaloni di un mio ex;

-Dovrebbero andarti bene- sorrido e mi butto, letteralmente, nel divano;

Accendo la televisione e la trovo nel canale di F1, stanno trasmettendo le interviste post-gara, c'ero anche io.

-Guardami, sembro un pomodoro- dico indicando la televisione

-E io scusa? Sembro una trota- dice mettendo il muso, come i bambini;

-Uhm, vero- dico ridendo

Mi arriva un cuscino in faccia e, dopo quello, ne lancio uno a lui. Si avvicina e inizia a farmi il solletico.

-NO DANIIL SMETTILA, SMETTILA- dico scalciando, cercando di non fargli male

-Okay okay la smetto- indietreggia e scrive a qualcuno al cellulare

-Amore, mi tradisci? - dico in modo drammatico alzandomi di scatto

-No, mai, tesoro- dice lui lanciando il cellulare da qualche parte nel divano

Scoppiamo a ridere entrambi e, dopo esserci guardati la gara del giorno prima rilevando i problemi, vado nella mia camera e mi addormento.

Ringrazio la sveglia, ho fatto in tempo a mangiare la colazione che Daniil è andato a prendere da Starbucks.

-Buongiorno madame- dice lui spuntando fuori dal bagno

-Buongiorno K- dico io ridendo e bevendo l'ultimo goccio di caffe

Prendiamo i bagagli, che Daniil carica nell'Aston Martin, e ci dirigiamo all'aeroporto.

Passiamo i controlli di sicurezza e andiamo al Gate, dove vedo Max, Daniel e Carlos.

-K, non mi avevi detto che partiva anche lui da qui- dico in italiano, sorridendo

-Lui dovrebbe essere andato là ieri, infatti-

Faccio spallucce e vado a salutare Daniel con un bacio sulla guancia ed un abbraccio, Carlos con una stretta di mano che lui fa tramutare in abbraccio perché lui è fatto così e mi siedo su una poltroncina vicino a quella di Daniil, senza salutare Max.

Tiro fuori il cellulare dalla tasca e vado a perdere un po' di tempo su Twitter, rispondendo a diverse domande e guardando il profilo di Max; alzo gli occhi e lo vedo fissare lo schermo del suo cellulare arrabbiato, non ci faccio molta attenzione dopo poco richiamano il nostro volo e saliamo nell'aereo, il mio posto era il 26B, vicino a Max Emilian Verstappen.

Tiro giù gli occhiali da sole e roteo gli occhi; si siede vicino a me sorridendo mentre la mia era una faccia più da funerale, davanti a me c'erano Carlos e Daniil, mi sporgo e picchietto la spalla di Carlos.

-Carlos, potremmo fare cambio di posti? - dico tirando su gli occhiali e sistemandoli tra i capelli, sorridendo

-Uhm, si, certo- dice alzandosi

Ringrazio il cielo per questo meraviglioso miracolo e, senza guardare la reazione di qualcuno, mi slaccio la cintura e vado nel posto di Carlos.

-Amore, sono tornata, così posso vedere se mi tradisci con qualcuna- dico sempre in modo molto malinconico, sedendomi

Mi allaccio la cintura di sicurezza e sistemo il pc nel piccolo tavolo davanti a me, sorridendo. Dopo aver finito la prima del progetto sistemo il pc nello zaino e mi appoggio alla spalla di Daniil, addormentandomi.

-Princesa, siamo arrivati- mi sussurra Daniil all'orecchio, provocando una forte risata dato il suo orribile accento spagnolo

-Dovresti migliorare il tuo accendo spagnolo K- dico stiracchiandomi

Scendiamo dall'aereo e si può sentire subito lo sbalzo di temperatura tra qui e Londra, anche se minimo, indosso solo una maglietta a maniche a corte e una giacca a vento e fa freddo, parecchio.

-Tieni la giacca Mitch- 

Red Bull gives you wings || Max VerstappenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora