La suoneria del cellulare echeggia nella stanza mentre io lo cerco tra le lenzuola. Passo il dito per rispondere senza leggere il nome scritto dato che non avrei visto niente, comunque.
-Pyper!- sento la voce di mio padre dall'altra parte del cellulare;
-dad- rispondo io con voce ancora assonnata;
-Sei a casa?-
-Si-
-Vieni a fare colazione con me e poi ti porto a Milton Keynes?-
-Per la colazione va bene per il resto tranquillo, prendo il treno-
-Dopo ne parliamo, tra 1 ora al bar dell'Heaven, a dopo patata-
Non avrei nemmeno potuto ribattere, il bar dell'Heaven era dove io e mio papà andavamo solitamente a fare colazione ed era lo stesso Hotel dove alloggiava Max.
Non di prima mattina, ti prego.
Mi alzo dal letto e mi dirigo in bagno, mi lavo e mi vesto con una maglietta della Red Bull, dei semplici skinny blu e le mie superstar, mi metto la giacca della Red Bull, metto sotto spalla lo zaino sempre della Red Bull e mi dirigo all'Hotel.
Mi siedo in uno dei tanti tavoli vicino al Bar e vicino all'entrata dell'Hotel.
Mentre aspetto l'arrivo di mio papà mi metto a lavorare su un modello di alettone che il Team mi ha chiesto di migliorare; dopo pochi minuti sento una mano nella spalla, mi alzo e vedo il viso famigliare di mio padre.
-Pyper, com'è andato il viaggio?-
Sapeva che odiavo il mio secondo nome ed era l'unica persona a cui permettevo di chiamarmi così, dopo Max.
-Tutto bene, tu? Pensavo stessi a Maranello un altro po'-
Era così, lui stava a Maranello mentre io a Milton Keynes, lavorava con la squadra della F1 della Ferrari come ingegnere e qualche volta andava a qualche GP.
-No, mi hanno mandato qui da te-
Ordiniamo due caffe, io chiudo il pc e lo metto nello zaino.
-Perché ti hanno mandato da me? - dico ridacchiando sotto i baffi
-Ti vogliamo in squadra con noi-
Il cuore per un momento mi si ferma, quel poco di caffe che avevo bevuto spinge per uscire e la mia testa non è più capace di mettere insieme un frase.
-E lo dicono ora? -
-La Red Bull ha pubblicato i progetti presentati da voi e hanno visto il tuo-
-Ben per loro, mi dispiace papà, non quest'anno-
-Mi dispiace, mi sarebbe piaciuto avere in squadra mia figlia- dice sorseggiando molto distrattamente il caffe
-Anche a me sarebbe piaciuto avere in squadra mio papà ma ehi, magari ci ripenserò-
-Lo sai quanto ti potrebbero off-
-Mitchell!-
La voce di Max, mancava solo lui.
Mi giro e lo vedo in compagnia di una ragazza bionda che associo subito a quella certa Mikaela, gli sta così attaccata, staccati sanguisuga.
-Max!Lui è mio padre, Joe Freeman- dico indicando mio papà
-E papà lui è-
-Max Verstappen, si lo conosco, piacere- dice voce pacatissima e potevo notare dal tono di voce e dallo sguardo che, di Max, ne aveva già sentito parlare, e non poco.
-Scusatemi l'intrusione ma non pensavo fossi qui-
Per tutto il tempo ho fissato la tipa attaccata alla sua mano.
-Si infatti tra poco parto Milton Keynes, non mi presenti la tua- faccio una faccia confusa, come dovevo definirla: amica? Ragazza? Sanguisuga?
-Oh si lei è Mikaela Ahlin-
-Piacere Mikaela, sono Mitchell Freeman-
-Ohw si ti conosco sono una tua grande fan- le stringo la mano con molta forza, era una mia fan: non fatemi ridere vi prego;
-Oh buono a sapersi-
Do uno sguardo veloce all'orologio e vedo che in 30 minuti sarebbe partito il mio treno per Milton Keynes.
-E' ora di andare per me, mi scorti fino in stazione dad?- chiedo sistemandomi la giacca e mettendomi lo zaino in spalla;
-Si, è stato un piacere conoscervi Max e-
-Mikaela-
-Mikaela sì, alla prossima-
Diciamo che in famiglia ricordare nomi non era una grande caratteristica, il tratto per arrivare in macchina è molto silenzioso; salgo nella Ferrari di mio papà e mi sistemo la cintura.
-Complimenti, non hai picchiato quella ragazza-
-Di cosa stai parlando papà?-
-Pyper, non sei mai stata brava a fingere, perlomeno non davanti a me-
Per lui ero un libro aperto.
-Comunque, ti stavo dicendo, la Ferrari non sai quanto ti offrirebbe per quel posto-
-Papà non si tratta solo di soldi, ho lavorato parecchio per quel posto, in Red Bull, non in Ferrari-
-Okay okay, va bene, però sappi che quanto vuoi lì c'è sempre un posto libero per te-
-Grazie papà, grazie-
Dopo una ventina di minuti arriviamo in stazione scendo dalla macchina, diretta all'entrata e seguita da mio papà.
-Grazie del passaggio, ci vediamo a Monaco, ti voglio bene-
-Ti voglio bene, tieni testa a quella là e tutti gli altri Team, ci vediamo a Monaco-
Lo abbraccio con tutta la forza che avevo in corpo e mi avvio al mio binario, dopo poco arriva il mio treno, cerco la carrozza, il mio posto e mi ci siedo comodamente, per quello per cui potevo stare comoda; accendo il mio MacBook e finisco a lavorare all'alettone.
Manca poco all'arrivo all'arrivo quando mi arrivano due messaggi.
Da: Lucky Smith
Di solito si risponde Miss Freeman
A: Lucky Smith
Mi scusi Mr. Smith non era mia intenzione ignorarla, come sta?
Controllo l'altro messaggio che era da parte di Kvyat, non so nemmeno come abbia fatto quel tipo a trovarlo il mio numero
Da:Kvyat
Qui aspettiamo tutti te, Superstar.
A dopo.
Superstar, originale direi.
Dopo poco più di 10 minuti scendo alla fermata, chiamo un taxi e mi dirigo a Milton Keynes; dopo aver pagato il tassista mi dirigo subito all'entrata e passo il badge con su scritto il mio nome, cognome e il lavoro che svolgevo.
Salgo le scale molto velocemente e mi dirigo subito in sala riunioni dove c'è tutto il team. Apro le porte trasparenti ancora con il fiatone.
-Mitch! Aspettavamo solo te-
-Si, scusatemi, sono venuta in treno-
Batto il 5 a Daniil e Jack e mi siedo vicino a quest'ultimo.
Dopo diverse ore di riunione dove ho presentato il mio progetto per l'alettone e dove abbiamo parlato delle prossime corse, torno a casa e ceno.
I giorni seguenti volarono dato che passavo il 90% del tempo in ufficio ed il restante 10% a dormire o mangiare. Avrò visto Max litigare con la sanguisuga una ventina di volte e tutte le volte nell'ufficio di Paul e ne ero felice.
Il volo per arrivare in Bahrain è stato relativamente veloce e senza turbolenze; non appena arrivati, come al solito, ci dirigiamo in Hotel e poi in circuito per sistemare le prime cose in vista delle Prove Libere del giorno dopo.
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Red Bull gives you wings || Max Verstappen
Fiksi Penggemar-Sei un po' come la miglior cosa che mi sia capitata in tutta la mia vita- Prima FF italiana su Max Verstappen.© in 33 we trust.