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Michael

Il secondo giorno di scuola arrivò molto velocemente.

Non volevo stare in un posto pieno di persone false.

Come Luke.

C'era qualcosa che non mi convinceva in lui.

Nessuno era mai così felice.

Camminai verso le porte principali della scuola e andai verso il mio armadietto.

Vidi Luke circondato da un gruppo di ragazzi.

Erano davvero vicini al mio armadietto.

Passai accanto a loro ed inserii la combinazione.

Riuscivo sentire tutto quello che stavano dicendo a Luke.

"Quindi, cosa sei? Gay?" gli chiese uno di loro.

Non che sia una cosa sbagliata, comunque.

Io lo sono.

"Beh non ho mai pensato di esserlo, ma c'è questo ragazzo che mi piace. È davvero carino"

"Okay Hemmings" dissero spingendolo contro gli armadietti.

Potevo dire che non lo fece affatto felice quel gesto.

Inarcò la schiena all'infuori, appoggiandosi al muro.

"Beh, non è stata una bella cosa" ridacchiò.

Come poteva ridere dopo ciò che è successo.

Quei ragazzi si scambiarono un'occhiata, poi fecero un sorrisetto.

"Ti hanno mai fatto del male?" domandò uno di loro.

Lui scosse la testa e sorrise.

"Oh okay. Fidati, succederà presto" dissero, andando via e parlando poi con altre persone.

Luke si avvicinò al mio armadietto e io alzai velocemente gli occhi al cielo.

"Non sono stati molto gentili" disse, lasciando che un piccolo sorriso comprisse sulle sue labbra.

"Già..." mormorai.

Stava parlando di qualcosa che lui e il fratello avevano fatto, o una cosa simile, e dopo che mi stufai di sentire la sua stupida voce lo fermai.

"E poi loro saltarono così in alto che io caddi dal trampolino e-"

"Luke, puoi stare zitto?!" gli chiesi.

Smise subito di parlare.

"Scusa, ti sto dando fastidio?" mi domandò.

"Sì!" mi lamentai e presto lui fece un passo indietro.

"Oh, allora possiamo parlare dopo alla prima-"

"No, non possiamo. Tu non mi piaci!" gridai esagerando un po'.

Lui fece un altro passo indietro e senza dire niente ritornò al suo armadietto.

Sospirai di sollievo, e mi sentii anche un po' in colpa.

Vidi un vasto gruppo di persone parlare e appena Luke passò lì accanto, urlarono.

"Ti odiamo Luke!"

Non è stato affatto bello.

Come se non bastasse, l'ho fatto sembrare come se io lo odiassi.

Ma io non lo odio.

Fecero tutti dei commenti su Luke mentre lui era fermo in mezzo al corridoio.

Abbassò le maniche del suo maglione a strisce nero e grigio fino alle mani, e incrociò le braccia, circondandosi la pancia.

Aprii la bocca sbalordito appena lo vidi togliersi la coroncina di fiori dalla testa e accartocciarla tra le mani.

Ora mi sentivo davvero in colpa.

Appena si girò vidi delle lacrime scendere lungo le sue guance.

I suoi occhi stavano diventando rossi e sembrava quasi volesse sorridere e non pensarci più, ma non ci riuscì.

Camminò via dalla folla di ragazzi che si stavano sbellicando dalle risate, mentre lui sorrideva ad altre persone che gli volgevano uno sguardo comprensivo.

"Adoro le tue scarpe Rachel. Stanno molto bene con quel top" disse ad una ragazza che stava passando di lì.

Lei sorrise leggermente.

"Oh, bel lavoro oggi alle selezioni per le cheerleader Amanda. Sei stata davvero fortissima" disse sorridendo ad un'altra ragazza.

Arrivò al suo armadietto che distava solo pochi metri dal mio, mentre io non smettevo di fissarlo. Lo aprì e si tolse quel maglione che indossava, mettendosi poi una maglietta dei Green Day. Tirò fuori dei braccialetti e se li mise quasi con forza.

Si tirò su i capelli guardandosi poi allo specchio che aveva sistemato sull'anta dell'armadietto.

Non ho mai visto questa parte di Luke.

Si asciugò le lacrime dal viso.

"È tutto okay. Non erano seri" lo sentii dire.

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blackveilmuke © all rights reserved.

christmas orphan // muke (traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora