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Luke's POV

Dopo aver rivelato tutto ciò a Michael, iniziai a piangere, piangere e piangere.

"Sei così forte Luke" disse a bassa voce lui.

Posai la testa sulla sua spalla, e strofinai il volto con la mano.

"Lo sono?" chiesi.

"Assolutamente sì" 

Sorrisi.

"Vuoi venire da me? Possiamo giocare ai video games o cose così" 

Annuii e gli concessi di portarmi a casa sua.

-

Finalmente arrivammo e subito vidi la macchina di una signora accostare nel vialetto vicino casa di Michael.

Quando uscì dalla macchina sembrava come se avesse problemi nel portare la spesa.

Spinsi Michael verso il vialetto della donna appena vidi una scatola di maccheroni caderle.

La presi prima che questa toccasse il suolo.

"Ha bisogno di un aiuto?" le chiesi.

"Magari grazie..." sospirò e subito io e Michael togliemmo due bottiglie pesanti di coca cola dalle sue braccia.

"Grazie mille ragazzi" disse, spostandosi i capelli dietro le spalle una volta posata tutta la roba.

"Nessun problema, signora Liz. Oh, lui è Luke" disse Michael presentandomi.

Mossi la mano in segno di saluto e sorrisi.

"Ciao Luke" disse cortesemente.

"Comunque Michael, è il tuo ragazzo?" chiese mentre si volgeva verso la cucina.

"No Liz, niente del genere. Per ora" disse lui.

Il mio cuore iniziò a battere molto forte appena lo sentii dire quelle parole.

Per ora.

Ha detto 'per ora'.

"Oh beh, che peccato Michael. E' molto carino" disse lei guardando i miei vestiti.

"Lo è, vero?" disse lui.

Io arrossii, e nascosi il volto con una manica del mio maglioncino.

"Liz noi andiamo adesso. Sono sicuro che avrai molto da fare" disse Michael.

"Tantissimo. Devo controllare le tasse, lavare la macchina e mettere la spesa a posto" 

"Laveremo noi la sua macchina, signora Liz" dissi io sorridendo.

"Sarebbe molto d'aiuto. Grazie mille" sospirò lei.

"Nessun problema" sorrisi, e subito Michael ed io ci dirigemmo fuori.

"Perché l'hai fatto?" si lamentò Michael.

"Perché è la cosa giusta da fare, e poi ci divertiremo!" ridacchiai.

Lui rise e si precipitò a prendere la pompa da giardino.

Riempimmo un secchio con acqua e sapone, e subito dopo mi alzai le maniche fino al gomito.

C'erano ancora dei tagli, ma stavano andando via. E comunque mi sentivo a mio agio con Michael.

Cospargemmo la macchina con il sapone e poi Michael la lavò con la pompa.

"Fatto" disse, volendo ritornare a casa sua.

"Michael, non abbiamo finito. Tutto ciò che abbiamo fatto è stato semplicemente darle una sciacquata!" 

"Okay okay, allora dimmi cosa dobbiamo fare" disse facendo un sorrisetto.

"Okay" risposi io, togliendomi le scarpe e calzini.

Iniziai subito a sfregare sulla macchina, e una volta che fu completamente senza sporcizia ripresi la pompa per risciacquarla.

"Ci ho impiegato quindici minuti, Michael. Sei troppo pigro" urlai dall'altro lato della macchina, spostando il getto d'acqua verso di lui.

"Luke! Oh mio Dio! E' fredda" ansimò.

Cominciai a ridere ma coprii la bocca con la manica del maglione.

"Ti direi che sono dispiaciuto, ma in realtà non lo sono" risi.

Si tolse le scarpe appena iniziarono ad essere piene d'acqua.

Quando alzai lo sguardo mi ritrovai Michael esattamente accanto a me.

"O-oh, s-sai, quando ho detto che non mi dispiaceva stavo scherz-"

E neanche un minuto dopo mi ritrovai completamente fradicio.

Lui fece un sorrisetto gettando poi il secchio per terra.

Lo guardai attraverso i capelli che mi si erano appiccicati sulla fronte. Un'espressione furiosa comparve sul mio volto, anche se ero ben lontano dall'essere arrabbiato.

Il suo sorriso svanì, e fece una faccia sorpresa appena presi la pompa. Cominciò a correre per tutto il vialetto. Io intanto lo stavo seguendo, ma subito mi sentii tirare indietro.

Stupida pompa da giardino.

Ormai Michael era troppo lontano per poterlo raggiungere.

Ero fermo e in piedi, con tanto di broncio mentre lui rideva della mia sfortuna.

"Tieni Luke" sentii dire da qualcuno dietro di me.

Mi girai e vidi Liz.

Mi stava porgendo una maniglia.

La misi subito sulla punta della pompa. Era una di quelle che facevano aumentare il getto dell'acqua. Uno strumento da giardino.

Sorrisi, ma Michael se ne restava lì in piedi con le braccia incrociate, non credendo nel mio nuovo attrezzo. 

Cliccai sulla maniglia e subito l'acqua iniziò ad uscire. Arrivò più lontano di quanto pensassi.

Lo colpii dritto in faccia, facendolo barcollare all'indietro.

Subito corse verso di me, ed io cercavo di allontanarlo con la pompa, ma sfortunatamente inciampai tra i miei stessi piedi e caddi a terra.

Lui cercò di prendermi la pompa sopra di me.

Mi spruzzò l'acqua addosso mentre io non riuscivo a scappare.

"Michael! E' fredda!" urlai.

"Credimi, lo so bene!"

Continuò a spruzzarmi finché non si decise che era abbastanza.

Prese la mia mano volendo aiutarmi ad alzarmi, ma inciampò sulla pompa e cadde proprio sopra di me. 

Mugolai per il dolore, ma una volta che passò aprii gli occhi.

Michael mi stava guardando.

Non sapevo che fare, subito iniziai ad agitarmi ma fissandolo dritto negli occhi.

"Hai dei bellissimi occhi" sussurrò lui.

Sorrisi leggermente.

"G-grazie" dissi a bassa voce.

Piano piano cominciò ad avvicinarsi, prendendo poi le mie labbra in un soffice bacio. 

-

Lo so, non ci sono scuse per questo. Io non- ... davvero mi dispiace, è passato tipo un mese dall'ultimo aggiornamento. Non so come farmi perdonare, scusate davvero :'''''''''(

blackveilmuke © all rights reserved.

christmas orphan // muke (traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora