Ascolta Il Tuo Cuore

Capitolo 5

Dopo tutta questa storia e Matt che è tornato a Portland(sottolineo che L ho saputo da mio padre è che lui non ha avuto il rispetto per dirmelo), ho deciso di iscrivermi al corso dell'Università per specializzarmi; un sogno in più che ho da portare avanti, lo faccio anche per mamma, per far sì che in futuro quello che è accaduto a lei non possa più succedere!

Mi sveglio presto per prepararmi ed andare in università; sarà Christian il mio insegnante e tutto questo mi mette un po a disagio specialmente dopo quello che è accaduto al bar sotto casa.

Arrivata in università parcheggio e cerco la mia aula; sono la prima ragazza ad arrivare in classe e subito dopo di me Arriva Christian..quando lo vedo quasi lo fulminò con gli occhi, le parole che ha detto al bar erano veramente pessime, non saprei dire quale forza mi abbia trattenuta dal prenderlo a sberle davanti a tutti, specialmente davanti al suo amico..

"Buongiorno Anastasia, vedo che non puoi starmi lontana", oh adesso comincia, decido comunque di non rispondergli perché non voglio abbassarmi al suo livello altrimenti potrei pentirmi di qualche parola o gesto sbagliato..

Finalmente gli altri ragazzi cominciano a riempire L intera aula ed io non sono più sola con lui; lo vedo come si comporta con le ragazze, in modo totalmente diverso dai maschi e il motivo mi sembra più che evidente!
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L intera lezione è stata per certi versi proficua ma era come se non vedessi L ora di uscire da quest aula..per tutto il tempo Christian ha colto ogni occasione per fare sorrisini perversi e battute di dubbio gusto, io da brava ragazza ho risparmiato qualsiasi obiezione verso le sue battute.

"Che c'è Anastasia, le mie battute non erano di tuo gusto?", mi dice Christian mentre mi avvio verso L uscita della aula.
"Oh piantala Christian, le tue frecciatine fanno alquanto schifo", si alza dalla sua sedia e si avvia verso di me.
"Preferisci che io passo direttamente ai fatti? Forse sarebbe molto meglio signorina tutta frigida", avvampo sto per mollagli un ceffone su quel bel visino ma cerco di trattenermi.
"Per tua informazione no sono per nulla frigida, anzi, durante il sesso sto benissimo e non ti vengo di certo a dire quanti orgasmi posso avere o meno", mi stupisco di me stessa per le mie parole.
" beh allora suppongo che sei andata via da Portland perché ti sei passata un sacco di dottori, hai fatto qualche favore un po particolare osé insomma", questa volta non riesco a trattenermi e gli tirò una bella cinquina assestata che subito dopo la mano è come se mi bruciasse.
"Senti professorino, la mia vita non è di tuo interesse e né tantomeno il motivo per cui sono andata via da Portland..ti dico solamente quattro parole: fatti i cavoli tuoi!", lo lascio lì da solo in aula con la sua mano ancora intenta a massaggiarsi la guancia.

Avrò forse esagerato?!?