Ashton's POV.
Guidai verso casa di Michael, visto che la scuola dovrebbe già essere finita.
Lo vidi camminare sul vialetto di casa sua.
Fermai la macchina, parcheggiando al lato della strada.
Mi diressi velocemente verso di lui.
"Perché hai dovuto farlo?!" urlai.
"Dai dimenticat-"
"Non scorderò mai ciò che hai fatto Michael! Eri il mio migliore amico, ma ora mi sembri solo un patetico idiota e bugiardo" esclamai.
"Ma perché ti importa comunque?!" mi gridò.
"Perché Luke è come un fratellino per me, ed è davvero brutto vedere la persona più felice che conosci piangere. Lo hai fatto sentire così inutile e odiato"
"Come ho fatto a farlo sentire inutile?!"
"Perchè pensava tu fossi suo amico, Michael! Tutto ciò che voleva era un amico come te, che gli parlasse per davvero! Non lo vedi ogni giorno, mentre fa i complimenti alle persone, e cercare di iniziare una conversazione così che qualcuno potesse parlare con lui?! Viene sempre scelto per ultimo, e lavora sempre da solo. Ciò lo ferisce molto. E sapeva anche che i genitori lo odiavano, ora anche qui a scuola lo odiano. Luke non è felice come ci fa credere, e tu non stai assolutamente aiutando" dissi arrabbiato.
"Posso vederlo?" chiese.
"Sì, però non dire niente sull'orfanotrofio, perché non lo rende felice" dissi velocemente, guidandolo verso la mia macchina.
-
Michael's POV.
Ashton mi ha portato all'orfanotrofio, e io sorrisi cordialmente a tutte le gentili signore che stavano aiutando i bambini.
Mi ha fatto salire un mucchio di scale.
Sembrava uno strano e piccolo orfanotrofio. Penso che non ci siano molte persone.
Appena arrivati in cima, aprì una porta.
Vidi un bel po' di letti, uno su ogni parete. Non c'era nessuno, a parte qualcuno sdraiato... dovrebbero essere tutti giù, penso.
Seguii Ashton per tutta la stanza, fino a scorgere un Luke addormentato. Con lui c'era anche una piccola bambina con i capelli rossi e una maglietta nera, che poggiava la testa sul suo petto. Le sue mani la stringevano protettivamente, mentre dormivano.
Mi sedetti sul letto, vicino a loro.
Ashton lo mosse leggermente.
Lui aprì gli occhi lentamente e si sedette, ma lasciò la ragazzina dormire sulla sua spalla.
Si strofinò gli occhi.
"Che c'è?" chiese.
Gli feci un piccolo sorriso, ma lui aveva ancora un'espressione accigliata.
"Ciao" gli dissi.
Lui rimase zitto.
"Uhm, sono venuto per scusarmi"
Continuò a non parlare.
"Uh, Luke, mi dispiace per averti rubato la canzone, ma sono sono sicuro che, poiché hai saltato tutte le lezioni, hai ancora un giorno per finirla" dissi.
Vidi uno sguardo ferito accendersi nei suoi occhi.
"Non andrai a dire al professore che hai rubato il mio lavoro?" chiese.
"No. Cioè, così potremmo avere entrambi buoni voti" alzai le spalle.
"Ma Michael- niente. Tieni la canzone. Uh, risolverò io con l'insegnante" disse piano.
Si alzò con la bambina ancora tra le braccia.
Si diresse verso, quello che penso, fosse il suo letto.
La posò gentilmente.
I suoi piccoli occhi si aprirono.
"Lukey?" disse, sedendosi.
"Non è niente. Torna a dormire, principessa" sussurrò.
"Ma ti voglio qui con me Lukey" piagnucolò, avvinghiandosi alle sue braccia.
Lui le sorrise. "Perché piccola?" chiese, inginocchiandosi accanto al suo letto.
"E se io avessi un altro incubo? O se tu dovessi piangere di nuovo? Non voglio che tu pianga ancora" disse, lasciandosi cadere una lacrima.
Lui sorrise e la prese in braccio.
"Ti voglio bene Lukey" sussurrò lei.
"Ti voglio bene anche io, principessa"
E lo giuro, è stata la cosa più adorabile che io abbia mai visto.
Lui uscì dalla stanza, seguito da me ed Ashton.
Aprì un'altra porta, dopo che scendemmo le scale e vidi una stanza vuota.
C'erano giocattoli sparpagliati in giro, cavaletti per poggiare le tele, e un bel po' di altre cose.
Lasciò scendere la bambina dalle sue braccia, che corse subito verso i pennelli.
Luke si girò verso di me.
Penso stesse aspettando che io dicessi qualcosa.
"Luke, sono davvero dispiaciuto per la canzone"
"No, non è vero. Se davvero ti fosse dispiaciuto, probabilmente non avresti mai fatto una cosa del genere" disse, incrociando le braccia sul petto.
"Luke-"
"No, lascia perdere. Cioè- dovrei davvero smetterla di essere gentile con le persone. Tanto mi odiano tutti comunque"
"Questo non è vero" dissi piano.
"Hai sentito tutti mentre mi dicevano di odiarmi esattamente nello stesso momento?! Non mi hai visto lavorare da solo quando tutti gli altri erano in compagnia?! Non hai visto quelle persone che ridevano di me mentre passavo accanto a loro?! Fa male sapere che ho fatto il possibile, che ci ho provato davvero a far comparire un sorriso ed essere gentile con tutti, non ricevendo niente in cambio. In realtà non desidero nulla se non aiutare le persone e farle sentire felici" disse.
La piccola bambina corse verso di lui e gli circondò la gamba con le sue braccine.
Ha dipinto, penso, se stessa e Luke.
"Oh mamma mia! E' così bello. Hai fatto davvero un ottimo lavoro" disse, sorridendo e ammirando il piccolo disegno disordinato.
Lei sorrise e se ne andò. Mentre lui sorrise a sua volta, vedendola correre via.
Una volta alzato, mi vide e il suo sorriso sparì.
"Luke, non è neanche chissà che" borbottai.
"Infatti, sono solo i miei sentimenti. Nulla di importante, in effetti" disse, portandosi una mano sulla faccia, sussurrando qualcosa.
"Sembri così egoista su-"
"Non ti azzardare a chiamarmi egoista" mi avvertì.
"Perché no?" sogghignai.
"Michael, non abbiamo nulla qui. Non abbiamo genitori, non riceviamo regali di Natale, e non festeggiamo i compleanni. La metà delle volte finisce il cibo, e io mi assicuro sempre che tutti loro mangino prima di me! Sono andato a letto affamato un sacco di volte che non riesco neanche a contarle. Ho rinunciato a tutto per questi bambini, nonostante io sia uno di loro. Non voglio che diventino come me. Voglio davvero farli sentire come se avessero qualcuno sui cui contare. Non penso possa essere considerato da egoisti desiderare qualcuno su cui fare affidamento. Pensavo che tu saresti stato quella persona, ma ovviamente non lo sei. Mi dispiace, volevo soltanto un amico... spero tu possa perdonarmi. Puoi chiamarmi in tutti i modi che vuoi, ma non ti azzardare mai più a dirmi che sono un egoista"
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christmas orphan // muke (traduzione italiana)
FanfictionPer Michael, Luke era l'essere umano più seccante che potesse esistere. La sua felicità faceva venire la nausea a Michael. Era troppo felice. Luke parlava, sorrideva ed era carino con tutti, ma sembrava non avere nessun amico. Inoltre Luke non sape...